Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

Tutte le stelle

Il sonno d'improvviso mi ha lasciato solo
avvolto nei miei sogni cerco di raggiungerlo
ma lui... ha già spiccato il volo

mi siedo allora sulla notte... sopra al suo ultimo scalino
e nel torpore del silenzio... respiro
l'odore del mattino

la polvere dei sogni è ancora attorno a me
e fa luccicare la mia pelle

stavo sognando te
che sei... tutte le stelle.
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    Scritta da: giosc
    in Poesie (Poesie personali)

    Nonna

    Non ricordo quando ho visto il tuo volto
    Curiosità di un giorno, sinfonia di una notte
    Una donna come tante, un essere speciale
    Non servono parole,
    Ora giaci nel letto e non ti so consolare
    Mi dolgo di fuggire da quel sogno immane
    Ma devo restare
    Tu mi lascerai e non ritornerai.
    Bella e fresca come una rosa
    Piccoli occhi vispi mi guardano
    Discrete e amorevoli gesta mi invadono
    Non servono parole,
    io so che tu ci sei.
    Nonna ti amo.
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      Scritta da: giosc
      in Poesie (Poesie personali)

      Dolore invisibile

      Ebbrezza nel cuore quando sei con me
      Gentile tepore il tuo mantello fulvo
      Riscalda le mie mani fredde d'inverno

      Odore di pera al tuo cammino
      forte intuito canino mi calma e
      di tenerezza mi infonde

      Gioia di quei giorni tutti uguali
      non saperti felice è ferita profonda
      che non guarirà alla vista del tuo sguardo

      Ma, non mi hai portato con te.
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        Scritta da: Dario Magnani
        in Poesie (Poesie personali)

        Le mie figlie

        Credo che il destino
        Sia come una farfalla

        Un momento ti è vicino
        e dopo un po' non stai a galla

        Il bello della Cosa
        Stà tutto in un concetto

        La cui forma è di una rosa
        Ma il suo posto è il vostro petto

        Ed infin mi accingo a dirlo:
        Amatemi mie care

        Che non son stanco di sentirlo
        Sapete, siete voi le mie cose rare!
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          Respiro gioia

          Filtro i ricordi
          le immagini
          e sono ancora nitidi i colori
          nei fondali della mente
          in questo mare delle cose andate

          mi immergo tra alghe di memoria
          e granelli di pensieri che riposano
          dormienti

          l'acqua non è salata
          e
          non ho bisogno di trattenere il fiato

          chiudo gli occhi
          respiro gioia
          pensando a quel che ho fatto
          a quel che sono stato

          riemergo... non so piu dove sono
          sono fuori di testa
          cammino sopra bolle di fermento... di brio

          sì... sono proprio io.
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            Scritta da: Tommaso Mazzoni
            in Poesie (Poesie personali)

            Pergamena

            La luna, alta e intera nel cielo,
            illuminava il paesaggio,
            mentre le ombre,
            che correvano insieme alle nuvole
            spinte da una fresca brezza di maestrale,
            danzavano fra gli scogli bruni
            e le tamerici salmastre.
            Le onde baciavano la riva,
            la riva attendeva l'onda,
            mentre la brezza della sera
            ci faceva avvicinare l'uno all'altra,
            in quella incantevole notte
            di mezz'estate.

            Il fragore delle onde,
            il profumo del mare,
            il rumore del vento,
            la danza delle ombre
            esaltavano, unendosi,
            il tuo splendore di bimba
            nell'attesa
            di una mia promessa d'amore.

            Ad un tratto
            si dissiparono le ombre,
            il vento si placò,
            il profumo si fece più intenso
            e la calma del mare
            permise ai nostri sì
            di scambiarsi le labbra,
            nel nostro più profondo e assoluto
            intimo silenzio.

            Per tante sere ancora
            l'irreale scenario
            accolse le nostre parole d'amore,
            e un lustro più tardi
            dal nostro primo incontro,
            vita a vita,
            sole, luna, stelle,
            mare, cielo,
            profumo,
            tutto:
            nascesti tu,
            a cui oggi affido,
            da scrigno a scrigno,
            da padre a figlio,
            questo mio incontaminato,
            meraviglioso,
            eterno,
            testamento d'amore.
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              Scritta da: Tommaso Mazzoni
              in Poesie (Poesie personali)

              Temporale ad Akragas

              Colonne,
              nude file di colonne
              erette verso il cielo,
              dalle trabeazioni spezzate,
              erose, rotolate
              giù per il crinale.

              Dal didentro
              dell'antico tempio semidistrutto,
              nel silenzio più profondo,
              nella pace degli olivi,
              sulla cima della collina
              inverdita, mi guardo intorno,
              e il tempo trascorso
              di secoli e millenni,
              come l'immensità di questo cielo,
              mi rivela in uno l'infinito,
              il passato, il presente,
              l'incerto ed il certo domani.

              Canti greci, elevantisi
              dall'ara più distante,
              echeggiano per la valle.
              (Ma quel metro, quel ritmo,
              o Cantore di questa terra travagliata,
              non hai tu carpito
              prima di riposare
              sotto quel pino solitario? ).

              Ecco avanzarsi il temporale
              dalle minacciose cupe nubi d'autunno
              guidate dal caldo vento di scirocco.

              Con il volto verso il cielo,
              immerso in un canto corale,
              raggiunto dall'acre odore
              di corpo sacrificale
              al concludersi del rito,
              resto così, assorto, muto,
              colonna fra le colonne immobile,
              bagnato dalla pioggia.

              La stessa pioggia che da sempre
              cede il passo alla secca saetta
              che, accecante ed assordante,
              Giove Pluvio decreta.
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