Poesie personali


Scritta da: Gaetano Toffali
in Poesie (Poesie personali)

Mi prende il cuore

Mi prende il cuore
Il respiro di questa bambina
e le mani piccole
Che cercano papà

Nella paura del buio
Nel bello di essere caldi
e la mano e il fiato
Ci lasciano l'impronta
e i capelli si sciolgono
Mentre il sogno arriva
Nel sonno che il sorriso
Stende a dare battito
Più forte e vero
Al cuore di questo papà tuo
Che poche volte ti ha
e ti tiene il profumo
Tra naso e ricordi
Che le assomigli molto
Peccato perché
Se ti vedo
Chi batte a grancassa
Per dirmi ricordi?
E pensiero malandrino
Che chi cerca sei tu
Sempre purtroppo
Male detta mente tu.
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    Scritta da: Cristina
    in Poesie (Poesie personali)

    Notte d'estate

    È sera quando le stelle
    si tuffano nell'argento
    del mare d'estate.
    La riva si lascia accarezzare
    dalla candida schiuma
    di timide onde.
    Passi leggeri
    calpestano sentieri
    senza tempo.
    Una brezza svogliata
    si insinua tra i capelli,
    gioca con le mie vesti bianche
    suona la sua canzone.
    Ascolto rapita
    le note del mare,
    fondersi in una melodia
    che commuove l'anima.
    Per ogni diamante in cielo
    un brivido
    che racconta un pezzo di vita, una emozione
    un sogno da realizzare.
    Il passato, il presente
    e ciò che sarà.
    La luna strizza l'occhio da lassù
    ad illuminare la notte
    di chi sogna
    di chi ama
    di chi tenta di afferrarla
    per sentirsi meno solo.
    Mi volto.
    Accanto e intorno a me
    tanti volti, tante storie, tante speranze
    calpestano quei sentieri senza tempo!
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      Scritta da: Roberto Di Nardo
      in Poesie (Poesie personali)

      Sono

      Sono,
      in questo istante, quel che avrei voluto essere da sempre,
      innamorato,
      di una donna, che percorre strade inventate dal cuore per poter sognare,
      e il cuore in petto mi cattura,
      lo stringe a se, lo rende schiavo, legato,
      e ad ogni battito che sento, vivo, libero di amarti.
      E allora scrivo, per te,
      canzoni di parole a fuoco impresse dentro le mie stesse dita,
      che toccano, vibrano, ricercano armonie che ti somigliano,
      le stesse dita che si meravigliano a sentirti esistere, vicino,
      a me.
      Scrivo del tuo respiro,
      sentirlo addosso come fosse pelle del mio corpo,
      fuori, dentro, vestirmene nella mia stessa mente,
      e disegnare quelle immagini che nascono a pensarti,
      a sentirti,
      e appartenergli, e appartenerti.
      Io lo so,
      vivrò per sempre nei tuoi occhi,
      per sempre dei tuoi occhi,
      altro non importa, assume essenza d'ombra,
      tu sei, semplicemente.
      E io sono, con te.
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        Scritta da: Tommaso Mazzoni
        in Poesie (Poesie personali)

        La rosa

        Chi una rosa
        offre,
        offre l'amore.

        O fiore,
        che dell'amor
        sei il simbolo più eletto,
        che di speranza nutri,
        e di poesia,
        la timida fanciulla
        che ti accoglie,
        tu sai,
        rosa odorosa,
        come coprire
        le tue punte aguzze,
        intanto
        che il tuo profumo
        inebria la ragione.

        Anche l'amore
        cela
        le pungenti spine
        di un'aspra vita,
        con le tenui foglie
        della gioventù.
        Ed è perciò,
        che tu, fanciulla,
        accogli,
        inebriata e ignara,
        coi colorati petali,
        quelle doppie spine:
        e della vita mendace
        e della rosa.
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          Scritta da: Tommaso Mazzoni
          in Poesie (Poesie personali)

          Vecchia fotografia

          Rovistando alcune carte
          abbandonate e impolverate,
          mi cade in terra, proprio qui davanti,
          una vecchia tua fotografia.
          La prendo su e ti guardo:
          dovevi avere circa dodici anni,
          e c’erano due amiche insieme a te.

          Passeggiavi con esse
          disinvolta e compiaciuta:
          tutto era bello, in fondo, e tanta gioia
          sprizzava dal tuo volto entusiasmato.
          Il sole, in cielo, alto, senza nuvole,
          il tuo sguardo smaltò su quella foto,
          unica testimonianza giunta sino a me
          di un tuo così bel giorno.

          Avrei voluto anch’io esserti accanto,
          per essere con te, fanciullo con fanciulla,
          qual foglia verde accanto al fiore in boccio,
          ma non ti avevo ancora incontrata.
          Pensa, ancora non ti conoscevo.

          Sono trascorsi giorni, mesi ed anni.
          Il fiore adesso è molto profumato,
          dischiuso e sobriamente colorato.
          La foglia, col passar delle stagioni,
          non è più di un bel verde come allora,
          ma è ancor forte, ben salda e assai diritta.
          Ma soprattutto è ancora vicinissima
          a quell’unico fiore, che sei tu!
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