Poesie personali


Scritta da: Marco Teocoli
in Poesie (Poesie personali)

Voglio la mia vita

Vedo il luccichio dell'acciaio riflettere la luminosità
Sento lo scricchiolio delle molle nel muovermi di qua e di la
Ascolto il cigolio di una ruota che in giro se ne va
Annuso l'aria che sa di dado in brodo senza voglia di mangiar
Tocco il tessuto grezzo di un lenzuolo da poco steso qua.

Voglia di un bicchier d'acqua
La testa pesante e le mani stanche
Un leone in gabbia
Narcotizzato per la rabbia
Che ci faccio in questo zoo
Non vedo il sole da un po'.

Fantasmi bianchi
che pungono ai fianchi
credono di sapere
le sorti del mio dolore
osservano e studiano.

Vorrei andar via di corsa
Sono stretto in una morsa
Penso a chi mi pensa
Per la mia lunga assenza
voglio tornare a casa mia
voglio la vita mia.
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    Scritta da: Marco Teocoli
    in Poesie (Poesie personali)

    Cuore romanzino

    A volte penso di essere sbagliato
    Altre volte dico di essere nel giusto
    Molte volte sono criticato
    Per credere nell'amore manifesto.
    Non crescerò mai dicon tutti.
    Se è questo il mondo degli altri
    Voglio restare con gli occhi da bambino
    Con il cuore romanzino
    Datemi pure del cretino
    Ciò che ho nel cuore è ben altro
    Di ciò che pensa chi non fa altro
    Che mal giudicare e ferire.

    A volte penso di essere sbagliato
    Perché vorrei un cuore rinnovato
    Lo vorrei duro e spietato
    Piccolo piccolo e pietrificato
    Ruvido e scontroso
    E chissà se il risultato
    fosse il vivere agiato.

    Eh si a volte penso di essere sbagliato
    Per paura di essere mal giudicato
    Cambierei il mio cuore
    Con uno meno malato
    Ma non sarei me stesso... che peccato.
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      Scritta da: Marco Teocoli
      in Poesie (Poesie personali)

      Un attimo per amare

      Un attimo è solo un attimo
      Seduto ad ascoltare il tempo
      Mentre governo il mondo
      Gestisco la vita intensa
      Mi muovo con frequenza
      Un attimo per vivere

      Stop, basta, alt
      Tutto si ferma
      Il sole si spegne
      Il vento non si sente
      La musica è svanita
      Non sento più le dita
      Un attimo per pensare

      Un attimo è solo un attimo

      Fotogrammi tanti fotogrammi
      Veloci ma incisi
      Proiettano i momenti lieti
      Ricordano i sentimenti
      Di una vita ormai sospesa
      Un grazie alle persone care
      Un addio a ciò che sono stato
      Un abbandono nel silenzio
      Un attimo per morire

      Un attimo è solo un attimo

      Black out, buio bianco
      Il bianco avvolge i pensieri
      Spazi candidi senza vita
      Silenzi mai ascoltati
      Libertà mai vissuta
      Un attimo per sperare

      Un attimo è solo un attimo

      Esserci ancora può deludere
      Chi si aspetta di cambiare
      Dopo aver capito
      Che la vita è un attimo
      Un attimo per amare.
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        Scritta da: Luca Bruno
        in Poesie (Poesie personali)

        Anima vagante

        Anima persa...
        vaga per questo cuore...
        anima di lupo solitario...
        ali insanguinate...
        dal sangue del mio cuore...
        che non smette di sanguinare...
        anima persa...
        in questa nebbia di sofferenza...
        anima persa vaga...
        senza trovare rifugio sicuro...
        vorrebbe scappare via...
        ma i meandri del mio cuore sono troppo bui e tetri...
        piange...
        e cosi le lacrime si uniscono al sangue...
        creando il dolore...
        quello interiore...
        quello che solo un anima pura può guarire...
        un anima che non esiste...
        perché quell'anima ero io...
        al giorno d'oggi non se ne trovano più anime così...
        ero bianco puro...
        ora sono rosso...
        rosso di rabbia verso il mondo...
        e rosso di sofferenza...
        e cosi la mia anima vaga...
        senza trovar rifugio...
        né nel mio cuore...
        ne in quello di altri...
        morire...
        senza trovar meta...
        la fine di un barbone...
        o la fine...
        la mia fine...
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          Scritta da: Luca Bruno
          in Poesie (Poesie personali)

          Sognare

          La realtà...
          troppo dura...
          troppo solitaria...
          siamo divisi...
          i nostri cuori e le nostre anime...
          sono cose distinte...
          la tua mancanza si sente troppo...
          il mio cuore ti vuole...
          perché mi manchi...
          ti ho davanti agli occhi...
          ma non ti posso avere...
          e cosi vado a dormire con le lacrime agli occhi...
          mentre si chiudono i miei occhi immagino te...
          ed entro nol mondo dei sogni...
          della fantasia...
          in cui io e te siamo più vicini di qualsiasi cosa...
          camminando per la foresta...
          ti dico tutto ciò che non ti ho mai detto nella realtà...
          ti voglio...
          ti desidero...
          ti amo...
          ma purtroppo questo è solo un sogno...
          e quando mi sveglierò...
          tutto sarà come prima...
          e tu rimarrai solo un sogno per me...
          finquando sogno e realtà non si uniranno in una sola parola...
          chiamata amore...
          e vivremò per sempre in un sogno...
          ogni mattina ci sveglieremo...
          ma continueremo a sognare...
          perché l'amore è un sogno...
          che pochi realizzano...
          ti prego unisciti a me...
          diventiamo un solo corpo...
          con due anime...
          e viviamo insieme questo sogno chiamato...
          amore...
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            Scritta da: Barbara Brussa
            in Poesie (Poesie personali)

            La Cena

            La cena?
            Ci penso io!
            Nuvole rosa, sulle quali sedersi
            Un lembo di cielo, come tovaglia
            La luce degli occhi,
            per creare l'atmosfera

            Spicchi di luna,
            guarniti con schegge d'aurora
            e conditi con succo d'amore
            Una spolverata di stelle e...
            buon appetito!
            Mentre le note del cuore
            si diffondono nell'aria...
            si consumerà un ottimo piatto...
            "ar-dente"!

            Rigorosamente in due.
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              Scritta da: Barbara Brussa
              in Poesie (Poesie personali)

              Fantasmi

              È terribile
              sentire l'assenza della presenza.
              È come vivere accanto ad un fantasma.
              Sentirne il fiato sul collo,
              che ti mette brividi nel corpo
              e gelo nel cuore.
              Un'anima dannata,
              che ti appare all'improvviso.
              Pochi attimi, rubati all'eternità.
              Il dissolversi di un'immagine
              che, forse, non hai nemmeno
              realmente veduto...
              Nessuna certezza.
              Nessun calore.
              Nessuno (veramente) accanto a te.
              Le stanze del tuo freddo castello gridano,
              in un vuoto silenzio.
              Nessuno risponde.
              Nemmeno tu puoi sentire.
              Perché sei già morto.
              Morto dentro.
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                Scritta da: Angelo Dessi
                in Poesie (Poesie personali)
                Ascoltami, o signore dalla veste oscura e disegnami nel silenzio da te concesso il futuro se triste deve essere scritto, o lasciami e abbandonami e fammi camminare dove nessuno e passato, dove posso ancor sognare, ridere... ridere e ridere ancora, dove la vita non è una colonna sonora, di un film in bianconero dal finale gia visto, lasciami vivere io ho bisogno di questo.
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                  Scritta da: F4B10Z
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Una danza di stelle,
                  accompagna la scia del ricordo.
                  Un giardino, cuore mio,
                  adesso arido e scarno.
                  L'odore dell'erba,
                  in un giorno di pioggia,
                  lacrime mie.
                  E il rumore,
                  fuori da una finestra,
                  di tempesta, tuoi sorrisi.
                  Una candela,
                  ormai consumata,
                  nostro amore.
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                    in Poesie (Poesie personali)

                    Niente di niente sia

                    Oggi o domani verrei a casa tua,
                    farei questo assurdo viaggio
                    come tante volte pur accadde
                    solo per infilare di straforo
                    qualche parole nella sottile fessura
                    che sempre ha la porta degli impostori
                    col bene non potrei rompere o bruciare
                    penso il divieto di rivederci
                    che mi sono imposto da tempo.
                    Niente, vorrei dirti,
                    solo niente di niente.
                    Fu detto già tutto
                    tu non sentivi, non potevi
                    e io non seppi parlare
                    per il dolore che non provavo.
                    Da quando ci siamo separati
                    sopravviviamo, io
                    sotto le rovine di quel tempo
                    che mai fu, tu serpe vivente
                    attorcigliata con l'inganno
                    all'albero delle emozioni
                    per addentare frutti immeritati.
                    Ma questo mio niente
                    che dopo di te vivido
                    mi sostiene e si rafforza,
                    cresce bene con l'insonnia della notte,
                    fruttifica, si fa grande, muta la voce,
                    e non vuole più stare solo con me,
                    esce sempre più spesso
                    con una lucerna a cercare il tuo niente,
                    ancora più consistente e apparente
                    che inutilmente nel nulla si esalta.
                    I miei occhi pur fissarono il sole
                    conobbero e seppero dei sui raggi
                    non guardano più oltre adesso
                    da che ti incrociarono l'ultima volta
                    e non ricordano di aver visto
                    perché dell'oscurità nulla si ricorda.
                    A che servirebbe rivederti?
                    Perderei il niente del mio niente.
                    Di tutte le cose che potevo fare
                    ne ho scelto una sola e vi ho creduto,
                    monco di amore e di voglia di essere
                    ripenserei alla tua pazzia
                    al tuo cuore di marmo
                    più gelido di un avello
                    al bacio voluttuoso della menzogna
                    alla lapidazione delle virtù
                    all'odio che diurno ti acceca
                    alla sarabanda della vanità
                    sul proscenio dell'apparire
                    a parole innocenti agitate a discolpa
                    di atti che neppure un imberbe commette:
                    tu sei il Niente che mi ha scelto
                    per togliermi il tutto che avevi: così sia.
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