Poesie personali


Scritta da: IGNAZIO AMICO
in Poesie (Poesie personali)

Temporale d'autunno

Il cielo a poco a poco s'è oscurato,
in lontananza già rimbomba il tuono
saette e lampi quasi squarcian l'aria,
uccelli a volteggiar più non ci sono.

Un vento strano all'improvviso arriva
con strani odori ed umide folate,
scuote le cime degli alberi ed infuria
contro le persiane già serrate.

Poi senti picchiettar le prime gocce
di sopra ai tetti e una finestra sbatte,
ancora un lampo, un tuon ravvicinato
ed apre il ciel le sue cataratte.

Fitta e scrosciante ora vien la pioggia,
odor di spenta polvere recando,
in mille rivoli corre per le strade,
sul selciato le sue bolle formando.

La gente allunga il passo, va al riparo,
apre gli ombrelli che il vento rivolta,
sotto le tende dei negozi aspetta
o stretta sul gradino di una porta.

Chi può raggiunge l'auto correndo,
c'è chi accetta un passaggio da chi passa,
chi copre il capo alzandosi la giacca
o il sacco della spesa buffo indossa.

Certo, per qualche ora è lo scompiglio,
ma più tardi sarà l'aria più pura,
gioirà la campagna e il nuovo verde
renderà più splendente la natura.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Prima del silenzio

    Prima del silenzio
    senza preavviso
    repente arrivò
    un colpo di vento
    portandoti via.
    Prima che il  cuore
    si facesse vuoto
    vano quanto aspettai
    che poi riapparissi
    nella mia vita!
    Credendo non tutto
    perduto per sempre
    tra rivoli di speranze
    nelle langhe o nei ruscelli
    del sogno  ti cercai
    Ne passò di tempo
    prima di  convincermi
    che oramai scivolata
    oltre il versante opposto
    a quello del mio destino,
    più non saresti tornata.
    Randagio nella notte,
    ramingo, un cane uomo,
    tra  vicoli ancor si aggira
    abbaiando ad ogni ombra
    che sotto la luna
    par somigli alla tua.
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      Scritta da: IGNAZIO AMICO
      in Poesie (Poesie personali)

      Il richiamo del bosco

      Un senso di frescura sulla pelle,
      gli scarponi che affondan nella terra
      facendo gracidar le foglie morte,
      luce irreal filtrata dalle chiome
      di alberi svettanti verso il cielo.
      L'occhio si posa su ridenti fiori,
      il piede inciampa su sterpi contorte,
      il profumo del muschio inebria l'aria.
      S'ode stormir di fronde e mille uccelli
      intracciano lor canti con i grilli.
      È il bosco, degli gnomi e delle fate,
      affascinante e dal mistero avvolto,
      dove la mente trova il suo ristoro
      e l'alma un indicibile conforto.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Donna

        Ti porterei di notte su vette silenti
        Abbracciandoti alle spalle per non celarti cielo vivo

        Ti sussurrerò che le emozioni sono il vero respiro della vita
        Ti svelerò quanta musica nasconde il silenzio

        Accarezzerò i tuoi capelli fino a sentirti abbandonata e dolce onda

        Solo allora ti chiederei cosa senti

        E ti stringerò più forte per essere un'ombra sola
        Per fermare i brevi momenti di felicità

        Brevi come il sorriso di un vecchio
        Brevi come il pianto di un bambino

        Brevi come l'attimo che separa le dita dal cielo

        E ti prenderò le mani per portarle fino ad esso
        Solo allora cercherò i tuoi occhi
        Per essere io ali di sogno

        E ti chiederei di essere amore...
        ... per non tornare più giù.
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          Scritta da: IGNAZIO AMICO
          in Poesie (Poesie personali)

          Paura del buio

          Mi sono chiesto sempre da bambino
          perché l'oscurità mette disagio,
          le tenebre c'incutono paura,
          mozzano il fiato e levano il coraggio.

          Il trovarsi dal buio pesto avvolti,
          chissà a cosa l'associa la mente,
          certo a difficoltà di por difesa
          ad un grave pericolo incombente.

          Oggi comprendo cosa c'è alla base:
          noi siam figli del sole che dà vita,
          esister non si può senza il suo aiuto,
          realtà questa in noi bel scolpita.

          Luce, perciò, rallegra e rassicura,
          dona energia e rende il corpo forte;
          la sua negazione ci spaura,
          perché ha il segno del freddo e della morte.
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            Scritta da: IGNAZIO AMICO
            in Poesie (Poesie personali)

            Metterci insieme

            Metterci insieme,
            per confrontar esperienze e sogni,
            per sovrapporre al grigio del passato
            colori vivi di dolcezza e amore,
            per tergere la mente dalle nebbie
            di ricordi sgradevoli e ingombranti,
            per attinger ad una stessa fonte
            la forza di affrontar ogni frangente.
             Vivere insieme,
            per tenerci la mano lungo viali
            di cipressi  solenni  e poderosi
            e con pacato passo , sorridendo,
            percorrere il resto del cammino,
            incontro al sol vermiglio del tramonto.
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              Scritta da: IGNAZIO AMICO
              in Poesie (Poesie personali)

              Un giorno come un altro

              Scende la sera e lentamente scema
              il brulichio delle fatiche umane;
              si svuotano le strade e nelle case
              torna la vita e fumano i camini.

              Si ricompone il desco familiare,
              fra bambini festosi richiedenti
              mille perché mentre tu un po' stanco
              siedi scrollando i pensieri del giorno.

              Un occhio alla tv, uno alla posta,
              t'interroghi se tutto è andato bene
              anche quest'oggi e sei compiaciuto
              se constati c'hai fatto il tuo dovere.

              Poi tutti a desinar, qualche battuta,
              uno scambio di idee fra le portate,
              un bicchierino ed un giornale in mano,
              i commenti sul giorno ch'è passato.,

              Infine avanti al tuo televisore,
              ti guardi un film o il programma atteso
              finché fra gli sbadigli non decidi
              che è arrivata l'ora di dormire.

              Il letto è là per darti quel riposo
              che ristori le membra e ti prepari
              al domani che vien, alla fatica
              di un giorno uguale a quello ch'è finito.
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                Scritta da: IGNAZIO AMICO
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                Primavera

                Garrule in ciel scorazzano
                le allegre rondinelle,
                mille uccelletti impazzano,
                tuban le colombelle.

                Un venticello tiepido
                reca profumi fini
                di rose e fior di mandorlo,
                zagare e gelsomini.

                I prati si ricoprono
                di erbe rinverdite,
                puntate di papaveri
                e bianche margherite

                Gli alberi si rivestono
                di tenero fogliame,
                e da lontano giungono
                muggiti di bestiame.

                Teneri agnelli al pascolo
                trotterellan festosi,
                mentre bimbi sul dondolo
                divertonsi gioiosi.

                Gaie massaie adornano
                finestre di gerani,
                sui campi allegri cantano
                giovani ed anziani.

                Alla speranza s'aprono
                i cuori degli umani:
                è primavera e bevono
                la vita a piene mani.
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