C'è un istante di me Che non rinuncia alla rima e dove c'è il cuore Ci lascia il tuo nome Testardo cocciuto Imbranato invero Non lascia la presa, Ma tu ci sei più.
C'è un singhiozzo di me Che ha un vuoto di cielo Parole romanze Nel ricordo che sei La notte bastona Il giorno è realtà Sei a letto di un altro, e fata mai più.
C'è il respiro Che resta nell'aria De i ti amo Che mi hai regalato ma Stasera Che manchi davvero è la mano Che cerca nel foglio Il disegno di come Ci siamo scambiati Qualcosa Dentro il sonno Passato abbracciati Come fosse notte Mai l'ultima no Da lasciare il ricordo Dell'amore di noi
Come dopo la tempesta, sorge l'arcobaleno così dopo il terremoto sorge la vita, e anche se fragile per natura, cresce coraggiosa, madre di una terra scossa dal profondo dell'anima, figlia di un popolo fiero d'essere nato in Abruzzo. Tenda spoglia, priva d'ogni lussuria, che riparte da niente, per ritrovare il valore delle piccole cose. Per conservare dentro ad un oggetto rimasto, il ricordo di un passato sepolto fra le macerie. Ancora ribelle torna a tremare la terra, ma non riuscirà a scalfire il sorriso, di chi ha già perso tutto, e non si arrende, pur vivendo sotto le tende. Ogni sera quando l'Aquila tace, dalla branda un pensiero alla croce, porta in cielo, con le anime scomparse le preghiere di persone diverse, ma legate insieme a memoria da un evento che resterà nella storia, di una terra che ha inghiottito i suoi figli, ma dal suo fango, nella pasqua, ha risorto dei gigli.
Quanti sguardi ho incrociato da quella maledetta sera, quanti occhi mi hanno fissato cercando risposte che non ho, quanti occhi ancora passeranno prima di trovar pace. Innumerevoli volte ho cercato i tuoi occhi nel resto del mondo, ma nessuno ha lo stesso brivido che nei tuoi si nasconde. Un brivido volato via, un brivido scivolato via tra mille parole e una sadica allegria che per mille ed altre mille notti ancora svuoterà i miei pensieri e spegnerà gli ardori.
Avvolto nel silenzio ascolto, ed è unica la sensazione che si prova, è come se tutto lo spazio attorno stesse ad aspettare una nota, un gesto, un pensiero che abbia voce, mi ritrovo a sorridere da solo, per un emozione che nasce e mi attraversa, anch'essa senza far rumore, ed io ti ringrazio vita mia, per questo attimo di inaspettata gioia.
E adesso che di noi non resta più nulla credo di percepire una piccola fitta al cuore quando la tua immagine sfiora leggera la memoria, che mi porta verso quei ricordi così lontani, ma che il tempo non lascia scivolare... Anzi imprime sempre più prepotentemente sensazioni e stati d'animo di quel tempo! Non so quanto giusto possa essere questo mio ricordare e camminare nella nostalgia, ma sensato o no questo ricordo a volte mi deprime, a volte mi allieta e altre vorrei che tu fossi ancora mio ed io ancora tua, stretta nell'abbraccio caldo e romantico di un amore che forse mai rivivrò.
Non so, se sento amore! Non so, se sento più calore! Non so, se piove, o c'è il sole Non so se sono sveglia o sogno ancora! Non so, se tu sei vero, o solo un sogno, ora Non so, se tu di me, ogni giorno hai bisogno So dirti solo, che da quando tu ci sei sei entrato nei sogni miei e sono io ad aver bisogno Sei entrato prorompente, confondendo me, e tutta questa gente Sei entrato in silenzio, da me presto, assonnato! Sei entrato zitto senza fiato Hai colpito il mio cuore prendendoti tutto l'amore Hai dato uno schiaffo al passato Rendendolo inutile sormontato Hai taciuto al mio dire prendendoti la verità, senza scomparire. Bella, brutta, da me tanto odiata Tanto osannata, vigliaccamente qualcuno l'ha calpestata Sento ora che mi manchi, anche quando vai via per pochi istanti Non voglio che tu di me ti stanchi Non voglio che i miei silenzi abbiano con te a che dire Vorrei tanto che tutto debba scomparire Vorrei tanto che arrivi la pace Così tutto tace Sento nel mio cuore per te provo tanto amore Amore puro, amore vero un amore sincero.