Poesie personali


Scritta da: giosc
in Poesie (Poesie personali)

Nonna

Non ricordo quando ho visto il tuo volto
Curiosità di un giorno, sinfonia di una notte
Una donna come tante, un essere speciale
Non servono parole,
Ora giaci nel letto e non ti so consolare
Mi dolgo di fuggire da quel sogno immane
Ma devo restare
Tu mi lascerai e non ritornerai.
Bella e fresca come una rosa
Piccoli occhi vispi mi guardano
Discrete e amorevoli gesta mi invadono
Non servono parole,
io so che tu ci sei.
Nonna ti amo.
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    Scritta da: giosc
    in Poesie (Poesie personali)

    Dolore invisibile

    Ebbrezza nel cuore quando sei con me
    Gentile tepore il tuo mantello fulvo
    Riscalda le mie mani fredde d'inverno

    Odore di pera al tuo cammino
    forte intuito canino mi calma e
    di tenerezza mi infonde

    Gioia di quei giorni tutti uguali
    non saperti felice è ferita profonda
    che non guarirà alla vista del tuo sguardo

    Ma, non mi hai portato con te.
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      Scritta da: Dario Magnani
      in Poesie (Poesie personali)

      Le mie figlie

      Credo che il destino
      Sia come una farfalla

      Un momento ti è vicino
      e dopo un po' non stai a galla

      Il bello della Cosa
      Stà tutto in un concetto

      La cui forma è di una rosa
      Ma il suo posto è il vostro petto

      Ed infin mi accingo a dirlo:
      Amatemi mie care

      Che non son stanco di sentirlo
      Sapete, siete voi le mie cose rare!
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        Scritta da: Franco Mastroianni
        in Poesie (Poesie personali)

        Respiro gioia

        Filtro i ricordi
        le immagini
        e sono ancora nitidi i colori
        nei fondali della mente
        in questo mare delle cose andate

        mi immergo tra alghe di memoria
        e granelli di pensieri che riposano
        dormienti

        l'acqua non è salata
        e
        non ho bisogno di trattenere il fiato

        chiudo gli occhi
        respiro gioia
        pensando a quel che ho fatto
        a quel che sono stato

        riemergo... non so piu dove sono
        sono fuori di testa
        cammino sopra bolle di fermento... di brio

        sì... sono proprio io.
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          Scritta da: Tommaso Mazzoni
          in Poesie (Poesie personali)

          Pergamena

          La luna, alta e intera nel cielo,
          illuminava il paesaggio,
          mentre le ombre,
          che correvano insieme alle nuvole
          spinte da una fresca brezza di maestrale,
          danzavano fra gli scogli bruni
          e le tamerici salmastre.
          Le onde baciavano la riva,
          la riva attendeva l'onda,
          mentre la brezza della sera
          ci faceva avvicinare l'uno all'altra,
          in quella incantevole notte
          di mezz'estate.

          Il fragore delle onde,
          il profumo del mare,
          il rumore del vento,
          la danza delle ombre
          esaltavano, unendosi,
          il tuo splendore di bimba
          nell'attesa
          di una mia promessa d'amore.

          Ad un tratto
          si dissiparono le ombre,
          il vento si placò,
          il profumo si fece più intenso
          e la calma del mare
          permise ai nostri sì
          di scambiarsi le labbra,
          nel nostro più profondo e assoluto
          intimo silenzio.

          Per tante sere ancora
          l'irreale scenario
          accolse le nostre parole d'amore,
          e un lustro più tardi
          dal nostro primo incontro,
          vita a vita,
          sole, luna, stelle,
          mare, cielo,
          profumo,
          tutto:
          nascesti tu,
          a cui oggi affido,
          da scrigno a scrigno,
          da padre a figlio,
          questo mio incontaminato,
          meraviglioso,
          eterno,
          testamento d'amore.
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            Scritta da: Tommaso Mazzoni
            in Poesie (Poesie personali)

            Temporale ad Akragas

            Colonne,
            nude file di colonne
            erette verso il cielo,
            dalle trabeazioni spezzate,
            erose, rotolate
            giù per il crinale.

            Dal didentro
            dell'antico tempio semidistrutto,
            nel silenzio più profondo,
            nella pace degli olivi,
            sulla cima della collina
            inverdita, mi guardo intorno,
            e il tempo trascorso
            di secoli e millenni,
            come l'immensità di questo cielo,
            mi rivela in uno l'infinito,
            il passato, il presente,
            l'incerto ed il certo domani.

            Canti greci, elevantisi
            dall'ara più distante,
            echeggiano per la valle.
            (Ma quel metro, quel ritmo,
            o Cantore di questa terra travagliata,
            non hai tu carpito
            prima di riposare
            sotto quel pino solitario? ).

            Ecco avanzarsi il temporale
            dalle minacciose cupe nubi d'autunno
            guidate dal caldo vento di scirocco.

            Con il volto verso il cielo,
            immerso in un canto corale,
            raggiunto dall'acre odore
            di corpo sacrificale
            al concludersi del rito,
            resto così, assorto, muto,
            colonna fra le colonne immobile,
            bagnato dalla pioggia.

            La stessa pioggia che da sempre
            cede il passo alla secca saetta
            che, accecante ed assordante,
            Giove Pluvio decreta.
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              Scritta da: Tommaso Mazzoni
              in Poesie (Poesie personali)

              La mia tavolozza

              Che peccato non essere un pittore!

              Ti ho guardata: gli occhi tuoi chiari,
              i capelli castani, il nasino all'insù,
              la faccina rotonda, mento ovale,
              il collo lungo, nobile, stile Modigliani,
              la pelle chiara, lo sguardo sorridente,

              con una tela, pennelli e tavolozza,
              ben presto avrei fissato quel momento
              in cui tu hai risposto al mio "buongiorno!".

              Studierò disegno, mi eserciterò nella pittura,
              comprerò tela, pennelli, colori e tavolozza:
              tutto quanto occorra per ritrarti.

              Attaccherò questo quadro del tuo volto
              nel mio gremito studio dei ricordi,
              nella fantasiosa galleria
              delle immagini belle ed armoniose
              che, attraverso l'arte, riescono a parlare
              direttamente all'anima, senza parole.
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                Scritta da: Tommaso Mazzoni
                in Poesie (Poesie personali)

                Rose rosse

                Venticinque rose rosse ho qui per te.
                Te le mando, te le porgo da lontano:
                venticinque sono gli anni che vicino
                sono stato, e son tuttora, insieme a te.

                Vorrei dir del nostro amore e delle pene,
                ma conosci di quest'anni il bene e il male;
                questo amore che, cercando, non ha uguale
                è legame, e non esistono catene.

                Tanti, tanti, tanti auguri a te, Graziella,
                ideale mia compagna della vita
                da quei giorni, ormai lontani, che eri "Lella".

                La tanta stima per te, e non s'è assopita,
                questo amore che ogni giorno si rinnova,
                tutt'e due ne son per me la vera prova.
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