Eravamo io e te, su quel promontorio, sembrava quasi aiutarmi il mare, con il suo lento andare. Dirti, parlarti di me di te, di quel noi che stava prendendo forma. Piano il buio che sopraggiungeva, le stelle giocavano a nascondino con noi, ma non mi andava di giocare con loro, tu lo sai perché? Perché stringerti forte nel treno del ritorno, era molto meglio che guardare tutte le stelle. Abbracciarti forte, poi quei baci e le mani che si sfioravano, che si lasciavano. Dovevi andar via... quel sapore di amore che si era scolpito gia nel cuore, quando ti dissi: sì sarà per sempre!
Guardarsi allo specchio senza riconoscersi, guardarsi dentro e non leggere nulla... gustare tutto e non provare sapore. Camminare senza sapere dove andare... amare senza sapere identificare l'amore!
Anche le persone di cui ci fidiamo ciecamente a volte possono deluderci, infrangere il nostro cuore, rimuovere ogni certezza, lasciare un vuoto incolmabile e tanto freddo dal quale non ci si può scaldare.
Non so quando ci rivedremo... ma so che non passerà attimo senza che io ti pensi. Parlerò di te alle stelle, alla luna e al sole... e so che risponderà il mio cuore. Egli sa che tu, inaspettatamente sei entrato nella mia vita, come un angelo hai depositato le tue ali protettive su di me... io che non ci speravo, io che non ci pensavo, ora invece spero che tu sia arrivato per restare, per amare il mio mondo che somiglia tanto al tuo, per desiderare tutto con me e tutto di me!