Poesie personali


Scritta da: Alessia Mancuso
in Poesie (Poesie personali)

Ogni giorno profuma

Esci fuori.
Chiudi gli occhi.
Respira.
Cosa senti?
Prova a descrivere i profumi nell'aria.
Non ci riesci vero?
Le meraviglie della natura
non si lasciano ingabbiare così facilmente.
Apri gli occhi.
Osserva.
Cosa vedi?
Prova a descriverlo...
ma non riuscirai a farlo completamente!
Annusa, osserva, non correre.
Solo così puoi vivere le bellezze
che la natura ti regala.
Ogni giorno è diverso,
ma tutti i giorni profumano.
Composta martedì 17 novembre 2009
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    Scritta da: Runa
    in Poesie (Poesie personali)

    Mare Stanco

    Mi sollevo da questo lontano pensiero
    Vuoti arcaici manovrano il mio volo
    ed il perdermi nel tuo cielo
    fatto di amarante piume
    e di oniriche certezze
    Febbrile è l'attesa
    che mi spinge lontano da questo vento
    come granelli di sabbia bagnata
    di una spiaggia lasciata al suo inverno

    Versata sotto una Luna
    del tuo Cielo mi Imbratto i ricordi
    Formo parole
    su di una bocca lasciata esausta dai silenzi
    e mentre il mio verbo
    si attinge di addii
    trovo quiete nell'oscurità
    dei fiati orfani di voce

    Plasmo me, dunque,
    d'avvenire ritorno sulla Vita
    e di occhi dischiusi affronto lo sguardo
    su quel che rimane
    del mio mare stanco.
    Composta venerdì 27 novembre 2009
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      Scritta da: ALESSANDRA VENEZIA
      in Poesie (Poesie personali)
      È arrivato il momento di dire addio ad un sogno irraggiungibile
      è il momento di dirti addio amore mio
      Perché tu non ci sei più
      Forse non sei mai stato o forse non so
      Ma so che questa guerra non posso più combatterla da sola
      Ho lottato a lungo
      e fino alla fine ho creduto che potessimo farcela
      Ma ora devo dirti addio
      Forse mai riuscirò spiegarti il senso delle mie parole e della mia decisione
      Ma l'amore vuole amore, e tu amore non mi dai
      Ho a lungo trattenuto in me questo dolore per amor tuo,
      ho corso fino a svenire per starti vicino, mentre tu continuavi ad allontanarti senza mai fermarti
      senza mai guardarti indietro per vedere se ancora c'ero
      Ora però non ci sono più
      ho smesso di trattenere il mio dolore, ho smesso di piangere nella notte in silenzio,
      ora voglio solo liberare queste grida che mi stanno uccidendo...
      Vado via amandoti più della mia stessa vita,
      vado via con tante domande,
      vado via credendo ancora che forse un giorno cambierai,
      vado via nel ricordo di un sogno dove avresti potuto amarmi con semplicità,
      incondizionatamente, con devozione, con gioia e volontà.
      Ma questo era il mio sogno... che ora non c'è più.
      Sei stato l'amore della mia vita, la mia sconfitta più grande, il dolore più profondo
      Ora lasciami andare via, e non chiedermi perché...
      Fai un esame di coscienza e chiediti cos'ero davvero io per te...
      Un sogno o un'illusione
      Un gioco o un vero amore.
      Fermati un attimo come non hai fatto mai per me in tutto questo tempo.
      Ascoltati e rispondi solo a te
      Perché mi hai fatto tutto questo
      Perché non hai saputo fidarti di me
      Perché sei sempre stato così lontano
      Perché non mi fatto entrare nella tua vita, nel tuo mondo, nel tuo cuore.
      Perché hai tradito la mia fiducia
      Ora in ginocchio, spezzata da questo amore, vado via.
      Chiuderò gli occhi e dimenticherò tutto
      Impossibile che sia io lo farò
      Perché ti amo, e per amore non si può morire.
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        Scritta da: ALESSANDRA VENEZIA
        in Poesie (Poesie personali)
        Chiudo gli occhi sperando che questo incubo possa finire!
        Non sento più il battito del mio cuore
        Solo silenzio
        Il silenzio lasciato da tutto quello in cui credevo
        e questo vuoto ora mi tormenta
        è come una voragine nel petto
        In cui grida di dolore si affannano per farsi udire
        Non so davvero come fare a ricominciare
        Nonostante sia la cosa che più desidero al mondo
        Ho perso il mio credo!
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          Scritta da: Antonio Prencipe
          in Poesie (Poesie personali)

          Morire dietro quella stella

          Mi hai divorato il cuore e sei sparito nell'infinito,
          la mia rabbia è cenere,
          la mia anima nuota
          nell'immenso vuoto che hai lasciato.
          Fammi sognare,
          fammi volare,
          fammi morire ancora
          ti prego.
          Inseguo l'odore della tua vita
          senza fiatare,
          senza parlare
          in questo gioco già finito.
          Il mio cuore scoppia è una lacrima scende piano
          ogni volta che osservo quel fottuto cielo
          e ti vedo al centro di tutte quelle stelle,
          Ho coltivato sogni e sconvolto speranze
          e ora mi ritrovo con lo sguardo perso
          e il cuore ricorso e scomparso tra le onde del mare
          Le strade eran di burro
          si scivolava, si affondava
          cosa non si faceva noi,
          Morirò dietro quella stella
          per raggiungerti e per sparire con te
          nell'immenso vuoto che hai lasciato,
          Ho combattuto nel vuoto per te.
          Composta giovedì 26 novembre 2009
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            Scritta da: Daniele S.
            in Poesie (Poesie personali)

            94 anni

            Ascolto il tempo che scorre,
            mentre i raggi del sole si conficcano nelle finestre chiuse.

            Mio nonno vorrebbe che il pomeriggio stessi sempre da lui a fargli compagnia,
            ma non me lo chiede,

            ed io cinicamente non glielo propongo.

            Magari non lo fa perché pretendere è maleducazione,
            oppure se ne sbatte della maleducazione
            e non lo fa per timidezza,

            ma probabilmente leggo male dei suoi occhi
            e si accontenta tranquillamente
            di vedermi ogni tanto.

            E così

            ogni tanto
            sono qui,
            a sguazzare nel suo spazio

            e mentre lui se ne sta
            sopra la sua poltrona verde che fa pure i massaggi,

            io annaffio qualche pianta,

            urlo qualche domanda
            ricevendo risposte brevi
            e quasi insensate.

            Il sole si è allontanato dal nostro quartiere
            accendo il televisore,
            solo perché so che a mio nonno piace guardare l'eredità,

            per me è una goffa trasmissione, come tante lì dentro.

            Comunque

            a seguirla siamo in tre
            io, mio nonno e la morte

            e guardando mio nonno,
            mi viene il dubbio che la morte stia lì per lui.
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              Scritta da: Pablo
              in Poesie (Poesie personali)
              Tutti intorno essendo irrorati di vita
              ma mollemente s'accende la scintilla
              tenerla perpetua è il problema
              alimentare la nitida favilla
              rischiarante angoli aggressivi
              terrori rigerminanti
              torturanti l'intimo nitore
              di un'idea sradicata
              diseducante l'uomo incompleto
              che ostinato s'aggira affamato.
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