Scritta da: Andrea Manfrè
in Poesie (Poesie personali)
Aforismi.
Nella loro semplicità
si nascondono grandi verità.
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Nella loro semplicità
si nascondono grandi verità.
La spiaggia ormai è deserta;
a piedi nudi amo passeggiare
sulla battigia, là dove l'onda
increspandosi e con amorevole sussurro
viene a baciar la riva, lasciando in dono
qualche conchiglia, un gonfio legnetto,
delle alghe strappate chissà a quale scoglio.
Affonda il mio piede nel bagnato arenile,
un'onda s'affretta a richiuder la ferita,
in un baleno scompare la mia orma
ed il geloso mar torna a giocare.
Ora il sole già basso all'orizzonte,
il suo purpureo saluto manda al cielo
ed il mare sembra col suo perenne moto
voler essere culla al suo dormire
ed acquieta le onde e fa più dolce il canto.
Più tardi, l'abbraccio della candida luna
lo troverà già calmo e le stelle stupite
lo scintillio del pelago godranno.
Torpore, malinconia,
scivoli fra i miei pensieri,
come la sabbia di una clessidra,
che non verrà mai girata.
Dolore, nel pensare,
paura nel dormire,
e sogno in una notte di stelle che splendono,
occhi tuoi...
Piove
Guardo la pioggia scorrere sotto i miei piedi
Sento i capelli pesanti
Alzo la testa al cielo
Le mani conserte sotto la felpa
Guardo in alto e non capisco se le mie lacrime scendono o è la pioggia che mi sta bagnando il viso
Allargo le braccia strizzo leggermente gli occhi e urlo
Urlo più che posso, urlo il tuo nome, urlo il mio dolore e la pioggia non smette di bagnarmi
Mi accascio a terra e piango con la pioggia.
Piango con la pioggia perché è l'unica che mi capisce!
L'orizzonte
è tinto di speranza
il vento
porta novità
il mare custodisce
questa triste lacrima
che abbandona le rosse gote
abbandonate dall'amore.
Seduto sul mio scoglio
a pochi passi dalla spiaggia,
la brezza fra i capelli,
respirando umida salsedine,
seguo le onde che una dopo l'altra,
in un ritmo costante quasi di musica arcana,
vengono a lambire il sasso,
inondandolo di candida schiuma,
per poi ritirarsi a riprender la rincorsa.
Cullato da quel suono cadenzato,
incurante degli spruzzi sul viso,
penso a quanti occhi prima dei miei
si sono posati su questa azzurra immensità,
a quanti come me hanno ascoltato
l'incessante fragorosa risacca,
hanno sentito questo profumo di alghe,
persone svanite ormai nel tempo,
senza più volto, né nome, né ritorno.
E lui sempre lì, immutabile,
col suo perpetuo spumeggiante moto,
con la sua perenne voglia
di giocare e carezzare il mio masso.
Piove.
E mentre le gocce ticchettano sull'asfalto
un pensiero arriva da lontano.
Le lacrime sgorgano dagli occhi
scivolano piano, testimoni silenziose
del dolore che ho dentro.
I miei occhi muti, ti osservano da lontano,
ma non ti raccontano la sofferenza
che ho provato, no, l'orgoglio glielo ha impedito.
Così sto qui, a pensarti in silenzio, a guardarti
di nascosto, mentre tu, forse, pensi che
questa pioggia sia solo tua.
Non voglio rovinare l'incanto,
l'incanto di un abbraccio,
di un esule respiro,
il sentire il dolce battito di due cuori che si tramutano in uno solo...
non voglio rovinare l'incanto,
l'incanto di essere parte di qualcosa di grande,
di essere uniti,
uniti da una dolce poesia,
uniti...
per diventare una cosa sola!
Non voglio rovinare l'incanto,
l'incanto nel creare un mondo tutto nostro,
un mondo che nessuno ci può portare via,
un mondo di sogni e di speranze,
un mondo di realtà,
dove la vita... scivola via veloce,
dove non c'è nessuna indifferenza,
ma solo la dolce promessa di stare insieme!
Non voglio rovinare l'incanto,
l'incanto di una piacevole serata,
l'incanto di una grande storia,
l'incanto della nostra storia!
Oscena la tua vita da dormiente stanco e stufo,
oscena la tua mente enigmatica a caos come un matematico depresso
che addiziona la tua paura di rimanere privo di paure
la tua voglia di cambiare per poi odiare liberamente
dentro la tua cella di schemi che devastano il tuo piccolo mondo deviato
dal doverti sentire al di sopra di tutti
e guardare il mondo dall'alto in basso.
Ma sei oscena sapendo di essere tu ad essere sprofondata
nell'oscurità del tuo tentar di non essere sola
vendendo anche la tua anima per un po' di popolarità
ma la vita ti vomita
dietro la tua oscena verità.
E mi domando ancora il perché i miei occhi stanno piangendo
perché so che i giorni passati non torneranno
perché mi dicevi che volevi cambiare per stare meglio e tutto dimenticare con tanto disdegno...
Ora ti senti sola
a volte vorresti tornare indietro ma sai anche tu che le cicatrici rimangono
e allora cerchi di metterci il trucco per cancellarti ma un giorno mi rimpiangerai anche tu...
le tue lacrime scioglieranno la tua maschera il tuo muro facendo riemergere il passato
ma in quel momento dedica una lacrima a me, che forse no ci sarò e li ricordati di odiarmi ancora
non a me ma all'amore che vicino al tuo cuore mi mise le catene....