Poesie personali


Scritta da: Tommaso Mazzoni
in Poesie (Poesie personali)

La mia tavolozza

Che peccato non essere un pittore!

Ti ho guardata: gli occhi tuoi chiari,
i capelli castani, il nasino all'insù,
la faccina rotonda, mento ovale,
il collo lungo, nobile, stile Modigliani,
la pelle chiara, lo sguardo sorridente,

con una tela, pennelli e tavolozza,
ben presto avrei fissato quel momento
in cui tu hai risposto al mio "buongiorno!".

Studierò disegno, mi eserciterò nella pittura,
comprerò tela, pennelli, colori e tavolozza:
tutto quanto occorra per ritrarti.

Attaccherò questo quadro del tuo volto
nel mio gremito studio dei ricordi,
nella fantasiosa galleria
delle immagini belle ed armoniose
che, attraverso l'arte, riescono a parlare
direttamente all'anima, senza parole.
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    Scritta da: Tommaso Mazzoni
    in Poesie (Poesie personali)

    Rose rosse

    Venticinque rose rosse ho qui per te.
    Te le mando, te le porgo da lontano:
    venticinque sono gli anni che vicino
    sono stato, e son tuttora, insieme a te.

    Vorrei dir del nostro amore e delle pene,
    ma conosci di quest'anni il bene e il male;
    questo amore che, cercando, non ha uguale
    è legame, e non esistono catene.

    Tanti, tanti, tanti auguri a te, Graziella,
    ideale mia compagna della vita
    da quei giorni, ormai lontani, che eri "Lella".

    La tanta stima per te, e non s'è assopita,
    questo amore che ogni giorno si rinnova,
    tutt'e due ne son per me la vera prova.
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      in Poesie (Poesie personali)
      Tutto tace dentro me
      nessuna emozione m'investe
      solo anonimo silenzio
      adorna il nulla che è dentro me
      lascio che sia
      in attesa di tempi migliori

      Intanto,
      affacciato alla finestra,
      osservo compiaciuto il ridestarsi della natura
      il fiorire di mille colori
      e gli uccelli che festosi s'incrociano in volo
      mi unisco a loro
      nell'attesa che il sole torni a brillare
      In me.
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        Scritta da: Elisa Cassinelli
        in Poesie (Poesie personali)

        Perché bisogna lottare

        Le parole possono ferire,
        Possono trasformarsi in macigni,
        Che lentamente cadono giù,
        Ti colpiscono,
        Ti distruggono.
        È un terreno troppo fragile quello della vita,
        Troppo pericolante per farti sentire sicura.
        Ti aggrappi ad ogni speranza,
        Ma sai che tutto può crollare da un momento all'altro.
        Cerci di scalare quella montagna che tutti chiamiamo vita,
        Ma sai che non è così semplice,
        Richiede sudore e fatica,
        Richiede determinazione.
        Ma devi andare avanti, non puoi fermarti.
        Anche se hai paura.
        Anche se ti senti solo nei tuoi passi.
        Ogni giorno è un passo nuovo,
        Non importa quanti passi indietro dovrai fare,
        l'importante è non fermarsi mai.
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          Scritta da: Valerio Varaldo
          in Poesie (Poesie personali)

          Tempo di vivere

          Odiosa clessidra.
          Segnatempo perpetuo.
          Non fermerai il mio volere.
          Non arresterai la mia vita.
          Ora sono nato.
          Ora voglio vivere.
          Lei mi sta aspettando.
          Attraverso il tempo per raggiungerla.
          Attraverso mondi impercettibili.
          Eccomi
          sono arrivato.
          Sono tuo.
          Dalla notte dei tempi mi hai atteso
          Hai parlato di me alla luna
          che ti a avvolto con un manto di stelle
          Hai urlato il mio nome al cielo
          alla notte...
          per secoli...
          Ora le tue membra possono riposare.
          Rinvigorisci la tua anima
          bevendo dalla mia bocca
          e mangiando dalle mie mani.
          La nostra unione è scritta.
          La nostra vita
          splendida fiaba è un sogno reale.
          Verrà scritta da noi
          giorno per giorno
          pagina per pagina
          nel libro della vita
          sulle pagine del destino
          Insieme custodiremo questo libro
          perla di saggezza
          Ne leggeremo ogni giorno un rigo
          tenendoci la mano
          godendo di ogni parola.
          Ogni giorno sarà la prima pagina
          Ora puoi lasciare le tue paure
          puoi dimenticare le tue sofferenze
          Abbandonati tra le mie braccia
          Siedi vicino a me
          per sempre.
          Nutriti della mia carne
          e bevi del mio sangue
          rinfrescati dalla mia anima.
          Sarò la tua spada
          tratta
          per difenderti
          in fodero
          per osannare il tuo altare
          fino alla fine dei tempi.
          La notte ora può soccombere
          Ad un tuo cenno...
          l'alba.
          Nasce il giorno
          dalla morte del crepuscolo
          osannando i cieli
          riesco a vederti
          ti percepisco
          prezioso tesoro
          di ataviche virtù.
          Ora sono pronto a scrivere
          sul libro della vita
          con inchiostro indelebile d'Amore
          la mia esistenza con te.
          Testimonianza divina
          di un Amore nato
          mai cessato
          solo ammirato e osannato.
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            Scritta da: Antonino Gatto
            in Poesie (Poesie personali)
            La povertà è presente,
            è nei cuori della gente,
            è nello sguardo indifferente,
            di chi assiste, e non fa niente.

            La povertà è silenziosa,
            ogni famiglia l'ha presa in sposa,
            c'è chi non lavora, ma lei non riposa,
            e come la peste è contagiosa.

            La povertà riduce alla fame,
            e rende importante anche un pezzo di pane,
            non risparmia nessuno, nemmeno il tuo cane,
            il frigorifero piange, e vuoto rimane.

            Ma le lacrime vere, sfiorano il viso,
            di chi ha perso tutto, anche il sorriso,
            ed assiste inerte, a volte deriso,
            da chi si arricchisce, mentre il mondo è diviso.

            Passeggiando per strada la leggi negli occhi,
            che sfuggono allo sguardo, per evitar che li tocchi,
            ma dentro le mura accarezzando i marmocchi,
            trattengono una lacrima per evitar che trabocchi.

            Tornerà presto il sole, sul suolo bagnato,
            crescerà nuova vita dove ha nevicato,
            speriamo che domani sia un giorno migliore
            ma prepariamoci al peggio, perché ancora fuori piove!
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              Scritta da: Daniele Licciardo
              in Poesie (Poesie personali)
              Una bellezza reale o ultraterrena?
              Una bellezza possibile o impossibile?
              Una bellezza è, o molto di più...

              Uno sguardo sensibile o indifferente?
              Uno sguardo intenso o ingenuo?
              Uno sguardo, di certo può essere molto di più...

              Continuare a sperare per sempre
              per non morire mai?

              Gettarsi per avere certezze è umano,
              e non sarà mai un errore?
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                Scritta da: Daniele Licciardo
                in Poesie (Poesie personali)
                Lascia restare quell'ultimo sospiro,
                lascia intravedere quel petalo di rosa,
                lascia e non farti lasciare.

                Sembra ieri ma non lo è,
                forse meglio così,
                forse no...

                Sei ritornata senza esser mai partita,
                infine il cuore prevale sulla ragione,
                e l'istinto sull'orgoglio.

                Potrai riesser mai mia
                come quella volta?
                Lo scopriremo solo riprovando l'immenso.
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