Poesie personali


Scritta da: fanciullino
in Poesie (Poesie personali)

Per te

Accarezzi nascosta con dita bianche
le mie emozioni che sembran stanche,
son i tuoi occhi ad aprir con mano
questo risveglio che inizia piano.
Sorride ovunque lungo il cammino
il mio presente che ha te vicino,
son i tuoi silenzi a render muto
questo rumore che non ho voluto.
Sfiori dolce con il tuo profumo
il mio pensiero che in te consumo,
è la tua vela a far viaggiare
la mia barca nel blu del mare.
Scrivi soffice con le tue dita
una melodia che non è finita,
è il tuo respiro a tener da solo
il mio cuore nel suo folle volo.
Composta venerdì 13 novembre 2009
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    Scritta da: fanciullino
    in Poesie (Poesie personali)

    Gradini sospesi

    Gradini sospesi
    a un metro da terra
    a un metro dal cielo.
    Nulla,
    una scala nel nulla
    priva di senso,
    non sa dove parte
    non sa dove porta.
    Va,
    va nel silenzio
    suo amico e nemico,
    si arrampica
    si aggrappa
    si stringe
    al suo passato,
    il ricordo è bagnato
    in un tramonto annebbiato.
    Nulla,
    un cammino nel nulla
    senza sentiero,
    in bianco e nero.
    Composta mercoledì 25 novembre 2009
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      Scritta da: Marabu
      in Poesie (Poesie personali)

      Dedicata

      A te che hai trovato la strada nel vento.
      A te, cui lo sgomento
      altre vittorie aspetta
      e la porta dei sogno
      si fa, ogni giorno, più stretta.
      A te che il coltello del tempo
      ha già tagliato una parte di te stessa
      alzo, oggi, il calice d'argento
      ed il tuo Dio
      ti dedicherà una messa.
      Composta mercoledì 13 maggio 1981
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        Scritta da: Marabu
        in Poesie (Poesie personali)

        L'albero della vita

        L'albero della vita e i suoi frutti d'oro
        magico melograno e le fontane loro
        Signore dell'anello, pecore, santi e cani
        Parole dette in fretta, rimandate a domani.
        Strade percorse e gravi verso il sole al tramonto
        giochi di ragazzine che fanno il girotondo.
        Piove la nebbia intorno piove su tutto il mondo
        lasciano il pianto agli occhi nel profondo.

        "Giuda, che cosa hai fatto?"
        "Quel che dovevo fare!"
        "Giuda, perché l'hai fatto?"
        "Qualcuno doveva tradire!"
        "Giuda, qual era il prezzo?"
        "Trenta denari d'oro!"
        "T'han dato anche una corda."
        "L'ho fatto anche per loro!"

        L'albero della vita, ora ha una corda appesa
        che sa d'ipocrisia e d'incenso da chiesa,
        di voci appese ai fili d'un'altra notte scura.
        Non ci sarà domani per quelli che han paura!
        I giorni del terrore, per me, son già lontani.
        Per quelli che han paura non ci sarà domani!
        Composta mercoledì 25 novembre 1981
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          Scritta da: Marabu
          in Poesie (Poesie personali)

          A mio figlio

          Subito un tonfo e un rivo rosso sangue
          Poi la paura ed il trillar nervoso
          Poi le mie corse, poi quel volto teso
          Quell'urlo atroce rimasto in sospeso.

          Il pianto che non voleva venire,
          la gioia espressa da altre voci intorno;
          "è maschio, è il terzo" e correre e gridare
          ma il correr tuo era senza ritorno.

          Notte e un dolore atroce
          stringeva come fuoco il basso ventre.
          Abiti bianchi come trini a Natale.
          "Non solo a nuocere viene tutto il male".

          E la bestemmia rimase lì, sospesa
          fra cielo e terra, quasi fosse indecisa
          se disturbare le orecchie dell'Eterno
          o, quatta quatta, tornarsene all'inferno.

          E restò lì, senza saper che fare,
          guardando intorno chi l'aveva udita.
          Poi la rividi, al mio fianco, cadere
          Inciampando sui gradini di un altare

          e mi seguì per veder s'era vero
          che l'alba, a volte, nasce anche nera,
          che il giorno passa senza sapere come
          guardando l'uomo che si faceva sera.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Inutile

            Inutile
            In un mondo senza senso
            Ancora qui
            In una notte senza tempo
            Sei con me
            e una fame mi assale
            Fragile
            Come dormirò?

            Non te ne andrai
            Per stanotte sono viva
            Tu che ne sai
            Corro e vado alla deriva
            e non so più sognare
            Persa nel mio batticuore
            La mia mente scorre avanti inesorabile
            e si ferma nelle mie braccia vuote

            Cercherò di prenderti la mano
            Cercherò di dirti che ti amo
            e sparirò se me lo chiederai
            Non proverò più a parlare
            a volte può fare troppo male...

            Immobile
            Per non rovinare tutto
            Non credere
            Che le parole bastino a capire
            Aspetterai
            Ancora un altro giorno, un'ora
            Perché lo sai non è il momento, ancora no
            Se domani, però...

            Sei nel sole, la pioggia, il vento, il mare
            Sei un delirio che non conosce parole
            Sei nell'aria, respiro te
            e mi preparo a un'altra lacrima
            Per noi

            Inutile
            Corro e vado alla deriva
            e fragile
            Per stanotte ancora viva.
            Composta sabato 28 novembre 2009
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              Scritta da: Leandro Mancino
              in Poesie (Poesie personali)

              La mia pelle si ribella

              La mia pelle si ribella,
              non accetta più una stella,
              come meta che sfavilla,
              in un cielo che cancella
              il mio pensiero che decolla.

              Non c'è modo di uscire,
              non posso abbellire
              spazi bui come la mia mente per poi abolire
              leggi enormi contro cui agire
              senza poter capire
              che una realtà diversa bisogna concepire.
              Per poter costruire
              e non più coprire.
              Questo mondo è da demolire
              e non si può che eseguire
              senza dormire
              il comando di custodire
              il nostro avvenire.

              Aiutami a pensare,
              al futuro da inventare,
              alla vita da volere,
              senza abusare.
              E la mia tristezza sviare
              che mi vuol pedinare
              ed il cuore perforare.
              Composta martedì 17 novembre 2009
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                Scritta da: heavypigeon
                in Poesie (Poesie personali)

                Un triangolo chiamato sorriso

                Turbini e stratagemmi
                Stanotte, magnifica nella forma e nel colore
                Ti porterà le mie parole
                Lievi accarezzeranno il tuo sonno
                Foglia d'ottobre al levante coraggioso
                Sbatte la porta dei miei ricordi
                Da quand'ero bambino
                Che sognavo e piangevo
                Commosso dalla madre di un giovane puledro
                Nascosto ai miei occhi indiscreti di figlio d'Adamo
                Ed ora che vivo e piango
                La gioia di spiare il tuo corpo
                Nudo all'ombra delle tua anima
                Come una metafora mancante al grande poeta
                Ti spio e tu sorridi...
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