Poesie personali


Scritta da: Giuseppe Antonucci
in Poesie (Poesie personali)

Ad un assolo di chitarra

La musica è vita,
la musica è passione,
la musica è arte,
distruggere la guerra è possibile,
distruggere la musica è impossibile,
il suono di una chitarra,
si rimane avviliti da tanta potenza,
da tanto studio, da tanto amore.
Da un assolo di chitarra si può piangere,
e dove si può rimanere scioccati,
e dove si può rimanere scontenti,
dipende da come la suoni.
La guerra è inutile,
solo un assolo di una chitarra,
la può distruggere perché è più potente.
La guerra distrugge molte vite innocenti
Bambini, animali, anziani, tutto ciò che appartiene
Al mondo.
La musica, invece rianima
Tutto e di tutto da persone che
Combattono per la sopravvivenza,
a persone che rimpiangono tutto.
Dipende da noi se sentire una bomba che distrugge molte vite umane,
oppure sentire un assolo di chitarra che distribuisce
allegria.
La musica è vita,
la musica è passione,
la musica è arte,
solo un assolo può
distruggere la macchina di morte
che è la guerra.
Composta sabato 18 giugno 2005
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    in Poesie (Poesie personali)

    Radiosa, riverberi di cristalli raggi

    Radiosa, riverberi di cristalli raggi
    corteo compìto di sorrisi passi
    annunciatrice sei di altro tempo di rose
    gioiello il tuo viso fisso e fa sfarzo
    battito alto il cuore al ciel m'involi.
    Non puoi vederlo mio mozzafiato
    ma sproposita e euforico saltella
    nel giorno un pensiero ameno
    avanza e progredisce lungo le tue scie
    tra valli di luce va da cima a cima
    e orizzonti ignoti mi mostra oltre le ripe.
    Oh inno di vita, batticuore brioso
    dov'eri tu prima che ti facessi
    seme di sogno e talea di speranza,
    dov'eri fulgore che scacci tenebre
    e richiami albe di nuovi giorni?
    Aumenta il respiro se ti ripenso
    più voce prende il cuore che ti danza intorno
    e con timidi sguardi trepido ti sfiora.
    Così fiorisce l'attimo in cui in me deflagri
    fischietta la girandola che ti festeggia
    estremità di anime si cercano nel cielo
    per confluire in brividi di solari vezzi.
    Cantami ancora un po' di vita,
    attraversami di note e fughe
    e restami invisibile accanto come il tempo
    scaccia ogni ombra che su te o me si attardi
    luminosa sii astro oltre la linea dei tetti!
    Troppo annaspammo tra marosi di illusioni
    troppo effimero o aspro è il bene che si sorseggia
    quando s'accampa e poi smobilita
    un desiderio d'amore nel cuore
    troppo alto il cumulo dei detriti di una vita
    che pur resiste a trasversali terremoti...
    Accoglimi nel tuo regno, sarò per te vedetta
    e cavaliere in allarme per difendere i tuoi colori
    pronto a mettere in fuga le giornate senza attese
    a sgozzare il vuoto e impiccare i messi del dolore.
    Quanta vita ancora può venire
    dalla trasfusione di un neoavvenimento
    come può rinforzare i muri e le fondamenta
    della fatiscente casa del cuore!
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      Scritta da: giosc
      in Poesie (Poesie personali)

      Il sale negli occhi

      Accolgo tra i miei seni
      le tue sapide lacrime
      di cui si nutre la mia pelle
      madida di sudore
      assetata del tuo amore

      Questo è il sale della vita
      e cicatrizza la ferita
      Con i baci tu vedrai
      toglieremo tutti i guai

      Le tue labbra scendon giù
      frugalmente tornan su
      in un turbinio di sensi
      che non sono più tormenti

      Delle notti insonni tu
      non ti libererai più
      quel calore del momento
      sfogherà in un lamento

      Ci saranno ancora rose
      in un giugno senza spose
      ma la vita in compagnia
      sarà rosa e così sia.
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        Scritta da: dax
        in Poesie (Poesie personali)

        Sempre

        Quando finalmente
        vedrò campagne ubertose
        dove anima-li felici ed innocenti
        pascoleranno liberi, dove adolescenti
        innamorati si rincorreranno per i prati
        calpestando a piedi nudi
        l'erba umida del mattino.

        Quando i colori dei frutteti
        si fonderanno con l'azzurro cielo
        e il mare in lontananza ruggirà
        sicuro ed eterno, sostenendo
        vele immacolate che solcheranno
        sconosciute rotte, altre vie spingendo
        gli uomini a rinnovati abbracci,
        a nuove conoscenze.

        Solo allora potrò riporre
        la speranza, la vita solitaria,
        avviarmi sereno fissando il sole
        verso un nuovo divenire,
        verso una nuova vibrazione
        verso una nuova incredibile
        esperienza di vita.
        Composta giovedì 11 giugno 2009
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          Scritta da: Ivano Crescenzi
          in Poesie (Poesie personali)

          Ascoltando la musica...

          Ora sono sveglio, pronto ad andare, ma dove non so...
          Pronto a fare, cosa ancora non so...

          Vorrei allontanarmi da quella vita...
          vorrei distaccarmi,
          ma sono sempre li,
          fa sempre parte di me.

          Sto cercando di immaginare
          di fare cose diverse,
          ma trovo solo pensieri vuoti,
          privi di interesse.

          Provo a camminare,
          con passi insicuri,
          ma so che non sarà sempre così.
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            Scritta da: Ivano Crescenzi
            in Poesie (Poesie personali)

            Non siamo giocattoli

            Non siamo giocattoli...
            un giocattolo non soffre...
            un giocattolo non attende...
            un giocattolo non pensa...
            non siamo giocattoli,
            e come tali
            non vogliamo essere trattati.

            Non ci siamo solo quando volete voi,
            ci siamo sempre,
            esistiamo sempre...

            Parole dette,
            e volate via,
            parole senza peso,
            quanto del loro valore inesistente,
            quanto delle persone che le pronunciano.
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              Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
              in Poesie (Poesie personali)
              I tuoi occhi dopo l'amore
              bagnati di gioia
              profondi d'azzurro
              due perle pescate nel mare

              i tuoi occhi dopo l'amore
              così languidi e intensi
              luminosi e sereni
              due luci di lampara nella notte

              i tuoi occhi dopo l'amore
              due nidi d'usignolo
              che cantano di te

              Le tue labbra dopo l'amore
              restano ancora appena socchiuse
              due petali rosa brinati a rugiada.
              Composta giovedì 11 giugno 2009
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                in Poesie (Poesie personali)

                lunghi capelli neri

                Le cinque di una mattina come tante
                dalla cima della collina vedo il paese
                l'erba sotto i piedi
                tutto è avvolto da una morbida foschia mattutina
                solo il garrir di rondini rompe il silenzio
                un contadino e il suo trattore
                in lontananza
                a ricordarmi che non sono solo

                la mia pelle trema
                un'improvvisa folata di vento mi apre le braccia
                passandomi attraverso mi strappa l'anima dal petto
                e volo
                dove mi porti amico vento
                e come foglia d'autunno vengo cullato dolcemente

                una finestra socchiusa di fianco al campanile
                e dentro lei
                sdraiata sul letto e avvolta da lunghi capelli corvini
                mi poso lieve sul suo petto
                scosto il volto e la mia guancia si accosta al suo seno
                ora capisco

                nei molteplici dubbi che affollano qualunque vita
                come acqua di fonte ora tutto mi par chiaro
                cristallino
                ora và amico vento
                chiedi scusa e di a tutti che non torno

                tra le sue braccia posso lasciarmi andare
                dal suo petto farmi cullare
                fra i suoi lunghi capelli neri non smetterò mai di sognare
                ora posso morire.
                Composta sabato 17 febbraio 2001
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