Poesie personali


Scritta da: Elisa Andena
in Poesie (Poesie personali)

Nell'albero

Incarnata in tronco d'albero
galleggiando nella clorofilla
i capelli fluttuanti
le palpebre socchiuse
ascolto il letargo della natura
lo scricchiolio delle foglie secche
elfi e fate che leggeri si muovono
preparandosi all'inverno
La nebbia nasconde l'orizzonte
l'odore della pioggia imminente
satura l'aria
Sola
immobile
le braccia aperte lungo i rami spogli
i palmi rivolti al cielo
con le lunghe dita scheletriche
imploro
aspettando un tiepido raggio di sole.
Composta lunedì 7 dicembre 2009
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    Scritta da: Simona Valvo
    in Poesie (Poesie personali)
    Non so più che farmene di questa finta armonia.
    La serenità? È mancanza di passione.
    La saggezza? Paura di osare.
    La semplicità? Epidermide di una timidezza che arrossisce.
    Al bianco vorrei preferire il rosso
    Ad un giorno rassicurante la notte tempestosa
    Col mare che ulula nel vento bagnato.
    A picconate questa fredda grazia di marmo! Che consacra un
    Infelice matrimonio tra
    desideri troppo audaci ed una volontà codarda...
    e quando ciò sarà avvenuto,
    non spaventarti, non scappare via...
    prendimi per mano...
    e aiutami a conoscermi.
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      Scritta da: Marisa Marimare
      in Poesie (Poesie personali)

      La luna

      Nella macchia oscura   mi sorridi...
      il tuo luminare reca fascino ed eleganza,
      a volte ti lasci sopraffare da qualcuno che vuole impedire a me di ammirarti!
      Ma tu sei presente costantemente,
      tranquillizzi il mio cuore.
      Guidi i miei passi,
      indirizzi il mio cammino nel sentiero della luce,
      e non mi fai cadere in trappole nascoste,
      ho fiducia in te!
      Nella macchia oscura  sei un sovrano,
      circondato da occhi
      che scrutano   i tuoi bagliori, i tuoi misteri, 
      onore a te mio bel splendore!
      Composta giovedì 10 dicembre 2009
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        Scritta da: Porfirio
        in Poesie (Poesie personali)

        L'urlo

        L'urlo...
        Ti sale dentro annaspando,
        aggrappandosi alle pareti dello stomaco.
        Si contrae, sale ciecamente,
        inflessibile, irruente, gonfio di rabbia.
        Su, sale ancora,
        si ferma un po', si espande,
        riprende la sua salita,
        s'aggrappa e si contorce
        all'interno della gola,
        esce con violenza,
        si libera nell'aria,
        la mente vuota ti lascia.
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          Scritta da: Porfirio
          in Poesie (Poesie personali)

          Sono

          Sono la Notte
          che giunge oscura
          ammantata di tenebre,
          gioca col tempo
          e sventra i tuoi sogni.
          Sono il Distacco
          impavido e atroce tormento
          che urla crudele,
          ti spoglia
          e nuda ti lascia.
          Sono il Gorgo
          che ti inghiotte e ti stritola,
          ti trascina e ti smembra,
          e negli abissi
          t'incatena spietato.
          Sono il Silenzio
          che urla muto
          inghiotte parole,
          tace e zittisce
          e ti ingabbia la mente.
          Sono l'Amore
          violento e dolce,
          ti incendia il cuore
          e ti svuota l'anima,
          senza forze e senza respiro ti lascia.
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            Scritta da: Catone appassito
            in Poesie (Poesie personali)
            Si disperde la cenere
            tra le correnti eteree
            e si dissolve in polvere
            tra i venti e le maree.

            Resta sulla riposta
            mesta collina tacita
            quella che fu la posta
            di vita lunga e tragica.

            Non più novene ascoltano
            lobi che più non odono,
            non più le membra fremono
            né più si drizza il muscolo.

            Nulla conserva il secolo,
            neanche il nome immemore:
            quando si è giunti al pascolo
            si è solo morti in genere.
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