Intrappolato in un sogno, respiri, illuso nei tuoi pensieri appari, guardi il feretro della tua anima e piangi, avverti il domani e fuggi.
Briciole di ricordi compaiono come sciami di mosche, sento il tuo pensare arriva a me come il rumore delle foglie sugli alberi, spunta il sole e un altro giorno sta arrivando, mentre arrivi al silenzio, ritorna l'incastro di quel giorno, uno come tanti, uno di oggi, uno di domani...
Ti fermi sulla radura della vita, aspetti il pasto degli avvoltoi le tue parole sono spente, hanno lacerato il cielo, come una stella cadente segui la scia del sonno, l'amore non è più quello che senti, cade nel vuoto, lotta contro le agonie di morte, ma è in te, rimane lì a combattere contro il cuore tuo ormai muto di me...
Davanti ai miei occhi stupiti ci sono le sbarre e il paesaggio del mondo con le fitte ombre verticali continua a vivere per il battito di infiniti cuori. Gli aguzzi denti sorridono ad altri denti mentre l'acqua limpida degli occhi scende per l'altra acqua e dentro le membra risuona lo scricchiolio delle ossa. Delle calde labbra e le sensazioni animali umane vette della felicità vivono sopra un guanciale. Vita! Correre ma le gambe ferme lasciano andare i nervi e nelle orecchie risuonano parole stanche.
Compare dal nulla mi invita, mi "importuna", mi bombarda sul "sapere" le do confidenza, se ne prende tanta, cerchiamo di fare amicizia poi, come una bambina capricciosa mi contraddice niente le si addice perché alla fine si svela per quella che è... una "modesta" tra le tante!
Guardo la porta di casa mia le stesse scale, la stessa via persone passano, sorrisi spenti ma ti salutano, sono momenti ti guardi intorno non vedi niente però in realtà c'è tanta gente gente che guarda, gente che sente pensieri esplodono nella tua mente le circostanze sembrano facili ma sono vie che si spezzano gracili vorrei evadere da questo posto dal cielo nero come l'inchiorstro fuggire da questa monotonia cullarmi nella fantasia in sciocchi sogni del mio passato che con il tempo ho abbandonato dicono che la speranza sia infinita ma io non vedo via d'uscita ed io mi sento incatenata forse vorrei soltanto essere amata.
Ho navigato nel tuo mare ho assaporato le tue dolci onde senza rubare... ho posseduto i tuoi tesori ma... pirata io inesperto mi sono fatto portar via dai venti lasciando il cuore mio nel tuo profondo mare
Quel mare che ogni tanto i miei pensieri continuavano a solcare.
Seduta allo specchio si preparava per la sera. Era bella, ancora giovane e una volta forse allegra. Capelli castani accarezzavano le sue spalle, Come le lacrime il dolce viso pallido e triste. Arrivava la notte per scoprire il sole. Lei come una farfalla volava nella luce, Ballando, sorridendo, con la vertigine, Sognava un altro mondo dentro di se. Gli occhi dell'uomo vedendola si illuminavano, Il suo corpo diventava il palco del crudo desiderio. Ma lei sapeva, ogni volta dopo questa tortura, La bellezza tormentata rimarrà sempre solo sua. La notte era passata, il locale si svuotava. Lei nella solitudine della camera chiudeva la porta. Il fuoco era spento, svanita la fantasia, Solo il dolore del passato la penetrava ancora. Tremava, seduta sola sulla stella dell'oscurità. Il suo credo era divorato dall'avidità. L'amicizia, l'amore dolce, l'affetto sincero Erano in quel mondo falsi ed a pagamento. Cerca di dimenticare che vive per il denaro solo, Ma la luce rossa lo ricorda ogni notte di nuovo. Una cosa sola è sua e la porta nel cuore vuoto, questa, che l'ha portata qui, e le ha rubato tutto, indossa allora con fiera amarezza l'unico tesoro, perché è sua, davvero solo la sua, la perversa e splendida bellezza. È questa che illumina lo sguardo morto, i suoi movimenti, le specchia la bocca, la mano, le specchia anche la lucida lama tagliente e il coperchio del sarcofago la nasconderà per sempre.
E che ti amo te lo voglio dire Anche se certo tu bene lo sai Io a ripeterlo ti voglio sfinire Per essere chi tu hai avuto mai
e se un sentimento è forte davvero Che quando è lontano il tempo di noi c'è un mare che sbatte e ne sono il veliero Trattienimi oh dolce che solo tu puoi
Poi correre a casa magari si può Con le cose di noi nel solito posto Ed una in più l'altra le sere ti do e tu mi ridai perché ti conosco
Che anche se tenti se provi la finta Tu quanto sei mia lo lasci vedere Con gli occhi e le ciglia la voce convinta Di quando chi cede lo fa per piacere
e che ti amo te lo voglio dire Mentre il tuo corpo si copre di sole e brucia la vita da farmi impazzire Quell'ultimo grido di tante parole
Che il mio sentimento quello lo so è il saperlo di te che è musica bella Di poco volevo e quanto ne ho Mi bagno di luce io specchio tu stella.