Poesie personali


Scritta da: Maria Romano
in Poesie (Poesie personali)

Incrocio nella gente, l'assenza nel presente

Incrocio il suono di un vento
e tra le mani, il mio viso...
Incontro lo spavento
Nel vecchio passato di un sorriso

Incrocio gli occhi di una storia
Diversa, mai sentita
e i miei occhi sentono nostalgia
Nella mente, la sua vita

Incrocio nel sonno l'abbraccio invisibile
e d'improvviso il mio sorriso
Sogno qualcosa di imprendibile
lacrime scendono sul mio viso

La realtà non mente
Non scambia l'anima con corpo inerte
il passato non è più il presente
ricerca solo un piccolo bisogno di scelte

pensieri unici, irreversibili, impronunciabili... sentono di viverti
incontrandosi con la mia vita.
Composta lunedì 8 giugno 2009
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    Scritta da: Ada Roggio
    in Poesie (Poesie personali)

    È difficile allora...

    Allora aiutami oh madre mia
    Allora aiutami a morire
    Non voglio più stare qui
    Dio aiutami in questa preghiera
    Fa che quando arrivi la sera
    io dorma, non veda più i fantasmi del passato
    quelli che mi hanno intrappolato
    Tutti vogliono Ada di ieri
    Ma quei pensieri
    padroni di ieri padroni di oggi
    della mia mente
    dove non è rimasto niente
    Se solo avrei saputo, non avrei mai creduto
    Quella acqua chiara, che era l'amore
    poi divenuta un torpore
    Dio quanto grande è il mio amore
    per quei figli che amo dal profondo del mio cuore
    a cui non importa più niente
    se io ci sono o se vado via per sempre
    Allora che sto a fare?
    Solo per farmi altro male
    Cercare avvocati che non vogliono prendere in mano
    cio che a me a tolto il respiro
    Allora mi affido a Dio
    Sai una cosa veramente
    Spero che un giorno mi venga veramente
    un dolore irrefrenabile
    che mi faccia chiudere gli occhi in un istante
    Dio guarda questa donna
    non è più mamma
    non sarà chiamata nonna.
    Composta domenica 7 giugno 2009
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      Scritta da: Barbara Brussa
      in Poesie (Poesie personali)

      Sulla Porta del Paradiso

      Seduta, a gambe incrociate, chiudo gli occhi e sento...

      Sento dentro, tutto ciò che non riesco più a sentire fuori.

      Ho pianto lacrime amare, sulla porta del Paradiso,
      dove milioni di anime, prima di me,
      hanno bussato, elemosinando un miracolo
      che solo a pochi eletti è stato concesso.

      Chiedevo dei pennelli, per dipingere la tua mente
      di onestà, saggezza, coraggio e buon senso.
      In cambio, ti avrei dato tutta me stessa,
      e il mio sorriso, da stamparti nell'anima...

      Nessuno è venuto ad aprirmi,
      e nel silenzio imbarazzato delle stelle,
      chiunque avrebbe potuto udire il fruscio
      della mia anima, volare tra i miei pensieri.

      Se apri gli occhi, puoi vedere
      che qualcosa di sbagliato c'è.
      I tamburi del cuore battono fuori tempo,
      i silenzi sono stonati...

      Vuoi ascoltare i pensieri miei?
      Li ho impacchettati, ed ora
      stanno tutti dentro le mie tasche.
      Non è difficile prenderli,
      basterebbe allungare una mano...

      Segreti rubati dal profondo,
      valigie di ricordi, da riporre
      sullo scaffale più alto dell'armadio,
      finché un nuovo viaggio avrà inizio.
      Non sento nemmeno più
      il rumore fastidioso delle mie lacrime sfinite.
      È tempo di alzarsi.

      Camminerò lontano,
      assaggiando il gusto del dolore.
      Perché vidi la fine, prima dell'inizio,
      ma tu mi chiedesti di non aprire gli occhi,
      mi chiedesti di non vedere con gli occhi miei...

      Ed io lo feci, per essere parte di quell'onda,
      che non riesco più a fermare.
      Cadono le ombre...
      non posso, e non voglio, più nascondermi.

      Anche il diavolo piangerà,
      sarò la memoria di qualcosa
      che è riuscito soltanto ad annusare...

      Non chiedo alla vita la forza di sognare,
      ma chiedo ai sogni la forza di vivere la vita...
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        Scritta da: Carlo Peparello
        in Poesie (Poesie personali)

        Spero

        Sperare che sappia ascoltare
        che oltre lo sguardo sappia capire
        che non è solamente chimica la nostra
        ma una nuova dimensione che ora si mostra
        cercare silenzioso un suo contatto
        sognare un suo gesto e stringere un patto
        che per ogni sua lacrima una stella si spenga
        che la voglia di averti per sempre mi sostenga
        per smentire la legge più vile
        che al mondo tutto ha una fine.
        Composta domenica 7 giugno 2009
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          Scritta da: Ada Roggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Mamma, non ce la faccio più

          Oh mamma mia!
          Non ce la faccio più

          Ma dimmi mamma,
          Devo stare qui solo perché respiro?
          Perché è il mio dovere di essere umano?
          Perché, perché, perché?
          La legge è lenta
          Io non posso più fingere
          Non riesco più
          Ora sono sola da stamane
          Non ho più voglia nemmeno di respirare
          Sono andata dinanzi a Dio
          a chiedergli di prendersi il cuore mio
          Mamma mia,
          da quanto tempo in casa mia non ascolto più la parola mamma
          Mamma aiutami a dormire
          in quel sonno vero
          che si è impadronito del mio pensiero.
          Composta domenica 7 giugno 2009
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            Scritta da: Cristina
            in Poesie (Poesie personali)

            All'angolo della via

            Hai un volto, un nome
            una terra, una storia.
            All'angolo della via
            battuta dal vento gelido dell'indifferenza
            tendi la mano
            verso una pietà
            ai più sconosciuta,
            nel rumore,
            tra passi distratti
            e pensieri indifferenti.
            Hai lasciato il sorriso
            all'ultima illusione di felicità,
            chissà dove
            tanto tempo fa.
            Il sole non abbraccia
            quell'angolo di strada;
            anche i diamanti della sera
            generosi
            cedono il posto a nuvole
            senza forma ne colore.
            La pioggia,
            cadendo sul tuo viso,
            cerca quelle lacrime
            che da tempo
            hanno abbandonato i tuoi occhi rassegnati.
            La sera
            spegni la luce
            su una giornata uguale a tutte le altre.
            Pochi spiccioli gettati con distrazione,
            i cartoni all'angolo di una via
            per giaciglio
            e, nel pugno chiuso,
            il gran valore
            della tua dignità.
            Composta domenica 7 giugno 2009
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              Scritta da: Giuseppe Catalfamo
              in Poesie (Poesie personali)

              Briciole

              Ho morso la vita sempre con decisione e forza impavida,
              comunque in ogni frammento con grande umiltà,
              che a volte giudicandomi con occhio triangolare pareva viltà,
              in realtà l'aggettivo consono è "disincanto".
              Mordere tutto sì, rispettando anche chi per essere felice gli bastava un portachiavi in pelle.
              Osservo con stupore dietro le spalle,
              è inconsueto perché della vita vivo il giorno,
              non ieri e non conosco la parola "domani"
              eppure sto guardando.

              Vorrei ci fossero pagliuzze d'oro del tuo cuore
              vorrei le tue lacrime che dettero vita a fiori nel bosco
              vorrei ascoltare tue parole per stimolare la percezione del domani
              vorrei bere l'acqua di quel fiume che ha posseduto il tuo corpo
              è il tuo ventre rigonfio che vorrei carezzare.
              Quel germoglio potrebbe dare scariche elettriche alla mente,
              eventi dinamici, chimiche adrenalitiche per la psiche.
              Potrebbero tradurre il "mai domani" in "c'è un futuro",
              non mio, potenzialmente migliore e unico.
              Vivere in un'amorevole memoria.
              Tollerante con le mie scelte miro, scruto, guardo, osservo, ammicco, con fatica discerno, ma solo briciole dietro me.
              Composta nel 1999
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                Scritta da: Elisa Cassinelli
                in Poesie (Poesie personali)

                Dedica

                A volte nel nostro cammino incrociamo altre anime sconosciute fino ad allora,
                vite che non avresti mai immaginato di poter vivere.
                Sapranno confortarti nei momenti più dolorosi
                e farti sorridere senza chiedere nulla in cambio.
                Riusciranno a capirti senza nemmeno conoscerti,
                perché andranno oltre le apparenze, oltre i pregiudizi.
                Forse certe persone sono destinate a fare parte della tua vita,
                magari non per sempre,
                ma sai che per quel attimo
                ci sarà qualcuno in grado di capirti
                e di regalarti con qualche semplice parola
                quello di cui ha bisogno il tuo cuore.
                Grazie per avermi fatto capire questo.
                Composta domenica 7 giugno 2009
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                  Scritta da: Laisa
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Strade giuste e mete sbagliate

                  Ho passato la vita
                  a guardare
                  senza alcuna convinzione
                  strade che
                  mi venivano indicate
                  strade che
                  non erano le mie
                  strade che
                  gli altri volevano per me
                  le ho guardate
                  mi sono girata
                  e sono fuggita
                  ho preso la mia strada
                  ma ho trovato solo critiche
                  nelle persone in cui cercavo amore
                  ho trovato l'amore
                  dove cercavo l'amicizia
                  ancora adesso ne soffro
                  ma non ho rimpianti
                  ho seguito la mia strada
                  ho seguito il mio cuore.

                  non mi fermo quasi mai a pensare dove voglio arrivare... perché a volte non lo so neanche io, ci arrivo e basta, e allora sento di aver fatto la cosa giusta, seguo sempre il mio istinto.
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                    Scritta da: Elisa Cassinelli
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Ali spezzate

                    Ti ho vista lì, seduta in un angolo,
                    con in mano le tue speranze
                    e i cocci di un passato non più tuo.
                    Chiedevi aiuto,
                    ma la tua voce era debole, si confondeva con la vita.
                    Cercavi una mano che ti portasse via,
                    che ti stringesse per non mollarti più,
                    che ti accarezzasse per colmare quel vuoto.
                    Volevi alzarti
                    ma le tue gambe erano troppo deboli
                    portavano i segni di una battaglia
                    ancora non conclusa.
                    Sapevi piangere
                    ma avevi dimenticato che sapore avesse un sorriso.
                    Sapevi arrenderti perché la battaglia ti aveva resa troppo fragile,
                    ma non sapevi più sognare.
                    Avevi il cielo fra le dita
                    ma ti mancava il coraggio per stringerlo a te.
                    Per questo ti dico che
                    finché hai vita hai una speranza,
                    finché hai qualcosa in cui credere sogna,
                    finché hai qualcuno che ti vuole bene sorridi,
                    finché la tua anima non si sarà spenta lotta,
                    lotta per te,
                    solo per te.
                    Impara dal passato ma soprattutto da te stessa.
                    Composta domenica 7 giugno 2009
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