Poesie personali


Scritta da: patrizia64
in Poesie (Poesie personali)

Bonjour tristesse...

Bonjour, bonjour tristesse
cantava colui
che un giorno mi vide,
ed io pensavo
all'amore
che non c'era
e non ci sarebbe
mai stato...
Bonjour, bonjour tristesse
ed io
volevo lacerare
quella nebbia,
scorgere una luce di speranza...
Bonjour, bonjour tristesse,
quella tristezza,
quel velo
che qualcuno
potrebbe sollevare...
ma non ha importanza...
non ne vale la pena,
per quel che serve...
e ancora
qualcuno
canterà...
Bonjour, bonjour tristesse...
Composta lunedì 7 novembre 1983
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    Scritta da: Marzia Ornofoli
    in Poesie (Poesie personali)

    L'onda del mare è innamorata solo della riva

    Corro, rincorro andando
    festosa e lieta incontro a quella riva
    che investo finalmente rotoando,
    felice a quel contatto e un po' lasciva.

    E il vento che m'inllude
    sull'amore, narrando alle mie spalle
    le sue storie ma l'alito suo prude,
    né posso dileguar per l'altro calle!

    Talora una scogliera
    frantuma la mia ardente giovinezza.
    La gioia della riva è chimera
    cui solo donar la mia belleza.
    Composta giovedì 20 agosto 2009
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      Scritta da: giosc
      in Poesie (Poesie personali)

      Al di là del muro

      Guardo al di là del muro
      e vedo qualcuno che balla,
      traballa e, indossa un vestito
      di paglia, gialla, come
      il languore che mi attanaglia

      la vita mi è contraria... penso,
      non è vivacità ma... tedio,
      per quella musica farneticante,
      stringiti gola mia, ma attendi,
      era solo un momento di follia.

      Abbatto il muro con forza
      e vedo qualcuno che balla
      sviscera fluidità il suo corpo
      una luce lo abbaglia, gialla
      e la sua giocondità mi sballa.
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        Scritta da: Ada Roggio
        in Poesie (Poesie personali)

        Figli

        Pensa ai genitori abbandonati,
        più fedeli di loro,
        che si farebbero morire,
        per non vedere il proprio figlio soffrire
        i genitori danno sempre amore incondizionatamente,
        ricevendo poi una telefonata, un msn.
        Buon Natale...
        Siamo spiacenti...
        ma abbiamo altri impegni.
        Oppure ti regalano i silenzi...
        Composta giovedì 20 agosto 2009
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          Scritta da: Antonio Dati
          in Poesie (Poesie personali)
          A M O R E
          cinque lettere
          da sole vuote
          semplici segni.
          Unite in uno abbraccio
          una esplosione di gioia
          un brivido lungo la schiena.
          Sensazione meravigliosa
          leggero come farfalla
          ti abbandoni.
          Sogni dolci carezze
          baci appassionati
          cuori all'unisono
          battiti crescendi.
          Il cielo la luna
          la terra tappezzata
          fiori nascenti,
          appena sbocciati
          petali di tanti colori.
          Il tempo immobile
          complice il creato
          voli in alto, sempre di più
          amore infinito
          amore per sempre.
          Composta giovedì 20 agosto 2009
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            Scritta da: piumarossa70
            in Poesie (Poesie personali)

            Mutaforma

            Una magia, una spirale rossa violacea dall'abisso di uno
            specchio...
            del mio specchio che deforma la mia anima, che la
            prende che la plasma forse come io vorrei.
            I miei lunghi capelli neri lentamente vorticano e
            scivolano in piume assenti e presenti nel mio io...
            io che mi prende le mani e che mi fa salire fumo azzurro
            agli occhi, e ancora mani trasformate a tre dita e lunghi
            artigli neri, non rimango stupita ma chiedo e voglio
            le ali, si ali ai lati del mio corpo, ali marroni, striate e
            fiere... spiegate da rimanere sospesa più in alto del vento
            così da guardare piccoli punti muoversi, così come
            piccoli granelli innocenti, minuscoli esseri che non
            comprendono ancora il loro cammino.
            Il volto tramutato da un adunco becco, da aprire, da
            parlare, da comprendere a chi mi somiglia, da spiegare
            a chi si sente differente e da mostare a chi la differenza
            la trasmuta in indifferenza, a chi solo io voglio...
            e aria addosso e aria dentro le narici calde, e velocità
            mai provata, ma desiderata tanto da toccare
            l'immaginazione... e l'immaginazione che prende il
            sopravvento e si mescola tra spirito e sogno irreale.
            Lo specchio lentamente si colora d'argento, e io no, non
            voglio, ma imperterrito mi riporta al mio odore, alla
            mia bocca che ancora intrappola il grido
            del falco.
            Composta giovedì 20 agosto 2009
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              in Poesie (Poesie personali)

              L'amore

              Cos'è l'amore?
              È un tornado che ti prende alla sprovvista,
              ti porta in alto e ti fa sentire leggero.
              Impasta i sogni con la polvere ed acceca i tuoi occhi.
              Giri intorno e si emulsionano i pensieri
              non vedi nulla tranne una danza infernale che non puoi fermare
              ma quando tutto si ferma,
              quando apri gli occhi accecati e fai ordine tra i tuoi pensieri,
              vedi tristezza, solitudine e desolazione...
              allora temi l'amore.
              Composta mercoledì 19 agosto 2009
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                Scritta da: Rita S.
                in Poesie (Poesie personali)

                Quanta vita

                Quanta vita mi hai preso,
                quanti giorni vissuti nell'assurdo,
                quante notti insonni e minacciose,
                quanti suoni martellanti
                e parole versate addosso
                come piene di fiumi violenti.

                Raffiche di parole orribili
                per ricordarmi che eri sempre lì,
                che mai avresti mollato,
                anche a costo di vedermi morire,
                vedermi morire dentro
                o morire del tutto.

                Io che mi sento
                e sempre mi sono sentita
                come albero dritto e fiero,
                che si fa spezzare dalla tormenta
                ma non si china al suolo.
                No, non mi chino alla tua furia,
                alla tua volontà pazza e meschina,
                preferisco ferirmi e spezzarmi.

                E questo ti accresce ancor di più
                la rabbia e l'ostinazione di volere
                qualcosa che non ti è dovuto,
                e ancor meno ti è dovuto quel rispetto
                di cui tanto vorresti riempirti.

                Non hai dignità di persona,
                strisciante sei, come verde serpe,
                preda di mostruosità di pensieri
                che creano violenze e soprusi,
                un agire cieco, sordo, folle...

                Quanta vita mi hai tolto,
                quanti segreti rubati e mortificati,
                quante pressanti minacce, e ricatti,
                quanti bui momenti e giornate buttate,
                tutta vita percossa, sprecata.

                Un abisso, sì, un abisso,
                si schiuda improvviso sotto il tuo passo.
                Quanta vita mi hai preso...
                e quanta ancora potrai?
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