Solo ieri ti stringevo a me in un abbraccio che doveva difenderci dal mondo. Gli occhi miei nei tuoi, la mia mano accarezzava il tuo piccolo volto poggiato sereno sul mio seno. Mesi trascorsi troppo in fretta a donarti il miracolo che ti ha fatto diventare grande. I sorrisi, il rivolo di latte ai lati di una bocca minuscola. Dai primi suoni, al balbettio incerto di parole che raccontavano il tuo mondo, fino ai discorsi polemici di un adolescente. Il tempo è volato ma non il desiderio di stringerti come prima. Non fa più se non quando dormi. Sei grande ormai come dici sempre tu. Nei tuoi occhi limpidi è rimasto il bambino che sei stato, nato quel giorno di Ottobre dove anche io sono nata per la prima volta. Grazie a te, Matteo, grazie di cuore mio adorato figlio, per avermi donato la vita!
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