Scritta da: Daniele S.
in Poesie (Poesie personali)
Oggi in molti ti pensano,
domani saranno meno,
più in là altri ti ricorderanno.
È così
per tutti
e così
sarà,
finché il mondo non avrà più secondi.
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Oggi in molti ti pensano,
domani saranno meno,
più in là altri ti ricorderanno.
È così
per tutti
e così
sarà,
finché il mondo non avrà più secondi.
Vivi per l'amore che ti sta cercando,
vivi per l'amore che cerchi,
vivi per il tramonto sul mare una sera di luglio,
vivi per le montagne innevate un pomeriggio d'inverno,
vivi per le note di una canzone d'amore,
vivi per le parole di una poesia,
vivi per i colori dei tuoi sogni,
vivi per le storie che fanno sognare,
vivi per la vita che hai,
vivi per la vita che vuoi cambiare,
vivi per i tuoi ricordi più belli,
vivi per i ricordi che avrai domani,
vivi per un fiore regalato,
vivi per i disegni di un bambino,
vivi per te,
e vivi perché sei importante per me.
Oggi non è domani
domani non è oggi
oggi sarà ieri
domani sarà oggi
ieri resterà ieri
ieri costruirà oggi
oggi costruirà domani
ieri costruirà domani.
Ho così tante cose per la testa
che non riesco a decidere
chi per primo far uscire
per partecipare alla festa
della mia vita
e tra i miei bisogni
primo tra tutti è quello dei sogni,
la mia vittoria mai finita
di colorati fiori
rose bianche, rose rosse
parole franche, parole grosse,
e ardenti sono i carboni
ma continuo
nel cammino
del mio destino
che tu mi chiedi
ma che io non conosco
e non ammetto
la sconfitta
e non capisco
cosa ci faccio qui ora
voglio restare
e voglio scappare
ma non deciderò ancora.
Oggi mi sono svegliata
che parlo solo per rima baciata
potrà sembrarvi una stranezza,
ma è solo italiano nella sua pienezza.
È incredibile pensare
a come la vita possa cambiare
per una parola apparentemente banale,
o per una frase lasciata andare.
Ma in fondo il problema sono io
ma al problema voglio dire addio,
o forse è come guardi la tua esistenza
che fa davvero la differenza.
O magari non c'entra questo,
ma non ci vedo nessun nesso
tra la me di questa rima,
e la me di com'ero prima.
Tutto potrebbe essere migliore,
ma preferisce correre
piuttosto che volare,
il contatto con la terra la rassicura,
nel liberarsi in volo invece,
è implicito l'abbandono.
Che peccato però,
potrei regalarle un bel paio d'ali...
Luna, dolce luna
così luminosa e
possente rifletti
sul lago,
fai apparire il
paesaggio in un'ombra
stupenda.
La terra sembra una
favola una storia
da inventare.
Tu così bella,
non devi sparire,
questa notte dovrebbe
essere eterna,
io ti guardo...
tu fai riflettere
i miei occhi,
mi ritrovo in
un mondo diverso.
Ti prego rimani,
non andartene.
Tu sei la sorgente
delle cose immense,
e più belle che
io possa vedere.
E per questo fa
che io ti possa
guardare in eterno.
Hanno raccolto mentre tu cernevi semi malati.
Dalla tua terra è germogliata una sottile fibra
che hai reciso prima che potesse allungare ancora.
E sei partita.
Dove ti porta il treno crepuscolare?
Guardi dal finestrino,
i punti all'orizzonte sono fissi,
quelli più prossimi a te si muovono così velocemente
che non ti lasciano nemmeno il tempo di capirne il senso.
Perché non rimani qui stanotte,
non senti quanto silenzio?
A te piace il silenzio...
è per questo che mutili i germogli?
Quella volta mi scongiurasti: "Chiamami col nome che preferisci..."
Perché prima che io ti chiamassi non avevi un nome.
In cambio del tuo nome ti chiesi gemme preziose
Mi dicesti di sì col capo e gli occhi pieni di paura.
Le ho dovute strappare dalle tue mani
con le mie dita di ferro
quando tu avevi già i seni gonfi.
Non te le posso più ridare...
Le ho perse mentre tornavo da te a mani vuote.
Cosa guardi? Non c'è nessuno. Non c'è niente.
Il cielo è vuoto, senza colore e tu sei trasparente, vuota più di tutto...
Ho trovato la tua pelle distesa sul letto dove hai amato.
Puoi riprenderla se vuoi, ma ti confonderà, non la riconoscerai.
Il freddo l'ha privata dal tuo odore, trasformandola.
Adesso, puoi solo ascoltare il silenzio.
Sospeso tra foglie secche e nuvole d'argento,
Al librarsi d'un vento gentile la mia anima s'appaga,
e nel calor d'un raggio di Sole m'arresto a contemplare ciò che è.
Un sorriso dimenticato cerca la sua strada sulle labbra stanche,
Cercando il ricordo d'una primavera ormai lontana.
Frasi forti, ancorate ad attimi di saggezza
Di mera e amara consapevolezza frivola e insicura.
Da solo l'albero nel mezzo del meriggio stava,
ben infisso nel terreno e libero dal sé.
Il Sole sulla nuca ed il vento tra i capelli,
Nutrito da quel attimo di pioggia ramingo vago
In un piccolo universo,
i miei passi ben infissi nel terreno e soffocato da me stesso.
La fiaccola che sorreggeva il mio stupore
Non disseta più come un tempo, non per suoi minori raggi
Ma per mio attimo di distrazione.
E fu così che il peso tolto dal mio cuore
Torna torto e doppio sicché io pianga
Per la gioia persa.
Oh mia fiaccola, la fame di te mi manca
Più d'ogni altra sazietà di vita.