Siamo pilastri di cemento, pronti a voler tenere in piedi i nostri più desiderati sogni... costruiamo giorno per giorno nuovi mondi nei nostri cuori, recuperiamo sogni abbandonati in angoli bui della mente, i pensieri si materializzano e i desideri diventano sogni da condividere con la realtà.
Perché ti scrivo? Non so... so solo che Ti Amo. No. Non dirmi che è tutto finito tra di noi. Shakespearre, ci ha fatto rinascere, è dentro di me arde il mio Amore per te, ancor oggi... come la prima volta che ti ho visto. Ma qual è il segreto... al quale hai inossidato il nostro Amore come se fosse una fortezza. La nostra storia non può finire così. Tutte le ingiustizie che ci separavano sono svanite... e con loro... anche quelli che ti temevano. Siamo rimasti soltanto noi e il nostro Amore. La nostra casa... e li che ci aspetta... torna con me a Verona, il nostro nido e li... riaccendiamo la fiamma che è stata spenta tanti anni fa... ma, che arde e vive dentro di noi. Ti Amo... anche se hai mille difetti... e... Ti Amo... per quelle stupide bravate fatte d'innanzi a me, Ti Amo... e te lo direi cento volte al giorno, ma non basterebbe... lo so. Il nostro Amore, e come un filo appeso, se viene toccato – spezzato svanirebbe e chissà dove si andrebbe a posare. Tu sei tutto per me. Tu solo, sei riuscito a farmi sentire bella, viva, amata... unica, solo il tuo sguardo e, capace di accendere in me quella fiamma d'Amore, tu solo ne possiedi le chiavi per aprirla. Quel balcone... il ricordo del nostro primo bacio... Oh... come vorrei che tu fossi li con me, come vorrei... rivederti, riabbracciarti... baciarti. E un sogno, una favola... lo so, ma chissà uno di questi giorni, la nostra favola tornerà vivere... ed io sarò la... sempre, su quel balcone ad aspettarti. "Con Amore Giulietta".
Sento il mio cuore vibrare ancora, lo sento ancora intatto votato all'amore. La primavera lo ha risvegliato lo ha colorato. Ora conto i giorni, quelli che mi fanno sentire l'odore dell'amore, della passione che è in me. Il sole s'intavede tra le nuvole, illumina ogni cosa, e io sono qui a sentire la freschezza di un domani, che spero sia migliore.
Inesistenti rughe di un autoritratto sbiadito ritraggono impenetrabili geroglifici nel volto chiuso della sera, confondendo in espressioni svanite acri pensieri di pane inghiottiti come dolci veleni. Sol così l'urlo improvviso di un sole d'inverno solleverà da tergo parole mai uscite gettate nel vento, dando voce al gelante silenzio...
Coperte le distanze dentro sé scopriamo quel che veramente si è, soffocando il respiro nella nostra più comune indifferenza e guardando sempre più lontano dalla finestra... per non guardarci mai dentro.
Capaci di reagire perché incapaci d'agire lasciamo che tutto scivoli via in fretta, come sabbia tagliente tra le dita. E come pigne sospese su un ramo in attesa che il soffio di un bimbo lo spezzi viviamo soli nell'epoca delle passioni tristi, confidando che anche Dio si addormenti...
Il sole lassù che scalda in silenzio l'amata terra senza avvicinarsi mai senza scaldarla troppo. Lei lo osserva non parla non ascolta si scalda ma rimane lì in silenzio immobile.
Intrappolato in un sogno, respiri, illuso nei tuoi pensieri appari, guardi il feretro della tua anima e piangi, avverti il domani e fuggi.
Briciole di ricordi compaiono come sciami di mosche, sento il tuo pensare arriva a me come il rumore delle foglie sugli alberi, spunta il sole e un altro giorno sta arrivando, mentre arrivi al silenzio, ritorna l'incastro di quel giorno, uno come tanti, uno di oggi, uno di domani...
Ti fermi sulla radura della vita, aspetti il pasto degli avvoltoi le tue parole sono spente, hanno lacerato il cielo, come una stella cadente segui la scia del sonno, l'amore non è più quello che senti, cade nel vuoto, lotta contro le agonie di morte, ma è in te, rimane lì a combattere contro il cuore tuo ormai muto di me...
Davanti ai miei occhi stupiti ci sono le sbarre e il paesaggio del mondo con le fitte ombre verticali continua a vivere per il battito di infiniti cuori. Gli aguzzi denti sorridono ad altri denti mentre l'acqua limpida degli occhi scende per l'altra acqua e dentro le membra risuona lo scricchiolio delle ossa. Delle calde labbra e le sensazioni animali umane vette della felicità vivono sopra un guanciale. Vita! Correre ma le gambe ferme lasciano andare i nervi e nelle orecchie risuonano parole stanche.
Compare dal nulla mi invita, mi "importuna", mi bombarda sul "sapere" le do confidenza, se ne prende tanta, cerchiamo di fare amicizia poi, come una bambina capricciosa mi contraddice niente le si addice perché alla fine si svela per quella che è... una "modesta" tra le tante!