Poesie personali


Scritta da: Roberto Di Nardo
in Poesie (Poesie personali)

Il Suono Delle Tue Parole

Il suono delle tue parole,
Se c'è qualcosa che vorrei non smettere di poter ascoltare, è questo.

Ho imparato a conoscerne i riflessi, rossi accesi di desiderio, o di irrequietezza, bianchi sorridenti o anche azzurri, e neri.
Neri quando preferisce spegnersi.

Fin dal primo istante, la mia logica, mi ha fatto considerare la possibilità di un nero perenne da ascoltare, infine, e da allora so, che quel nero assorbirà i miei occhi, e farà a pezzi un cuore che si ostinerà a voler far scorrere sangue solo per te, come adesso, e per sempre.

Ed io lo seguirò all'inferno.

Forse è il mio destino cercare la strada più certa per l'abisso, forse le mie stelle, non sono che il contorno ad indicarla, e l'oscurità ad attrarmi col suo affascinante mistero mai completamente svelabile.

Che sia la gioia più immensa a poterne mostrare il sentiero altrimenti segreto?
Che sia l'amore e la consapevolezza di esistere perché importa all'amore stesso, la chiave per il passaggio?

Io ti ho trovata qui, tra macerie di dubbi e certezze mischiati, e la tua mano sul cuore non ha mai più perso la presa.

Sai, che quando hai in mano i suoi battiti del petto, puoi fare quello che desideri di un uomo.
Devi sapere, anche, amore mio se non lo sai, che tutta la mia voglia di vivere è nascosta in ogni singolo battito, e che ognuno suona, solo perché le tue mani posseggono il mio cuore, altrimenti starei zitto in petto, e parlerei con la mia voce senza senso.

Come un vestito vuoto.
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    Scritta da: Roberto Di Nardo
    in Poesie (Poesie personali)

    Per Sempre

    Io non ti resisterei.
    Lo sai, e lo hai sempre saputo, nessuno può farmi male, tranne te.

    Tu puoi prendere il mio sangue, e renderlo infetto, farlo scorrere nelle mie vene fino ad imputridirmi, per poi danzare sulle mie ossa marce.
    Puoi tagliarmi la carne, pezzo dopo pezzo, e ricostruirmi come desideri, anche senza senso, anche senza forma.

    Puoi chiudere il mio cuore nel tuo petto, e farlo battere al tuo tempo, o farlo smettere,
    per sempre.

    Sono stato il mio più grande avversario, l'unico capace di sconfiggermi, di darmi la morte, per le cose, e per i sensi.
    Era la mia più grande forza.

    Non c'è più, da quando ho paura di poterti perdere,
    Adesso che ho te, vivere non è mai abbastanza tempo per restarti accanto.

    E starne senza non sarebbe possibile.

    Per questo potrai farmi tutto, l'amore più intenso e profondo e il male più estremo e perverso.

    Potresti anche abbandonarmi, e farmi dissolvere nel bianco, dove resterei con tutta la mia oscurità, senza più esistere.

    Griderei tutto l'odio che ho dentro, fino a spegnere ogni sogno, e poi scomparirei.

    Perché ti amo,
    per sempre.
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      Scritta da: Roberto Di Nardo
      in Poesie (Poesie personali)

      Amica

      Amica del cuore, dimmi dove sei adesso, non ti vedo più perché,
      ho chiuso dentro me di nuovo il mondo rifiutato, mondo che ho dimenticato,
      perché vivere, non è cosa che mi riesce facile,
      con tutti i miei discorsi sulla verità,
      con il dubbio eterno sulla libertà,
      con il mio conoscere di me, del mio martirio dentro.

      Amica del cuore, dimmi, ce l'hai fatta almeno tu,
      della tua libertà, di vivere secondo quel che sei, compresi vizi e dubbi,
      e sentimenti e sogni ed i pensieri tuoi, senza restare ad ascoltare chi non vuoi,
      perché il mondo è di chi il mondo prende, di chi vive quel che vede in se,
      ma se vedi dentro me, forse capiresti che,
      c'è chi ha voluto perdere, perché ce l'ha scritto dentro.

      Amica del cuore, io vorrei vederti ancora qui,
      punto fermo che non cambierei, ma se vado in fondo, morirei,
      non vorrei scoprirti dentro i sogni miei,
      li tradirei, li venderei, li ucciderei,
      rinnegherei ogni mia speranza, resterebbe solo la realtà,
      che per me non ha pietà, che per me non ha.

      Amica del cuore, dimmi quello che vuoi, io ti ascolterò.
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        Scritta da: Roberto Di Nardo
        in Poesie (Poesie personali)

        Follia

        Follia.
        Pura follia,
        restarsene a guardare i tetti a cadere negli spazi,
        vuoti,
        e tutt'intorno a urlare per discutere ogni cosa a senso unico,
        diretto solo per parlare,
        che di risposte non prevedi di ascoltare,
        ne pretendi di sapere.
        Stupida follia premeditata,
        incombe dentro,
        e ha già nutrito,
        fuori si consuma solo quel che al tempo resta appiccicato,
        e sfuma nei ricordi,
        facce esilaranti a maschera d'ottoni riflettenti,
        li riconosci dai deliri di te stesso,
        e il segno si è lasciato,
        scritto in ombra bianca,
        dimenticato.
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          Scritta da: Roberto Di Nardo
          in Poesie (Poesie personali)

          Padre

          Senza pietà, dal momento del pianto della nascita,
          illusioni confuse tra sogni e realtà,
          sorridenti maestri di normalità,
          deludenti certezze accompagnano età.

          Non si ferma, cade a terra, si trasformano stelle.

          Cerco angeli dentro lividi, rubo sogni ai sogni e sogno di perdute libertà,
          chiedo favole, contro lacrime, vedo limiti oltre illimitate santità,
          piango uomini, prego uomini, vendo chiacchiere e parole di presunta verità,
          credo a modo mio, non esiste Dio,
          vive solo perché a vivere all'inferno siamo noi.

          Ricostruirò tutto quello che il gravido mondo, di suono, ha perduto.
          Sentenzierò attraverso i miei atti d'insana devianza, la fine.
          Brucerò l'anima al fuoco vivente, che accoglie i lamenti del cielo.
          Navigherò verso mari d'ignote ragioni di me.

          Questa vita, ruba al misero e misericordia non ha,
          cresce al sole ma alimenta l'oscurità.

          Cambia pelle, morde fango, si traveste ribelle.

          Cerco angeli, trovo demoni, sogno di rubare l'anima a dei dell'eternità,
          verso lacrime verso fantasie, lego le mie ali al cuore e volo via,
          odio uomini, perdo umanità, contro regole oppongo la mia sola falsità,
          credo a modo mio, non esiste Dio, vive in terra e in ogni luogo,
          ma a cercarlo siamo noi.

          Nome di Dio, nomino anch'io,
          bestemmierò nel silenzio che assale e corrompe i pensieri dell'insanità.
          Padre mio, sangue verso, ringrazierò.
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            Scritta da: Roberto Di Nardo
            in Poesie (Poesie personali)

            Spara

            Integrità, moralità, vitalità, fuori dai coglioni,
            virilità, diversità, mediocrità, basse prestazioni,

            io son nato dentro una prigione intorno
            e non ho voglia di lottare contro il mondo,
            io son nato stanco di passare il tempo
            e non ho voglia di cambiare per il mondo.

            Corri laggiù, risali su, e fallo anche tu,
            defenestrazioni,
            con la magia, con l'energia, la fantasia,
            putride illusioni,
            non ha più alcun senso stare ad ascoltare
            chi non se la sente, chi non ha mai niente

            da considerare, meglio non parlare ma dimenticare
            chi non può capire
            che son nato dentro gabbia d'oro e fango
            e non ho tempo per sparare a tutto il mondo,
            per sentito dire, ma vai a cagare
            non è più il momento di piangersi addosso,
            non può avere senso rivoluzionare
            l'esistenza stessa di chi sta a guardare

            spara, spara, spara, spara, spara, spara, spara, spara,

            uccidi distruggi uccidi distruggi
            uccidi distruggi uccidi distruggi

            uguaglianza, fratellanza, vecchie tradizioni
            per la libertà, martirizzazioni.
            Acqua di sorgente, ne berrò alla fonte,
            pane mendicato non verrà mangiato.

            Mura di sangue di bestie accoppate accoppiate
            scappate dal progresso umano che non ha confini
            che segnano il limite della civiltà
            senza freni morali, mortali,
            come un bambino che schiaccia formiche
            come un pastore che beve il vino di pecora.
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              Scritta da: Roberto Di Nardo
              in Poesie (Poesie personali)

              Nessuno

              Nessuno, nessuno, nessuno, nessuno...

              Può dire se esiste una vita migliore,
              che aspetta negli angoli bui delle strade che hai scelto,
              senza domandare a nessuno di fare da guida,
              nessuna risposta se chiedi chi sei diventato,

              nessuno, nessuno, nessuno...

              sarà proprio adesso a cercare se esisti,
              conflitti di regole infrante dal basso del cielo,
              che osserva, e nasconde le stelle che sogni di prendere,
              quelle più belle, più vere, che dicono al mondo,
              che il mondo non è di nessuno,

              nessuno...

              è nero il colore che tinge le mie sensazioni,
              che aspetta di trovare posto,
              manifestazione di pezzo di cielo che cade nel vuoto
              di un cuore già dato perduto, che è stato venduto.

              E sentirai nel petto briciole di gioia,
              le sprecherai per vivere della miseria dei tuoi desideri,
              mistificazioni delle tue speranze,
              sogni che non puoi raccontare a nessuno.
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                Scritta da: Ale88
                in Poesie (Poesie personali)
                La Vita è un insieme
                di luoghi e di persone
                che scrivono il tempo
                il nostro tempo.

                Sono queste che poi vanno
                a definirci.
                Alcune sono più importanti
                di altre, perché formano il nostro carattere.

                Ci insegnano la differenza
                tra cio che è giusto
                e cio che è sbagliato.
                La differenza tra il bene
                e il male.

                Cosa essere e cosa
                non essere.
                Ci insegnano chi
                vogliamo diventare.

                In tutto questo, alcune
                persone e alcune cose
                si legano a noi in un
                modo spontaneo e inestricabile.

                Ci sostengono
                nell'esprimerci e nel
                realizzarci.
                Ci legittimano nell'essere
                autentici e veri.

                E se significano veramente
                qualcosa, ispirano il modo
                in cui il mondo cambia
                e si evolve.

                E allora,
                appartengono a tutti
                noi e a nessuno.
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                  Scritta da: Cinzia Coppola
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Certe volte in certi giorni,
                  capita che la tristezza
                  si sveglia ancor prima che io mi svegli,
                  non viene mai impreparata e mi assale,
                  purtroppo succede che delle volte non riesco a scacciarla via, la accolgo,
                  ma riesco a tenerla a bada,
                  la tengo buona buona
                  e faccio in modo che essa non chiami a se
                  le sue malefiche compagne,
                  quelle dell'angoscia,
                  almeno evito di far loro organizzare festini
                  nella mia anima.
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