È assurdo il modo in cui mi sento adesso... assurdo il mondo ed il modo in cui sono costretto a vivere... assurda l'impossibilità che schiaccia i sogni più belli... assurde le canzoni che ho voglia di ascoltare adesso... è assurdo il numero delle volte che ho detto "Eh già" aspettando risposta ed è assurdo il numero delle volte che lo dirò e che l'ho già detto... assurdo ogni pensiero che vola in quella direzione... assurda ogni parola che parla di lei... assurdo ogni gesto finalizzato per quell'unica meta...
è assurda la vita in generale... assurdo come una ragazza che voglia solo avermi... prendermi e chiudermi con lei in camera o in macchina... mi lasci completamente indifferente... assurdo come il sentire il respiro sul volto di un'altra ragazza... l'averla a pochi centimetri dal mio cuore... mi paralizzi del tutto... mi faccia venire le palpitazioni... sudore freddo, parole seccate in gola e pensieri morti in mente... e sarà inutile girare la ruota e provare a comprare una vocale...
è assurdo come chi ha, non voglia, e chi non voglia, ha... sono assurdi i giochi di parole che nascono nella mia testa... assurdo il modo di comportarsi della gente... assurde le convinzioni che in troppi hanno... assurdo che debba sempre ripetere le stesse fottutissime cose...
è assurda la vita in generale... assurdo come una semplice scena di vita quotidiana possa stupirmi... assurdo come un semplice gesto possa scatenare in me tutto ciò... assurdo come si possa invidiare anche un solo semplice momento... Due persone ormai adulte... che reggono una famiglia... con i loro difetti, i loro momenti terribili, i loro problemi... ma in quel momento... vicino a quel palco... sotto quelle note... non esiste nulla, non esiste nient'altro... esistono solo loro due... Lei che lo tira giù delicatamente per parlargli all'orecchio... lui che l'abbraccia virilmente poggiando una mano sulla sua spalla... lei che mette la sua mano su quella di lui... sfiorandola, accarezzandola, baciandola, semplicemente essendoci... lasciando scorrere il calore da una all'altra, andata e ritorno... e poi... e poi basta... e poi tutto... Assurda l'invidia che si possa provare verso due persone qualunque... assurdo come l'intera vita possa manifestarsi all'interno di un solo gesto! Assurda la voglia provo di poter iniziare quella strada...
è assurda la nuova generazione... sono assurdi i nuovi passatempi... le nuove convinzioni... assurdi i modi di comportarsi, i modi di fare... assurda è la perdita dei valori... assurdo il nuovo modo di amare... ma soprattutto è assurdo che continui a parlare di cose così assurde... ed è assurda la svalutazione che ha ormai acquisito la parola "assurdo"
è assurda la vita in generale... assurdo come la più sfrenata scena passionale non ti trasmetta nulla... assurdo come il semplice sfiorare il suo piede ti trasmetta serenità... assurdo come una ragazza che ti aspetta nel suo letto non ti attiri... assurdo come vorresti passare l'eternità solo a guardarla dormire... assurdo come il vestito più sexy e scollato ti apra solo un po' gli occhi... assurdo come il suo sorriso ti apra completamente il cuore... assurdo come si possa invidiare chi invece dovresti odiare... assurdo come la vita ti dia ciò che volevi quando ormai è forse tardi... assurdo come tutto viene e tutto va mentre tu resti a guardare... assurdo come ogni canzone possa parlare sempre e solo di lei... assurdo come lo sguardo possa penetrare così a fondo un'anima... assurdo come il cuore riesca a battere così forte senza esplodere... assurdo come ogni tua caratteristica possa morire sotto un respiro... assurdo come ci si possa disperare per un bacio mancato... assurdo come quella stessa immagine torni sempre nella tua mente... assurdo come si possa cambiare da un giorno all'altro... assurdo come le tue idee possano cambiare da un momento all'altro... assurdo come si cerca di pianificare tutta la propria vita... assurdo come si crea il discorso più importante della nostra esistenza... assurdo come si pensa al futuro basandosi sul passato e sperando solo... assurdo come un pensiero di questi possa davvero finire... perché di cose assurde come queste... ce ne sono davvero tante... tutte assurde... tutte degne di nota... tutte così... ma è anche assurdo continuare a scrivere... assurdo come provare a raccontare l'infinito...
Ogni assurdità nasce da un'assurdità... il vero problema è quando esse si incontrano e si uniscono... formando assurdità ben più grandi di noi stessi... Poi entrano i gioco i malintesi, le parole mal dette, i pensieri nascosti e ciò che fino ad un momento prima era assurdo... diventa incredibile... quindi apocalittico... fino all'annientamento... Forse è proprio per questo che diciamo così spesso "assurdo"... e caliamo le braccia, e abbassiamo le spalle, e la testa... sospiriamo, ci arrendiamo... dietro quella stessa parola... Cercare di lottare? Si può fare... ma è... assurdo... pensare di poter vincere... assurdo il desiderio... assurda la speranza... assurdo questo cielo ancora così fortemente azzurro...
Il ritorno è sempre qualcosa di bello... il ritorno di un pensiero, il ritorno di una voglia irrefrenabile... il ritorno di una vecchia canzone, il ritorno del piacere di vivere... il ritorno di qualcosa che ti mancava, il ritorno di un sorriso... il ritorno è sempre qualcosa di bello?
Quando l'attesa è troppo lungo e troppo attesa... sminuisce il valore di ciò che attendevamo... e quest'ultimo, così, non è mai bello come ci aspettavamo... non ci darà mai tutta la soddisfazione desiderata... non appagerà mai il dolore di tutta quella attesa...
e sentirai... sentirai tante cose... le sentirai tutte insieme... si accavalleranno, una sull'altra, fino a quando non le riconoscerai più... non saprai distinguerle, non saprai vederle, non saprai toccarle... griderai la tua volontà, farai a pezzi chi troverai davanti... ma ciò che davvero vuoi, ciò che desideri... sparirà davanti ai tuoi
occhi...
e vedrai l'odore di un cielo infinito che è dentro di te e non sopra... toccherai il colore di un sentimento che credevi morto e invece sospira... assaggerai un panorama fatto di stelle perse nell'oscurità del mare... sfiorerai il dolore con un sorriso sfiancato da un ricordo sfocato... morirai nell'avverarsi di un sogno che non è più sogno... brucerai in un'anima che non ti appartiene, per un cuore non più tuo... spererai nel respiro di un battito perpetuo che finirà... sognerai in uno sguardo illuminato che non ha luce... piangerai la morte di te stesso nella passione che non hai mai vissuto...
Nel sentire, nel vedere, nel provare... io ci sarò... Nel parlare, nell'amare, nello sfiorare... tu ci sarai... Nel pensare, nello sperare, nell'amare... io ci sarò... Nel sognare, nell'insistere, nello sbagliare... tu ci sarai... Nel sorridere, nell'esser felici, nel volare... noi ci saremo...
Prendere una decisione, deciderla, decidere di deciderla... per poi svilupparla, ampliarla, tenerla, completarla... avere il coraggio, avere la convinzione, avere qualcosa da avere... sperare di sperare di sognare un sogno sognato... in un giro di parole vuote e inutili che prendono significato per magia... la magia di chi le sa leggere, di chi le sa ascoltare... la magia di chi ha provato quel che hanno provato le parole... un sogno sperato di coraggio e convinzione, tradotto in parole...
Impegare tutta una vita... ma per cosa? Pianificare ogni mossa, ogni decisione, ogni respiro... ma per chi? Passare ogni giorno con la convinzione della giusta attesa... ma di chi? Spiccare voli poetici invisibili di un amore platonico... ma per cosa?
Non dormirò, non sognerò, non aspetterò... farò solo quello che la vita mi suggerisce di fare... andrò dove vorrò andare, starò con chi vorrò stare... il divenire è in ogni cosa, e ogni cosa la muta... ogni cosa quindi non rimane mai uguale ad ogni cosa che c'era prima... varia, e quel suo variare ti influenzerà... te, le tue azioni, la tua vita, persino il tuo pensare... sarà tutto soggetto a quello stesso divenire... a quella stessa trasformazione, a quella stessa influenza... e tutto potrebbe finire senza che tu te ne accorga... e tutto potrebbe finire senza mai essere realmente iniziato... e tutto potrebbe non esistere, ed essere solo una finzione immaginaria... e tutto potrebbe non esistere, e potresti non esistere tu...
Mi sforzerò di raggiungere il mio obiettivo, la mia decisione... proverò a cambiare per cambiare il mio futuro, partendo dal presente... mi impegnerò in quel che farò, solo per il momento in cui lo farò... senza pensare al dopo, senza pensare a chi... pensando bensì piuttosto alla vita... bensì piuttosto...
e sfiorerò una cascata luminosa di stelle infinite... e cadrò in una visione profumata di petali rossi... e volerò nel colore del tuo sapore inventato... e vivrò in qualcosa che dovrebbe essere te, ma che non lo è... e non saprai mai nulla, non vedrai mai nulla... non sentirai, non toccherai, non gusterai... e lascerai a me tutti i problemi, tutte le noie... lascerai ciò che non ti serve, lascerai il sacco dei tuoi guai... e chissà se tra quelle cose non ci sarò anch'io... abbandonato, per sbaglio, senza accorgertene, in un angolo...
Nuvola, sole, stella cadente... desiderio... Pioggia, lacrima, mare... sogno... Luna, oscurità, orizzonte... notte... Pensiero, anima, cuore, speranza, desiderio, sogno, notte... Io... con te... senza te... ed allora non sarò io... non saremo noi... ed il brutto di un ritorno è il sapere che non ritornerà...
È colpa mia se sono così? Se mi ritrovo ancora qui a scrivere... è colpa mia se sono così? Se mi ritrovo ancora qui a pensarti... è colpa mia se sono così? Se mi ritrovo ancora qui a soffrire...
è colpa mia se ogni volta sembra la stessa volta? Se ogni errore non riesco ad impararlo e lo commetto ancora? Se tutte le frasi che dico sono rivolte in una direzione sbagliata? Se i miei scherzi a volte esagerano e non vengono capiti? Se faccio tutto per uno scopo più alto ed ho paura di ogni soffio di vento? Se costruisco palazzi infiniti di sogni e magia dove vivo da solo?
È colpa mia se alcune cose mi fanno impazzire? Se un solo, stupido gesto riesce ad incupirmi a tal punto? Se mi torna la voglia di scrivere solo quando mi sento a terra? Se so già che tutte le parole del mondo non serviranno a niente? Se impazzisco ogni volta che ripenso a tutto quel che è successo? Se ogni tanto credo davvero di esser nato sbagliato?
È colpa mia se non ho una gomma per cancellare questo mondo? Se vorrei solo mettere un punto al passato e lasciarmi tutto dietro? Se vorrei solo vivere una nuova vita senza alcun vecchio legame? Se vorrei solo dimenticare tutto il male che ho fatto e mi hanno fatto? Se vorrei solo gridare la rabbia e la disperazione che invece scrivo? Se vorrei solo smettere una volta per tutte di dovermi nascondere?
È colpa mia se non sono più piccolo come una volta? Se adesso vedo la vita in un modo diverso, che gli altri non vedono? Se penso al mio futuro più lontano ed inizio a pianificarlo? Se tremo come una foglia ogni volta che qualcosa di me è in pericolo? Se vivo sempre e solo con gli stessi ideali, sogni e obiettivi? Se ad ogni passo mi sento mancare e credo di cadere inesorabilmente?
Ad ogni domanda sicuramente avrete risposto "sì"... e come darvi torto? Eppure non ne sono convinto... forse sono solo auto-giustificazioni... non saprei dirlo con sicurezza, ma qualcosa mi frena... probabilmente è l'incertezza, la paura, il timore dell'ignoto... per una vita che di colpo è cambiata radicalmente... per tutto ciò che ho perso e ritrovato a metà... per le lacrime non piante e le occasioni perse o sfruttate poco... per le giornate che cambiano senza preavviso e rovinano tutto... per quei maledetti proverbi che riescono ad aver ragione... per me stesso, per te, per quello che dovremo affrontare... per le difficoltà di qualcosa di nuovo e sconosciuto... per essere ancora vivo, nonostante tutte le ferite mortali... ed infine... per qualcosa che va oltre tutti noi... e che molti, sono pronti a giurare, che non esista... ma essi, stolti, non sanno la verità... non riescono a raggiungerla...
e quindi tutto questo... tutto ciò che ho detto e scritto fin qui... ciò che ho pensato ed ascoltato... ciò che ho letto e pianto... tutto... è davvero... colpa mia? Riesco ancora a sentire i vostri determinati "sì"... e sono sicuro che voi non riuscirete a sentire e capire il mio "no"...
è colpa mia se ogni singola cosa che faccio per voi è sbagliata? È colpa mia se mi convinco delle cose e non torno indietro? È colpa mia se ho il batticuore ogni volta che aspetto una risposta? Per tutto... di tutto... a tutto... con tutto... è colpa mia? O forse è solo colpa del mio essere? Del mio essere io...
Ho lasciato libera la poesia, affinché volasse lontano lontano, ma non andasse mai via, ho lasciato libera la poesia tra i meandri della mia mente, tra i cuori della bella gente, ho lasciato libera la poesia tra i muri della malinconia, tra ricordi di nostalgia, tra amori di periferia, ho lasciato libera la poesia, tra stelle e magia, ho amato la poesia, quando intorno a me avevo solo "malattia". Ho lasciato libera la poesia, affinché per sempre possa esser mia...
Quando dici non mi importa Di morire veramente Hai lo sguardo che non guarda Perlomeno nel presente Cosa vedi mamma ora Cosa nuota dentro te Non è più vero che l'ora è distante assai da te Senti cosa? Pensi a chi? Resta un altro poco qui
Sai mi viene in mente nonna Gli assomigli adesso tu Se ne è andata troppo in fretta e io non ero neanche li Se ne andato anche papà Strano manca sempre più Non lo fare che mi manchi Non lo fare pure tu.
E questa qui che vita è? Un continua corsa verso il vuoto, una rincorsa senza appoggi, una scalata senza appigli. Immagini gocciolanti trasudano ipocrisia e falsità, voci tamburellanti addormentano lo spirito e placano le menti, volti satinati corrompono le anime e spengono la luce. E questa qui che vita è? Laciatemi respirare, vivere senza dover credere che tutto sia miglore di quel che è, perché se guardo indietro vedo un'immenso vuoto, un uomo che piange un'umanità svanita, una vita non vita.
Scioglie il silenzio della notte questa tenera presenza Il tuo profumo rende vana la mia fuga Ricoperta da intrise voglie e sguardi malinconici l'ombra lunga del giorno... Accarezza i nostri sogni
Ed è solo il passo lento del tempo Che chiede spazio tra le rime di una giornata e che mi parla senza pause di te e non ha paura di urlare e non ha paura di affondare Tu sei in me ed io in te
e non sento dolore o tristezza c'è solo l orizzonte che parla di noi Che sagoma un futuro che saccheggia le nostre orme e che alimenta il desiderio di vita
Rapito dal buio denso Ti cerco nel mio cuore Senza sapere dove o perché né come o quando... Sei li e aspetti... e ti osservo... e ti cerco... e Ti voglio come non mai...
Il respiro si fa opprimente e la domanda stride nel mio cuore e ti chiedo Amore io ci credo... e tu?