Poesie personali


Scritta da: Cristina
in Poesie (Poesie personali)

Notte d'estate

È sera quando le stelle
si tuffano nell'argento
del mare d'estate.
La riva si lascia accarezzare
dalla candida schiuma
di timide onde.
Passi leggeri
calpestano sentieri
senza tempo.
Una brezza svogliata
si insinua tra i capelli,
gioca con le mie vesti bianche
suona la sua canzone.
Ascolto rapita
le note del mare,
fondersi in una melodia
che commuove l'anima.
Per ogni diamante in cielo
un brivido
che racconta un pezzo di vita, una emozione
un sogno da realizzare.
Il passato, il presente
e ciò che sarà.
La luna strizza l'occhio da lassù
ad illuminare la notte
di chi sogna
di chi ama
di chi tenta di afferrarla
per sentirsi meno solo.
Mi volto.
Accanto e intorno a me
tanti volti, tante storie, tante speranze
calpestano quei sentieri senza tempo!
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    Scritta da: Roberto Di Nardo
    in Poesie (Poesie personali)

    Sono

    Sono,
    in questo istante, quel che avrei voluto essere da sempre,
    innamorato,
    di una donna, che percorre strade inventate dal cuore per poter sognare,
    e il cuore in petto mi cattura,
    lo stringe a se, lo rende schiavo, legato,
    e ad ogni battito che sento, vivo, libero di amarti.
    E allora scrivo, per te,
    canzoni di parole a fuoco impresse dentro le mie stesse dita,
    che toccano, vibrano, ricercano armonie che ti somigliano,
    le stesse dita che si meravigliano a sentirti esistere, vicino,
    a me.
    Scrivo del tuo respiro,
    sentirlo addosso come fosse pelle del mio corpo,
    fuori, dentro, vestirmene nella mia stessa mente,
    e disegnare quelle immagini che nascono a pensarti,
    a sentirti,
    e appartenergli, e appartenerti.
    Io lo so,
    vivrò per sempre nei tuoi occhi,
    per sempre dei tuoi occhi,
    altro non importa, assume essenza d'ombra,
    tu sei, semplicemente.
    E io sono, con te.
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      Scritta da: Tommaso Mazzoni
      in Poesie (Poesie personali)

      La rosa

      Chi una rosa
      offre,
      offre l'amore.

      O fiore,
      che dell'amor
      sei il simbolo più eletto,
      che di speranza nutri,
      e di poesia,
      la timida fanciulla
      che ti accoglie,
      tu sai,
      rosa odorosa,
      come coprire
      le tue punte aguzze,
      intanto
      che il tuo profumo
      inebria la ragione.

      Anche l'amore
      cela
      le pungenti spine
      di un'aspra vita,
      con le tenui foglie
      della gioventù.
      Ed è perciò,
      che tu, fanciulla,
      accogli,
      inebriata e ignara,
      coi colorati petali,
      quelle doppie spine:
      e della vita mendace
      e della rosa.
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        Scritta da: Tommaso Mazzoni
        in Poesie (Poesie personali)

        Vecchia fotografia

        Rovistando alcune carte
        abbandonate e impolverate,
        mi cade in terra, proprio qui davanti,
        una vecchia tua fotografia.
        La prendo su e ti guardo:
        dovevi avere circa dodici anni,
        e c’erano due amiche insieme a te.

        Passeggiavi con esse
        disinvolta e compiaciuta:
        tutto era bello, in fondo, e tanta gioia
        sprizzava dal tuo volto entusiasmato.
        Il sole, in cielo, alto, senza nuvole,
        il tuo sguardo smaltò su quella foto,
        unica testimonianza giunta sino a me
        di un tuo così bel giorno.

        Avrei voluto anch’io esserti accanto,
        per essere con te, fanciullo con fanciulla,
        qual foglia verde accanto al fiore in boccio,
        ma non ti avevo ancora incontrata.
        Pensa, ancora non ti conoscevo.

        Sono trascorsi giorni, mesi ed anni.
        Il fiore adesso è molto profumato,
        dischiuso e sobriamente colorato.
        La foglia, col passar delle stagioni,
        non è più di un bel verde come allora,
        ma è ancor forte, ben salda e assai diritta.
        Ma soprattutto è ancora vicinissima
        a quell’unico fiore, che sei tu!
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          Scritta da: Cristina
          in Poesie (Poesie personali)

          Grazie a te

          Solo ieri ti stringevo a me
          in un abbraccio che doveva difenderci dal mondo.
          Gli occhi miei nei tuoi,
          la mia mano accarezzava il tuo piccolo volto
          poggiato sereno sul mio seno.
          Mesi trascorsi troppo in fretta
          a donarti il miracolo
          che ti ha fatto diventare grande.
          I sorrisi, il rivolo di latte
          ai lati di una bocca minuscola.
          Dai primi suoni, al balbettio incerto
          di parole che raccontavano il tuo mondo,
          fino ai discorsi polemici di un adolescente.
          Il tempo è volato
          ma non il desiderio di stringerti come prima.
          Non fa più
          se non quando dormi.
          Sei grande ormai
          come dici sempre tu.
          Nei tuoi occhi limpidi
          è rimasto il bambino che sei stato,
          nato quel giorno di Ottobre
          dove anche io
          sono nata per la prima volta.
          Grazie a te, Matteo,
          grazie di cuore mio adorato figlio,
          per avermi donato la vita!
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