Poesie personali


Scritta da: Ida Pupillo
in Poesie (Poesie personali)
Le piccole cose custodiscono grandi valori che ti accorgi
di aver avuto dopo averle smarrite.
Non bisogna guardare lontano per cercare ciò che è sempre stato
così vicino, nella semplicità quotidiana il valore più grande si
cela nel saper apprezzare ogni singolo giorno con amore e gratitudine
e saper donare quello stesso amore senza chiedere nulla in cambio!

Non essere egoista!
Ama e rispetta te stesso! La prima regola
per imparare ad amare e rispettare gli altri!

Il passato custodisce i nostri ricordi,
che ci aiutano a vivere un presente migliore
ed un futuro senza più rancore!

Eri solo una bambina...
ora sei una donna che non
vuole ricordare la sua infanzia!
Un orco senza cuore ti ha strappato
i più bei ricordi lasciandoti l'incubo
di una fanciullezza negata e il futuro
di una donna segnata!
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Geppi Santamato
    in Poesie (Poesie personali)

    Come un granello di sabbia

    Come un granello di sabbia
    che non chiede al suo destino
    se sarà oasi oppure duna
    fondale di mare o di laguna
    spiaggia affollata... oppure deserto
    dentro una buca... o a cielo aperto
    nel secchiello di un bambino
    o sotto il piede dopo un lungo cammino.
    Eppure, insieme agli elementi
    come il cielo, l'acqua, i venti,
    resta immerso nell'Immenso
    dove tutto incontra il proprio senso
    e alla sera della Vita
    non gli importa d'essere stato
    solo piccolezza infinita
    perché è parte di tutto il Creato!
    Composta giovedì 21 dicembre 2006
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: floriana
      in Poesie (Poesie personali)

      II

      Folle
      Il metallo ed il sangue
      nel caos sono folle

      Al bordo della linea
      ancora sul confine
      e appena oltre
      rilego questa pazzia
      nella circolarità
      che per gli altri è spigolo

      Non c'è dignità,
      è un urlo in una camera vetrata
      non potete sentirmi

      Se ci fosse una porta
      non la aprirei
      non la aprirei

      Urlo e consumo l'anima
      ma voi
      non potete sentirmi
      non voglio essere salvata

      è metallo e sangue
      nel caos sono folle
      ma così lucido e ordinato
      appare a voi
      che dò fuoco all'immagine

      Si accartoccia come carta

      Inutile
      non ha senso per voi tutto questo
      non potete
      non dovete sentirmi urlare

      i'm scared.
      Composta domenica 29 novembre 2009
      Vota la poesia: Commenta
        in Poesie (Poesie personali)
        Arde lo spirito della vita
        Nel rosso anelito infinito
        Dell'essere suono
        Odo
        e mi pare
        Così bella
        Così cara e amata
        Questa mia voce
        Con un azzurro intenso
        nel respiro chiaro
        Sento
        Non so dove
        Così fuori di me
        Così profondamente in me
        Un canto antico
        Fluire verde speranza nuova
        Sono suono
        Solo suono
        Limpido, liquido lucido giallo solare
        e sprofondo
        e inebriata precipito
        Nella mia stessa voce
        Volo pindarico in caleidoscopiche meraviglie
        e non c'è tempo
        e non c'è spazio
        Nell'indaco magico dello stupore
        è un fluttuare nella mia stessa essenza:
        bianca, candida, trasparente e inebriante
        luce di rivelazione.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Antonio Dati
          in Poesie (Poesie personali)
          L'alba di un mattino
          un nuovo giorno si annuncia.
          Un fiorellino timido e tremolante
          una rosa che sboccia.
          Petali bagnati di rugiada
          piccoli smeraldi che brillano
          al sole nascente.
          La natura si risveglia
          al tiepido calore.
          Gli alberi, le foglie, i prati argentati,
          una dolce musica aleggia nell'aria.
          La vita riprende il suo cammino
          un fiore che nasce
          il vagito di un bambino,
          il miagolio di un gattino.
          Palpiti d'amore, scintille di vita.
          Ricordi che rimarranno per sempre
          custoditi nel profondo dell'anima.
          Composta domenica 29 novembre 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: _Nana_Nana_
            in Poesie (Poesie personali)
            Il buio calò e nuove luci la mia iride vide;
            Loro entrarono quasi portati dal vento,
            e noi lì, sotto quel palco, con l'anima nuda,
            pronta per esser trasportata da quella musica.
            Al primo tocco di bacchetta sulla batteria
            un concerto esplose dentro me.
            A quella voce il mio corpo non sapeva resistere,
            e a quelle note, di quella benedetta canzone,
            le mie labbra non sapevano dire di no.
            Ma i miei occhi, oh quelli non potevano non assaporarti,
            e le mie mani non ne volevano sapere di non giocare col tuo profilo.
            Tu, il mio sogno, il mio respiro, la lacrima dal cielo sul mio viso.
            Poi mi svegliai; si, ero lì. Sul letto dove ogni notte tu, inconsapevolmente, ti addormenti con me.
            Nostalgia, solo nostalgia provai nel destarmi.
            Ma sapevo che ti avrei rivisto, la prossima notte, forse.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Eleonora Montrone
              in Poesie (Poesie personali)

              Il pellegrino peccatore

              Con passo lento
              saliva su per il sentiero brullo,
              con fatica s'inerpicava su per l'erta.
              Ogni tanto una sosta per l'impervia via.
              Dopo tanto andar ecco infin la meta,
              un rudere di chiesa, cominciata e mai finita.
              È la chiesetta dei peccatori,
              senza porte, muri, senza colori,
              due sedie malconce, un piccolo altare,
              un crocifisso di legno per pregare.
              In quel luogo desolato e scarno,
              davanti a quel crocifisso disadorno,
              rimise i suoi peccati
              per una vita mal vissuta.
              Nel ritorno a valle
              una sosta alla fontanella
              per un sorso di acqua pura
              in un'anima ritornata vera.
              Composta domenica 29 novembre 2009
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: GAETANO
                in Poesie (Poesie personali)

                Mia madre

                Una mattina mia madre m'ha lasciato,
                ed ora io sono tormentato
                dal vuoto che sento dentro il cuore
                e sperimento a tutte l'ore.

                La rivedo sul divano assopita,
                in bianco-grigia vestita,
                le mani tremanti in tensione
                a cercar consolazione.

                Lo sò, lei m 'è accanto,
                e questo è il mio incanto.
                Ma vorrei stringerla forte forte,
                senza la barriera della morte.

                Mi mancano le sue parole,
                luminose come il sole.
                Mi manca il suo sorriso,
                preludio di Paradiso.

                Mamma, aspettavo il tuo saluto,
                ma ora ch'è avvenuto,
                sono solo e disperato:
                ah, quanto ti ho amato.

                Chi rimpiazzarti potrà,
                raccoglier la tua eredità?
                Nessuna io vedo all'orizzonte,
                ne sui mari ne sul monte.

                Perciò prego nostro Signore
                che m'accorci l'ore
                che mancano al mio trapasso:
                ch'avvenga senza chiasso.

                E quando ti rivedrò,
                eternamente con te vivrò.
                Composta domenica 29 novembre 2009
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: wolfetta
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Il mio mondo perfetto

                  Il mondo mi circonda
                  e ho paura.
                  Una tremenda paura.
                  Il solo contatto
                  con un essere umano
                  mi spaventa a morte.
                  Voglio scappare da tutto questo.
                  Voglio andarmene
                  in un mondo buio,
                  scuro e silenzioso.
                  Il mio mondo.

                  Sono stanca...
                  stanca di tutto.
                  Di vivere
                  di sognare
                  di mangiare
                  di dormire
                  di essere felice.
                  Vorrei solo chiudere gli occhi
                  e poterli non riaprire più.

                  Sarebbe bello rifugiarsi
                  nel mio mondo
                  e scappare da tutto
                  e da tutti.
                  Scappare dal male,
                  dal bene, dal buono
                  e dal cattivo.
                  Solo io
                  in quel mondo perfetto...
                  nel mio mondo.
                  Vota la poesia: Commenta