Poesie personali


Scritta da: Pablo
in Poesie (Poesie personali)
Di tremore in tremore
s'allontanava l'intima luce
si scolorivano i bordi delle giornate
lunghe ringhiere in ombra
di accatastati libri variopinti,

età passanti nei canali inconsapevoli
cedevoli al moto inerziale
lungo una retta invisibile
con velocità costante di soffocati sussulti
di materia di per se stessa immobile
agitatasi nella geometria spazio-temporale
invasa dal tessuto connettivo liquido
circolante in un sistema chiuso
ricco di acqua
per ricordarci che tutti
fummo pesci,
blocchi primordiali della Via lattea.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Piedi nudi

    Oltre ogni ostacolo
    siamo stati corridori
    in questo esistere,
    ci siamo rincorsi
    e attesi,
    ci siamo superati
    e ci siamo lasciati indietro,
    reciprocamente.
    E quante volte
    ci siamo fermati. Soli.
    Si può camminare
    affiancati e liberi
    o sprecare i passi
    maturi di vita.

    A piedi nudi
    il residuo tragitto.
    Passeggiando in pianura.
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      Scritta da: ivo73
      in Poesie (Poesie personali)

      Il Re del Mondo

      Non conosco i tuoi occhi perché sono solo sguardi,
      non conosco la tua bocca perché sono solo baci,
      non conosco le tue mani perché in fondo sono fredde.

      Rotola la vita e sembra quasi un paradiso,
      ma nessuno si nasconde... e vorrei essere vivo.

      Tante né ho viste tutte uguali nell'attesa,
      di trovare una speranza mentre forte spinge il cuore.

      Sono solo... come sempre... destino mio nemico...
      Com'è fredda questa notte, crocette di prigione.

      Io non parlo, io non grido, io non ascolto, io non penso,
      sono un Baudelaire... cosa sente il mio respiro...
      Odio poco, odio tanto, odio tutti, odio m...

      Rotola la vita e sembra quasi un inferno,
      ma tutti sono qua... e vorrei dormire come un parassita.

      È dolce, è lieve, è unico ma non conviene,
      non correte stanotte, non riesco a contare...
      Quante sagome di luce sono cariche d'amore.

      Vi prego quasi in coro, aiutate le mie vesti... vi prego...
      Spengo.

      Che silenzio questa sera, com'è duro il dolore del mio fare...
      Fuoco e inferno senza carbone nel camino,
      pachiderma di fortuna come falangi di sudore,
      fumo, erba e forestieri per colline di stivali.

      Vagina senza voglia di trovare il mio futuro...
      Lenta scende sdrucciolevole malattia di bere le speranze,
      nello schizzo di un piccolo bicchiere.

      Siete quattro forestieri di un tormento ormai accerchiato,
      perché linda di colore è la maglia di rossetto.

      Sono solo le due... e due...
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        Scritta da: ivo73
        in Poesie (Poesie personali)

        Lo Specchio

        Imponente ed estenuante come oscure paratie,
        diadema di vita.

        Soste di luce nei confini di vanità,
        solitaria panchina di voci lontane.

        Imponente ed estenuante d'indole erversa,
        inibizione di tempo.

        Mare perenne di convulsa fantasia,
        viale proibito d'illogico pensiero.

        Imponente ed estenuante di un gusto quasi assente,
        calvario feticista.

        Sofferte ottusità di spazi indefiniti,
        libertà vai vagando tra le immense mie paro.

        Morte, imponente ed estenuante, pietosa l follia.
        Sola al mondo celebrata fulgida costanza,
        chiudi gli occhi alle lodi color sangue.

        Imponente ed estenuante sgorga il mio fango...
        Composta domenica 2 dicembre 2007
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          in Poesie (Poesie personali)

          Dove gli aerei volano basso

          Ho visto un posto dove gli aerei volano basso
          e i bambini non hanno sogni
          Ho visto e non avrei voluto vedere
          perché ai miei occhi di bambina
          è apparso il più squallido dei mondi.
          Ho visto e non potrò dimenticare,
          i miei occhi non sono più ottenebrati dall'innocenza infantile
          ma portano le lenti troppo nitide della realtà.
          Composta martedì 3 novembre 2009
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            Scritta da: Renato Palumbo
            in Poesie (Poesie personali)

            Il vento, padrone dei miei pensieri!

            Ho cercato i colori della vita al di là del cuore,
            e vi ho trovato silenzi infiniti e i loro echi
            mi riempivano la mente!
            Ed ora che il tempo è padrone dei miei respiri mi
            guardo intorno in cerca di improbabili appigli!
            I miei piedi nudi calpestano
            corpi inermi che mi fissano e mi
            conducono alle primitive esperienze, sono senza luce...
            Lame d'acciaio che mi porto addosso!
            Intanto il vento spazza via
            dal mio pugno chiuso gli ultimi granelli di sabbia ed io
            resto privo di pensieri
            a fissare la mia mano nuda!
            Composta martedì 24 novembre 2009
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              in Poesie (Poesie personali)
              Il volo libero di una foglia,
              i passi confusi di uno sguardo perso...
              e tutto intorno una coperta di... silenzi... brividi... rabbia
              ed io... e i miei pensieri
              ed io e il mio futuro,
              non più spettatori immobili, ma materia in movimento...
              ora senza più scusa, senza più attenuanti...
              ora ci sono io, solo io...
              con le mie scelte e i miei fatti e forse con un po' di paura...
              per un domani...
              da costruire tra una briciola di terra in un campo di nebbia.
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                Scritta da: Maat95
                in Poesie (Poesie personali)

                Come un fiore d'agrifoglio

                Dopo tutto questo cianciare, cos'altro dire!?

                Poco mi affascina di questo mondo
                di cui sono solo una controfigura,
                uno di passaggio...

                come lo sono la vita e la morte.
                Infatti quest'ultima sta qui solo per ammazzare il tempo,
                finisce chiunque per non finire se stessa.

                Io mi chiedo:
                perché la vita ha fine e la morte no?
                Perché tutta questa paura affligge le menti umane?

                Ma ricordo che un giorno un fiore mi disse:
                "la vita è come un fiore d'agrifoglio,
                non punge, non ferisce".
                Composta sabato 14 novembre 2009
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                  Scritta da: Vanio Garbujo
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Terra Santa

                  Le acque intessono le tue lodi.

                  Le piccole onde si infrangono
                  sulla sabbia

                  e nei sassi e intonano narrazioni

                  e disegnano visioni nel cielo

                  e le fronde

                  e le foglie degli alberi

                  e i rami vengono pizzicati dalla brezza

                  leggera
                  cantando all'unisono
                  con l'intera Creazione.

                  E Tu,
                  qui seduto,
                  a gustare la cura per l'Uomo
                  che si estende nel tuo cuore
                  sino a straripare...

                  e dagli occhi l'allegrezza
                  che dipinge il cielo
                  di un sole accecante
                  e riscalda l'anima
                  per la tua Amante Commozione.
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