Poesie personali


Scritta da: Marco Giannetti
in Poesie (Poesie personali)

L'amore rubato

Quanto amore intriso di laconici lamenti, l'amore che ci ha visto avvolti nelle tenebre, nel timore di essere visti, nascosti al mondo.
Ma l'amore ha un mondo suo, fatto di fughe, di tormenti, di spaventi, poi avviene, è naturale, arriva il giorno, il giorno che ci nasconde agli sguardi che ti indagano l'anima.
No, non è amore rubato, è solo il desiderio che avvolge il cuore, quel cuore che conosce i segreti di ogni nostro dolore.
L'amore non si può rubare, l'amore è amore, puro, bello, appassionante, mai stanca la mente, lo trovi nell'emozione di un abbraccio, nell'infinito attimo di un bacio, lo congiungi al corpo tuo e mai ne sei colmo.
L'amore è tutto ciò che proibisce il male, anche se ti fa stare male è solo e sempre amore.
Composta lunedì 8 giugno 2009
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    Scritta da: Maria
    in Poesie (Poesie personali)

    Il lenzuolo di un angelo

    E si copre e si scopre
    quel corpo silenzioso...
    Essere di un abisso ormai dimenticato
    e si odono le linee di quel lenzuolo
    e si odono le sue parole mute...
    Avvicinati a me re degli abissi
    donami il tenero frutto della tua vita lacerata...
    e ascolto il suono dei ricordi
    e ascolto le melodie di quei violenti giochi
    Sorrido di pianto
    Ed intravedo il tuo sguardo malefico
    La tua bugiarda innocenza ti richiama...
    e sento quell'acqua scorrere... ho paura
    e ascolto l'ansia delle mie vene
    Sorido di pianto
    e ti scopri re degli abissi... e mi tuffo... l'acqua è profonda...
    e il tuo lenzuolo mi accarezza nel dolore.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Un'emozione

      Fugge infinita nel mare del tempo...
      soffia ribelle tra le cime del mio cuore,
      e cerca riparo tra le pieghe di questo sole.

      La notte è custode dei suoi segreti,
      scivola tra le rughe di una mano,
      tra le crepe dei rumori
      e scava solchi che nascono dai miei occhi...

      Ha paura di uno squillo e dell'indifferenza
      teme la parola fredda e si chiude nel silenzio...
      sospira alla vita e origlia alla speranza...

      Perché lei è in me... lei è in noi.
      Lei è...
      un 'emozione per te... che profuma d'amore.
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        Scritta da: Giulia Guglielmino
        in Poesie (Poesie personali)

        Linea Magenta

        Da Vinci sbagliava:
        Le linee in natura esistono...
        Esistono eccome...
        Esiste il confine...

        Il tuo viso è una sfumatura,
        dove il sottile orizzonte,
        separa il primario rosso dal suo complementare...
        Come fossero gli estremi di essa: fuoco e acqua.

        Bruciava il tuo bacio di ardenti fiamme,
        che gridavano l'impotenza di non avvolger le mie.
        Fiamme deboli.
        Non alimentate dal mio roseo mezzo di voce sporco
        di bugia e di confusione.

        Soffrivano i tuoi occhi solenni.
        Implodevano dolore pur evitando di incontrarsi con i miei:
        Unici fuochi.
        Nemmen vedevano luce nonostante fossero fatti un tempo di essa...

        Vero era il mio sorriso, ormai disarmato.

        Consapevole era il tuo:
        Non di avermi poi persa.
        Ma consapevole che la legge della linea, che esiste:
        Separa si le sfumature, ma unisce due punti... e per quei due punti può passare solo una linea ed una soltanto...
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          Scritta da: Armando Martino
          in Poesie (Poesie personali)

          Desiderio di te

          Mai le tue labbra hanno baciato le mie
          ne il tuo corpo col mio si è fatto tutt'uno
          eppure mi manchi
          Mi manca il tuo sorriso
          mi manca il tuo sguardo...
          mi manca il suono delle tue parole...
          mi manca il tuo abbraccio...
          tutto di te mi manca.
          Mi manchi... e...
          mi tormenta il desiderio di Te.
          Composta domenica 7 giugno 2009
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            Scritta da: Maria Romano
            in Poesie (Poesie personali)

            Incrocio nella gente, l'assenza nel presente

            Incrocio il suono di un vento
            e tra le mani, il mio viso...
            Incontro lo spavento
            Nel vecchio passato di un sorriso

            Incrocio gli occhi di una storia
            Diversa, mai sentita
            e i miei occhi sentono nostalgia
            Nella mente, la sua vita

            Incrocio nel sonno l'abbraccio invisibile
            e d'improvviso il mio sorriso
            Sogno qualcosa di imprendibile
            lacrime scendono sul mio viso

            La realtà non mente
            Non scambia l'anima con corpo inerte
            il passato non è più il presente
            ricerca solo un piccolo bisogno di scelte

            pensieri unici, irreversibili, impronunciabili... sentono di viverti
            incontrandosi con la mia vita.
            Composta lunedì 8 giugno 2009
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              Scritta da: Ada Roggio
              in Poesie (Poesie personali)

              È difficile allora...

              Allora aiutami oh madre mia
              Allora aiutami a morire
              Non voglio più stare qui
              Dio aiutami in questa preghiera
              Fa che quando arrivi la sera
              io dorma, non veda più i fantasmi del passato
              quelli che mi hanno intrappolato
              Tutti vogliono Ada di ieri
              Ma quei pensieri
              padroni di ieri padroni di oggi
              della mia mente
              dove non è rimasto niente
              Se solo avrei saputo, non avrei mai creduto
              Quella acqua chiara, che era l'amore
              poi divenuta un torpore
              Dio quanto grande è il mio amore
              per quei figli che amo dal profondo del mio cuore
              a cui non importa più niente
              se io ci sono o se vado via per sempre
              Allora che sto a fare?
              Solo per farmi altro male
              Cercare avvocati che non vogliono prendere in mano
              cio che a me a tolto il respiro
              Allora mi affido a Dio
              Sai una cosa veramente
              Spero che un giorno mi venga veramente
              un dolore irrefrenabile
              che mi faccia chiudere gli occhi in un istante
              Dio guarda questa donna
              non è più mamma
              non sarà chiamata nonna.
              Composta domenica 7 giugno 2009
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                Scritta da: Barbara Brussa
                in Poesie (Poesie personali)

                Sulla Porta del Paradiso

                Seduta, a gambe incrociate, chiudo gli occhi e sento...

                Sento dentro, tutto ciò che non riesco più a sentire fuori.

                Ho pianto lacrime amare, sulla porta del Paradiso,
                dove milioni di anime, prima di me,
                hanno bussato, elemosinando un miracolo
                che solo a pochi eletti è stato concesso.

                Chiedevo dei pennelli, per dipingere la tua mente
                di onestà, saggezza, coraggio e buon senso.
                In cambio, ti avrei dato tutta me stessa,
                e il mio sorriso, da stamparti nell'anima...

                Nessuno è venuto ad aprirmi,
                e nel silenzio imbarazzato delle stelle,
                chiunque avrebbe potuto udire il fruscio
                della mia anima, volare tra i miei pensieri.

                Se apri gli occhi, puoi vedere
                che qualcosa di sbagliato c'è.
                I tamburi del cuore battono fuori tempo,
                i silenzi sono stonati...

                Vuoi ascoltare i pensieri miei?
                Li ho impacchettati, ed ora
                stanno tutti dentro le mie tasche.
                Non è difficile prenderli,
                basterebbe allungare una mano...

                Segreti rubati dal profondo,
                valigie di ricordi, da riporre
                sullo scaffale più alto dell'armadio,
                finché un nuovo viaggio avrà inizio.
                Non sento nemmeno più
                il rumore fastidioso delle mie lacrime sfinite.
                È tempo di alzarsi.

                Camminerò lontano,
                assaggiando il gusto del dolore.
                Perché vidi la fine, prima dell'inizio,
                ma tu mi chiedesti di non aprire gli occhi,
                mi chiedesti di non vedere con gli occhi miei...

                Ed io lo feci, per essere parte di quell'onda,
                che non riesco più a fermare.
                Cadono le ombre...
                non posso, e non voglio, più nascondermi.

                Anche il diavolo piangerà,
                sarò la memoria di qualcosa
                che è riuscito soltanto ad annusare...

                Non chiedo alla vita la forza di sognare,
                ma chiedo ai sogni la forza di vivere la vita...
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