Poesie personali


Scritta da: Alessandra Magnano
in Poesie (Poesie personali)
Perché la pioggia bagna le tegole nere
Perché le finestre guardano da tende viola
Perché il cielo piange il mondo da occhi grigi
Tu non vivi.

Perché le pozzanghere scandiscono i tuoi passi
Perché i fiori calpestati non si rialzano
Perché la nebbia nera impedisce di vedere
Tu non vivi.

Perché il sogno è sogno
Perché la vita è vita
Perché la magia dei tuoi occhi è stata sostituita
Tu non vivi.

Alzati dal letto
e cammina attenta
Guarda di fare errori
Senza paura
Questa è sola un'avventura.
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    Scritta da: Don Juan
    in Poesie (Poesie personali)
    Serpenti tra le mani
    che azzannano le vene
    e gonfiano di veleno i polsi
    fino a paralizzare il cuore.
    Crampi in petto strozzano
    il fiato e ogni parola,
    cresce da dentro la rabbia
    come un ruggito profondo
    che sale dagli inferi
    e atterrisce l'anima.
    Vorrei urlare ma non so più farlo,
    e cerco pace ma non la trovo
    e più la cerco e più muoio dentro,
    vorrei correre senza dovermi fermare
    neanche per respirare o dover guardare.
    Solo, ad un passo dall'inferno,
    senza il coraggio di avanzare
    né la forza di ritornare.
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      Scritta da: Li_mas Mastropaolo
      in Poesie (Poesie personali)

      La catenina

      Un gesto di disattenzione,
      pensieri accavallati nell'azione.
      Nel riordino sereno delle idee,
      mancava la lucente catenina
      che avea segnato tutta la mia vita,
      da quel gran giorno in cui,
      con l'acqua santa,
      divenni, di Gesù, figlia adottiva.
      Soqquadro in casa
      ed anche nella mente...
      precisi gesti per ricostruire
      del fatto, la dinamica dal vero.
      Buio totale,
      poi... rassegnazione.
      Ma l'emozione
      nel vederla ancora
      rilucer nelle mani come prima...
      fiducia infuse e grande devozione...
      portavan la Madonna in processione.
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        Scritta da: Franco Mastroianni
        in Poesie (Poesie personali)

        Pagliuzze d'oro

        Le vecchie mura di mattoni che donano ospitalità
        al mio corpo ai miei pensieri... al mio quotidiano
        si trovano nel mezzo... di prati... e campi coltivati a grano
        come esco di casa gioco con il vento e ci diamo la mano
        lui non si stupisce se cammino scalzo sulla terra
        se parlo con gli insetti se mi soffermo ad ascoltare i fiori
        che di colori... discutono tra loro
        mi vestono i suoi soffi... li assaporo
        e nei suoi vortici mi sento accarezzare... da pagliuzze d'oro
        ma... ogni volta che ci avviciniamo alla città
        lui mi lascia la mano e dolcemente mi sussurra
        vai tu... io aspetto qui un momento.
        Sai... mi faccio sempre male
        in mezzo a tutto quel cemento.
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          Scritta da: more
          in Poesie (Poesie personali)
          Non stimare lontano quello che si può avere
          anche se in mezzo si stende il tramonto -
          né stimare vicino ciò che standoti a fianco
          è più lontano del sole.

          Non perdere mai la speranza nell'inseguire i tuoi Sogni,
          perché c'è un'unica creatura che può fermarti,
          e quella creatura sei tu.
          Non smettere mai di credere in te stessa e nei tuoi sogni.
          Non smettere mai di cercare,
          tu realizzerai sempre ogni cosa ti metterai in testa.
          L'unico responsabile del tuo successo
          o del tuo fallimento sei tu, ricordalo...
          ogni pensiero o idea pronunciata a voce alta viaggia nel vento,
          la voce corre nell'aria, cambiandone il corso.
          Se sei brava da udire abbastanza,
          tu potrai ascoltare l'eco di saggezze
          e conoscenze lontane nel tempo e nello spazio.
          Tutto il sapere del mondo è a disposizione di chiunque sia disposto
          a credere e a voler ascoltare.
          La libertà è una scelta che soltanto tu puoi fare:
          tu sei legata soltanto dalle catene delle tue paure.
          Non è mai una vera tragedia provare e fallire,
          perché prima o poi si impara, la tragedia è
          non provarci nemmeno per paura di fallire.
          Mentre noi possiamo orientare
          le nostre mosse verso un obiettivo comune,
          ognuno di noi deve trovare la sua strada,
          perché le risposte non possono essere trovate
          seguendo le orme di un'altra persona....
          Se tu puoi compiere grandi cose quando gli altri credono in te,
          immagina ciò che puoi raggiungere
          quando sei tu a credere in te stessa.
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            Scritta da: Don Juan
            in Poesie (Poesie personali)
            Ho sprecato tanto tempo
            a correr dietro il vento,
            ed ora spreco carta e inchiostro
            a fissar parole negli spazi del dolore.
            Chiuso in una scatola
            senza la voglia di tirarmi fuori,
            lividi notturni cerchiano sguardi
            persi nelle memorie bruciate,
            ripetitivi ticchettii crepano
            le deboli pareti di una forza apparente.
            Continuo il mio cammino
            senza sapere quale strada camminare,
            vivo una vita che non mi appartiene,
            dipingo giorni incolori.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Cade la pioggia di Shirley

              Oggi piove molto... lo sento dal mio letto nella stanza buia dove sto riposando
              la pioggia è molto forte struscia la serranda con violenza come se volesse penetrare all'interno...
              ogni tanto qualche piccolo chicco di grandine sbatte contro la finestra e sembra voglia spaccarla. Una lotta, una lotta contro noi, una lotta per bagnarci
              la pioggia purifica tutto... anche l'anima... l'acqua cade e tutto scivola giù la terra, le piante, ogni cosa perde di valore come tutta la giornata...
              che sia un modo per ripulire il male la pioggia?
              Per far scivolar via tutti i brutti ricordi?
              Tutto il dolore?
              Tutta la la noia?
              Che sia un modo per farci capire qualcosa?
              Per ripulirci dentro?
              La pioggia cade e tutto il mondo sembra tacere al ritmo frenetico delle gocce d'acqua...
              tic tic
              frenesia e pace tutto in due gocce d'acqua...
              la pioggia ci imita. Imita noi umani ogni gg a combattere contro la nostra vita frenetica
              svegli presto la mattina, corse per nn fare tardi, mille impegni, mille appuntamenti mai un attimo di pace...
              forse è questo che vuole regalarci la pioggia un attimo di pace!
              Un attimo per ascoltare!
              Un attimo per osservare il mondo cadere nel grigio e renderci conto di quanto sia bello rimanere un po' in silenzio un po' fermi
              ad ascoltare solo il rumore di quella pioggia che tra le tante alte cose pulisce anche la nostra anima.
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                Scritta da: Ada Roggio
                in Poesie (Poesie personali)

                Errori

                Avrete sicuramente detto
                Che sciocca, non sa nemmeno scrivere
                Mi scuso a chi i miei errori hanno dato fastidio
                Cattivo vizio,
                scrivere e non rileggersi
                Cattivo vizio,
                non correggere
                Ma io devo essere sincera
                fino infondo
                Quando ero un'adolescente
                della scuola non me ne fregava niente
                Tutto volevo fare,
                saltare, cantare, colorare, recitare
                La scuola proprio era un tasto dolente da non menzionare
                Venni qui in Italia da quand'ero bambina
                le abitudini di un regime tedesco
                mi portarono ad uno sconvolgimento notevole
                In quel paese tutto era a puntino, preciso, imparziale
                Qui invece, mamme scrupolose ed attente che portavano a far diventare il proprio figlio un deficiente
                Mi portai avanti questa tiritera,
                nella scuola io mi sentivo in galera
                Mi rincorrevano come matti, su per le scale, davanti al portone, mi ficcavano la testa nel librone
                Sai che da qualche anno studio con una netta disinvoltura, al di la del come del quanto, io leggo e rileggo per diventar qualcuno! No, leggo per arricchire il mio bagaglio del sapere, ma non è mai abbastanza.
                Ci vuole un miliardo di costanza.
                Rimpiango di non aver ascoltato.
                Chissà la vita cosa mi avrebbe regalato.
                Ora di tutto il resto ne sono sicura.
                Vado avanti non ho paura.
                Il sapere e il buon dire
                mi faranno poi apparire
                colta e intraprendente.
                Non come ieri una netta deficiente.
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                  Scritta da: Cristina
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Nulla torna

                  Vorrei chiamarmi tempo
                  per riviverti come i primi giorni.
                  Vorrei chiamarmi mare
                  per farmi trascinare ancora
                  dalle correnti di una grande passione.
                  Vorrei essere quella lacrima che
                  percorrendo il tuo volto
                  si posò sulle tue labbra.
                  Vorrei essere un abbraccio
                  per portarti con me
                  dentro la magia.
                  Vorrei essere due occhi
                  che ti vedono
                  come un tempo
                  ed un cuore
                  che batte come allora.
                  Vorrei rivivere nel presente
                  quel passato a colori
                  cancellato da gesti
                  che il tempo non ha perdonato.
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