Poesie personali


Scritta da: Artemis
in Poesie (Poesie personali)

Non si torna indietro

Cadi all'infinito
Dentro te stesso
Le pareti sono troppo lisce
Non puoi risalire.
Dovrai affondare e graffiare
Gridare senza essere udito
Contro te stesso
Solo nella solitudine
Per poter rinascere
e capire l'immensità della vita.

Addio.
Composta mercoledì 2 dicembre 2009
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    Scritta da: Artemis
    in Poesie (Poesie personali)

    Troppo tardi

    Qualcosa si è rotto
    Il tuo sguardo lontano
    Tira i fili del burrone
    Precipito nella salvezza
    Senza sapere se riuscirò a tornare.

    Ti ho perso
    Mentre la nebbia si dissolveva
    La rabbia spariva
    e il rancore si incrostava.

    Le trentuno notti hanno asciugato
    Le lacrime che non ho mai versato
    Le scuse leggere
    Si sono trasformate in pietre
    e non riesco a scioglierle.

    Ho provato il nulla
    i giorni senza te
    e ho imparato a camminare da sola
    a sorridere per me
    Ma più i ricordi si fanno lontani
    Più tu diventi insignificante.

    Posso perdonare quello che hai fatto
    Ma non quello che non fai
    La non voglia di rimediare
    Il non ammettere la verità
    Mi rende impotente
    Brucia da morire
    Persino la sabbia sul cuore.

    E cosa rimane a me
    Se non questi lembi di carne insanguinata
    Che ho imparato a guarire da sola
    a forza di disperarmi?

    Hai perso ogni minuto
    Ogni momento
    Ogni occasione
    Per chiedere scusa
    Per essere sincero, una volta sola
    Ti guarderò dalla fine della strada
    e se vedrai cadere una lacrima
    Credimi
    Sarà solo perché provando l'umiliazione
    Si cresce
    e non tornerò indietro a salvarti stavolta
    Non ti prenderò per mano
    Non ti guarderò negli occhi per tentare di intravedere la verità
    Mi costruirò un mondo diverso
    Dove non ci sono bugie
    Ma solo il cielo che esplode sul viso
    Avrà la forza di cancellare
    Il sordo dolore dell'umiliazione
    Che sporca ancora le pareti della mia mente.

    Sei morto nella mia testa
    Nel mio cuore sei solo una bianca cicatrice
    Richiusa con l'indifferenza
    Cosa si prova ad essere ignorati
    Ad amare senza essere rispettati
    a non essere importanti
    a piangere contro un cuscino
    Vergognandoti di te stesso
    Quando tutto quello che sai fare
    è augurare felicità a qualcuno
    Che non sei tu.

    Cadi all'infinito
    Dentro te stesso
    Le pareti sono troppo lisce
    Non puoi risalire.
    Dovrai affondare e graffiare
    Gridare senza essere udito
    Contro te stesso
    Solo nella solitudine
    Per poter rinascere
    e capire l'immensità della vita.

    Addio.
    Composta mercoledì 2 dicembre 2009
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      Scritta da: Artemis
      in Poesie (Poesie personali)

      L'altalena

      Schiacciata dalla tua idea
      Al di fuori il vortice del mondo
      Sfiora i miei confini;
      Maschera fedele
      Inesorabile sorride
      Sotto io affogo
      Nei tuoi colori più bui.

      Poter amare
      Non mi è concesso
      Rinchiusa nella mia sfera
      Scorgo da lontano i tuoi pensieri
      Scivolano indifferenti
      Senza vedermi.

      Il muro che ho eretto
      Non posso più abbatterlo
      Pregno di illusioni
      e di ambigui ricordi
      Non cadrà
      Si scioglie solamente
      Con le lacrime della luna
      Che brucia negli occhi
      e fluidifica il male.

      Sorride di amaro
      e quasi per scherzo
      Illumina la mia ferita
      Rierge le mie mura;
      Solo alla Solitudine io posso
      Mostrarmi debole
      Trasformarmi nell'inesorabile rumore
      Delle onde del mare
      e nell'immobilità delle stelle.

      La meraviglia che ho dentro
      Il fiume della luce
      Lo devo paralizzare
      Fugge di nascosto
      Attraverso le fessure del mio limite
      Ma non può esplodere
      e non può morire;
      l'altalena del mio vivere
      Nella perenne maledizione
      Di sorridere e tacere.

      Non mi lascio sfiorare
      Non ti permetto di convincere
      La mia rassegnazione
      Ti impedisco
      Di essere il tutto
      Per non farti diventare
      La breccia nel muro.
      Ho paura di essere felice
      Di abbandonare la ragione
      Di osare pensare
      Pensieri che sanno di cielo
      Di credere a parole
      Che ingannano come farfalle
      Quando sono così simili alla luna.

      Blocco le orecchie
      Perché il tuo suono scivoli via
      Respiro il grigio dell'asfalto
      Piuttosto che il tuo sorriso
      e l'altalena torna giù
      Il mondo si ferma
      Ma la strada che ha percorso
      Io l'ho persa di nuovo.

      Quanto posso lasciarti intravedere
      Della mia verità
      Quanto posso permetterti
      Di cominciare a capire
      Senza dovermi riparare ancora
      Nel raggio della luna
      Senza dovermi far guarire dalla notte
      Perché ricucia con i suoi fili di tempo
      Le mie bruciature?

      Devo rischiare di affogare
      Per imparare a volare
      Devo saltare giù
      Dall'altalena infernale
      Per avere il coraggio
      Di guardare da terra
      Tutti gli istanti
      Che inconsciamente ho nascosto.
      Composta sabato 24 ottobre 2009
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        Scritta da: Artemis
        in Poesie (Poesie personali)

        L'altalena

        Ho paura di essere felice
        Di osare pensare
        Pensieri che sanno di cielo
        Di credere a parole
        Che ingannano come farfalle
        Quando sono così simili al sole.

        Blocco le orecchie
        Perché il tuo suono scivoli via
        Respiro il grigio dell'asfalto
        Piuttosto che il tuo sorriso
        e l'altalena torna giù
        Il mondo si ferma
        Ma la strada che ha percorso
        Io l'ho persa di nuovo.

        Quanto posso lasciarti intravedere
        Della mia verità
        Senza dovermi riparare ancora
        Nel raggio della luna
        Senza dovermi far guarire dalla notte
        Perché ricucia con i suoi fili di tempo
        Le mie bruciature?

        Devo rischiare di affogare
        Per imparare a volare
        Devo saltare giù
        Dall'altalena infernale
        Per avere il coraggio
        Di guardare da terra
        Tutti gli istanti
        Che inconsciamente ho nascosto.
        Composta lunedì 26 ottobre 2009
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          Scritta da: Anna Cottini
          in Poesie (Poesie personali)
          Solo i miei passi parlano, verso la vetta.
          Scarponi, zaino, mani ruvide,
          respiro, voglia d'infinito, di ali.
          Il suolo è complice del mio stupore.
          Sono erba attaccata alla roccia,
          sono aria incollata alla nuvola.
          La bocca è arsa, bevo una goccia
          che, lenta, scivola sul viso:
          sapore di sudore e lacrima,
          simbiosi tra terra e spirito.
          Improvviso, l'immenso si espande.
          Ascolto un bisbiglio: la vetta racconta al cielo...
          è quasi melodia o, forse, è preghiera.
          Composta nel agosto 2007
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            Scritta da: Anna Cottini
            in Poesie (Poesie personali)

            Bacio

            Bacio - definizione
            Sospensione di tempo,
            quasi a inebriarsi,
            quasi a librarsi.
            Vedere una forma mai vista,
            ad occhi chiusi.
            Toccare l'"oltre"
            che rapisce e consuma.
            Qualcosa che entra improvviso,
            qualcosa che si lascia incustodito.
            Non percezione di suoni.
            Intuizioni di odori.
            Sapore d'anima svelata,
            di dono, di meraviglia.
            Paura che sia sogno,
            paura di vuoto, dopo.
            Composta nel febbraio 2009
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              Scritta da: Marzia Ornofoli
              in Poesie (Poesie personali)

              Domani futuro

              Sono seduta qui seduta su questo scoglio,
              pensando a un domani che ci aspetta,
              chiedendomi cosa faremo che cosa saremo?
              Tu scuoti la testa, ma non ridi dei miei dubbi,
              perché forse sono i tuoi.
              Guardiamo il mare davanti a noi
              poi ti alzi e mi guardi un istante
              e sussurri:
              -Che cosa siamo noi davanti a questa immensità?
              Siamo solo due esseri viventi
              che ne fanno parte,
              ma che allo stesso tempo
              fanno parte dell'uno dell'altra,
              e il domani e il futuro chissà-
              Ma dopo un istante aggiungi
              -Ma una cosa la so tu sei il mio futuro e il mio domani.
              Composta mercoledì 2 dicembre 2009
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                Scritta da: Marzia Ornofoli
                in Poesie (Poesie personali)

                Sabbia fra le dita

                I pensieri scorrono veloci nella mia mente,
                guardo questo mare che lambisce la costa.
                Il silenzio m'avvolge con il suo rumore,
                di una spiaggia deserta, abbandonata,
                dai bambini chiassosi, abbandonata da corpi
                arroventati dal sole, più nessuno disturba,
                la mia quiete sognante,
                più nessuno interrompe
                il filo dei pensieri vaganti,
                nemmeno il grido stridente di un gabbiano.

                Cammino sulla riva e la mente ritorna,
                ritorna indietro in un luogo chiamato amore.
                Parole sussurrate all'orecchio,
                vibranti nell'anima e nel cuore,
                ma ora che sono?
                Composta mercoledì 2 dicembre 2009
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                  Scritta da: garchetti
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Tradotto

                  Non dire che...
                  non sapere se...
                  il filo del telefono ci divide
                  la distanza non si colma
                  al di là del tramonto
                  ombre di quiete
                  ci trascineranno verso l'abisso
                  e quello che dirò
                  suonerà alle tue orecchie
                  come un suono senza significato.
                  Composta giovedì 10 dicembre 2009
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                    Scritta da: Carlo Spada
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Non farmi aspettare

                    Rincorro le tue parole lontano dalla tua presenza
                    Scivola lentamente l'immagine dei tuoi occhi bruni
                    Rimbomba il mio cuore

                    non farmi aspettare

                    Visioni notturne impalpabili di te
                    Squarci di luce nel buio
                    Lanterna di eterna passione

                    non farmi aspettare

                    Sospesa su un silente gregge
                    Brillante avvolgi il buio
                    Musica conducimi a lei

                    non farmi aspettare.
                    Composta martedì 30 giugno 2009
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