Poesie personali


Scritta da: BrutalBruzzi
in Poesie (Poesie personali)

Amare e sparire...

Se il tuo Cuore sofferente
Non aprirà la sua porta al mio Amore
Mai più i tuoi occhi vedranno il mio volto
Mai più le tue orecchie sentiranno la mia voce
Mai più le tue mani toccheranno la mia pelle
Mai più le mie labbra baceranno la tua bocca
Mai più il mio sorriso accoglierà le tue giornate tristi
Perché nella solitudine è destinato a rimanere
Chi non accoglie il mio modo di amare
e il mio modo di sparire
Dinanzi all'anima insensibile che lascia seccare il fiore
Senza annaffiarlo con le gocce dei sentimenti
Che lascia nell'oblio il pensiero dell'ardore
Ed io amo sì
e sparisco nel silenzio e nell'apatia
Da quella vita che della mia né vuole ignorare l'esistenza...
Amare, sparire
e annebbiare il mio aspetto per il nessuno.
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    Scritta da: BrutalBruzzi
    in Poesie (Poesie personali)

    Carrara...

    Dorme sonnolenta,
    nella calura estiva di Agosto,
    antica come i marmi
    nascosti nelle sue montagne.
    È una piccola macchia bianca,
    circondata dal verde delle
    colline che pian piano scendono
    come onde verso valle.
    Ogni sua strada
    Nasconde immagini e simboli
    Di epoche diverse,
    storie sepolte nei muri
    di vecchi palazzi ottocenteschi.
    Le Alpi Apuane,
    alte e imponenti,
    sembrano toccare il cielo;
    giganti dal cuore di marmo che
    vigilano sulla città,
    formando una lunga catena di
    cime spezzate,
    dove le nuvole s'infrangono quasi
    come il mare impetuoso sugli scogli.

    Pare eterna Carrara,
    pacifica roccaforte dove
    l'antico s'intreccia col moderno,
    dove il passato si fonde col presente in
    un armonico pensiero destinato
    a non morire mai!
    Composta martedì 10 agosto 1999
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      Scritta da: BrutalBruzzi
      in Poesie (Poesie personali)

      Amica della Notte...

      Ti saluto amica mia,
      compagna di cento notti
      passate tra
      il fumo delle sigarette
      e il vociare
      del popolo delle stelle.
      Ti saluto amica mia,
      e ti ricordo ancora
      nella nebbia che copriva
      i tavoli
      e rendeva magica
      quell'atmosfera gotica
      quasi come in un Castello di una fiaba
      dove la birra scorreva a fiumi
      e i desideri
      si racchiudevano in un fondo di un bicchiere.
      Ti saluto amica mia,
      compagna di cento notti
      magiche,
      di cento notti a volte allegre a volte tristi.
      Grazie amica della notte,
      per tutte le volte che ci hai donato un sorriso,
      per tutte le volte
      che ci hai fatto sentire
      parte di te.

      Ora anche la notte ha perso un'amica,
      e tu non sei qui tra noi.
      Ma sono certo
      Che dal Cielo verrai a guardarci
      Nelle nostre serate che passeremo tra il fumo delle sigarette
      Seduti tra i tavoli,
      e sorridendo come solo sapevi fare tu,
      ascolterai i nostri desideri
      Racchiusi nel fondo di un bicchiere.

      Arrivederci amica della notte.
      Composta mercoledì 2 gennaio 2002
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        in Poesie (Poesie personali)

        Uno specchio di vita

        Uno specchio di vita
        si riflette nelle acque tranquille.
        Onde spensierate accompagnano
        il beccheggiare degli aironi.
        La natura è amica
        e invita a conoscerla.
        I colori del cielo
        si confondono nell'acqua,
        in quella oasi di pace.
        Intenso e sensibilmente vero
        è il contatto con se stessi.
        Si può gioire, si può piangere,
        ci si può ritrovare
        ascoltando le voci della natura.
        L'erba rigogliosa delle rive,
        lambita dalle limpide acque,
        propende verso il cielo
        la sua energia vitale,
        in una semplice canzone d'amore.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Il tocco materno

          Cosa raccoglie il grembo materno?
          Il frutto di un seme,
          germoglia e cresce,
          sente, si nutre, vive.
          Chi decide del suo futuro?
          Egli non può.
          In un piccolo spazio si gira e si rigira,
          e attende.
          Gioisce la madre nel sentirlo,
          mentre appoggia la mano sul ventre si uniscono,
          e in quell'istante
          percepiscono entrambi la presenza.
          C'è l'amore più grande
          in quel tocco.
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            Scritta da: PICU85
            in Poesie (Poesie personali)

            I teneri amanti

            Parole sussurrate tra le mura di questa casa,
            una finestra è aperta
            si sente solo il soffio del vento,
            che inevitabilmente porta con se le nostre parole.
            Tutti odono, ma nessuno capisce
            è il nostro segreto.
            La gente si guarda attorno inquieta,
            gli occhi e i volti si scrutano,
            ma nessuno riesce a decifrare il nostro codice.
            Ma per quanto tempo ancora?
            Ma all'alba del nuovo giorno,
            grideremo al mondo che siamo noi i teneri amanti.
            Forse ci saranno occhi cupi e tempestosi,
            forse le lingue serpeggeranno,
            forse ci lasceranno al nostro destino,
            forse...
            Sono tanti i forse che compaiono,
            ma alla fine ci sarà sempre un pezzo che apparterrà solo a noi.
            Composta venerdì 2 settembre 2005
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              Scritta da: Mara Cipelli
              in Poesie (Poesie personali)

              Cambiare

              Mi hanno detto che non posso volare
              Che questa è la mia amara sorte
              Ho deciso di voler provare,
              l'ho pagato con la morte.

              Con l'incoscienza della gioventù
              Con la forza dei miei ideali
              Mi sono buttata nel vuoto
              Sbattendo un po' le ali.

              Mi dico che anche se ho fallito
              Ed indietro non si può tornare
              Sono fiera di ciò che ho fatto
              Sono fiera di sognare...

              Eppure quella voce in fondo al cuore
              Mi agita di paura
              Mi ricorda che ho perso tutto
              Per andare contro la mia natura

              Giaccio qui stesa senza più domani
              La vita che mi sfugge dalle mani
              e realizzo che per voler cambiare
              Ho perso tutto ciò che la vita mi poteva dare

              Triste sorte avversa
              Tutta una vita sognando d'essere diversa
              e solo ora lo capisco per davvero
              Che non era così male ciò che ero.

              Ci sono cose che non si possono cambiare
              prima o poi ci si deve accettare...
              Che serva a dare una lezione, seppur piccolina
              Il triste ed umile sacrificio di una gallina.
              Composta domenica 20 settembre 2009
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