Nulla si dimentica, i ricordi restano, quelli belli ci lasciano andare avanti e quelli brutti ci insegnano la vita... tutto ciò che abbiamo vissuto non muore mai, bisognerebbe semplicemente rispolverare tutto ogni tanto, estrarre tutto dagli scatoloni e se la porta della soffitta è serrata... tiriamo fuori le chiavi dal cuore e apriamo... ci accorgeremo che non tutto è andato perduto.
Il mio silenzio non significa nulla, se mi assento è per capire meglio, i periodi più neri possono capitare, ma grazie a tanti amici posso proseguire...
Mi distraggo dal quotidiano a me nemico leggendo versi d'amore e d'infinito, non sono cambiata, sono la stessa, solo un po' assente, ma non significa niente, voglio bene allo stesso modo, leggo in silenzio e mi commuovo, mi isolo per non ferire chi mi ama, non pensate che vi abbia tradita sarei una scema...
Gli amici sono tali se non li perdi, se capiscono in silenzio quel che senti, ti prendono per mano accarezzando le rime un po' strazianti che stai scrivendo...
Con il mio sangue ho scritto la parola eros sul muro della mia mente creatosi da solo in un attimo di debolezza e che odio che copre vallate di vino e miele che prima ammiravo ed attendo il tuo bacio che non ho compreso che forse mi potrà ridestare mi potrà liberare mentre scrivo con il mio sangue la parola eros che al momento mi consola mentre aspetto il momento in cui mi riabbraccerò con te.
Oggi ho costruito una tana, una tana in me stessa, l'ho costruita con fili d'erba e piccoli fiori azzurri e un pizzico di fragole... l'ho arredata di niente l'ho profumata di corteccia di pioppo e di ghiaia sottile, ho appeso pensieri da elaborare e pensieri di un tempo solo per osservare il potere delle ore... all'entrata una piuma, una piuma grande che dondola per ogni gioco del vento... vicino un sentiero dove camminano formiche indaffarate, minuscole meno di un seme di sesamo, dove la terra come cipria setosa conosce le tue orme e solamente te lascia arrivare.
Cammino e mi fermo assorta tra i miei pensieri... tutti rivolti a me, alla mia vita, al tempo che passa inesorabile e mi avvolge... io sola tra la folla, io sola accanto a te, parlo con me, parlo di me... mi interrogo come una maestra, e non so rispondere, perché mi sento come un'alunna al primo giorno di scuola.
Ti mancava il respiro quando nell'idillio di un bacio porgevi carezze, parole, ascolto. Troppe sensazioni comporta l'amore, come troppo vento scompiglia le foglie, così tremavi ad ogni mio soffio. Hai riempito d'oro il mio cuore, nel sussulto di un semplice gesto hai baciato la mia bocca diventando in un attimo... l'incanto del mio tempo.
Sai oscurare ogni spiraglio di vana luce e di speranze lontane, perché di me vuoi tristezza e compassione e dalla mia prigione osservo impotente il tesoro della libertà. Anima mia, ovunque tu sia, in cielo e nelle nuvole, in terra e nelle acque, non soffocarmi con te ma insegnami il respiro, soffiami aria per non soffrire, per non perire. Solo se respiro mi elevo alla luce, solo se mi rialzo posso scaldarmi del sole. Posso farti compassione ma rifuggo i tuoi occhi affinché, una luce vera brami la mia vera passione.
È sera, e per quanto mi sforzi la giornata è ormai terminata... sono arrivato, eppure sono ancora incerto... su di me, sulla vita, su di te.
È tutto immobile, nessuno si vede per strada ma io rimango ancora su, insieme alla musica virtuosa e delicata della mia anima.
E così mi immergo nei miei pensieri più fantasiosi e ingenui, affogando in un mare di dubbi e perplessità, fino a quando mi giunge la tua mano salvifica.