Poesie personali


Scritta da: Federica G.
in Poesie (Poesie personali)

La solitudine del pagliaccio

"Il cuore conosce la propria amarezza, e alla sua gioia non partecipa un estraneo" (Proverbi 14.10)

Notte fonda. Cala il sipario.
La messinscena è finita: basta con gli accorgimenti, le finzioni, gli artifici, la commedia. Della vita.

Bianco o Augusto che tu sia, hai ricevuto approvazione.
Il grande pubblico.
Il grande applauso.

Niente più risate, schiamazzi e nasi rossi.
Vuoto, solo vuoto, solo e vuoto. Solo.

I muscoli della tua faccia non seguono più i tuoi ordini e continuano a farti sorridere.

Eppure il sipario è calato.
Lutti o feste possono riempire la tua giornata ma non possono rimandare lo spettacolo.
Tu devi salire su quel palco. Non importa quanto sia arduo.

Ambasciatore del sorriso, la pausa della tua solitudine è terminata.
Si riapre il sipario.
Composta martedì 20 ottobre 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: jolecapo
    in Poesie (Poesie personali)
    Conoscere me stessa...
    capire quando è ora di dire basta
    e ricominciare, risalire, ripercorrere con la mente il cammino
    ci sono ancora stanze vuote nel mio cuore...
    cosa rimarrà di me nel cuore degli altri?
    Mi cerco... e scopro
    che oltre quelli che credevo i miei limiti ce ne sono altri...
    e altri ancora: fin dove?
    Io sono mare, bonaccia, burrasca...
    sono il blu del profondo, il verde speranza...
    sono un'onda che avvolge sé stessa
    che nasce, vive, e muore sulla spiaggia...
    e rinasce.
    Composta venerdì 12 giugno 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Rosarita De Martino
      in Poesie (Poesie personali)

      La cascata delle Marmore

      Assetata di gioia
      cammino in strada di mia vita.
      E improvvisa mi appari,
      o perla di cascata.
      Sei incastonata in brillio
      di verde,
      che tu stessa nutri.
      Dall'alta rupe
      saltelli irruenta
      in polifonia di suoni,
      in caleidoscopio
      di colori generati
      da tuo candore di spuma.
      Con ardito sguardo
      ti raggiungo,
      ti abbraccio,
      ti posseggo.
      Ora sei solo mia,
      o eterna bellezza!
      Tua forza possente
      mi capta, mi avvolge,
      mi placa
      e si trasforma
      in mio fiume
      di pace.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Rosarita De Martino
        in Poesie (Poesie personali)

        Ritrovo il Natale

        Mi aggiro nella città,
        mi abbagliano
        ammiccanti insegne,
        m'inseguono nordici pupazzi,
        ma manca la certezza del Natale.
        Confusa mi fermo,
        mi scuoto
        e con volo di pensiero
        mi salvo.
        Imboccando
        i tornanti del tempo
        raggiungo il mio paesello
        arroccato su sicura
        roccia di fede.
        Nella notte santa
        m'inebria di pace
        nenia di zampogna.
        Vedo la mia gente
        stipata
        in luce di chiesa.
        Con forza di preghiera
        ne spingo la vetusta porta,
        si colmano le mie valli di sfiducia,
        appendo mia razionalità
        a stelle di meraviglia
        e, indossando mantelli
        di gratuità,
        Ti guardo mentre, Tu Bimbo,
        appari in statuina di cera.
        Ora tenero riposi
        nella culla del mio cuore
        quale Signore di mia vita.
        E ritrovo il mio Natale!
        Vota la poesia: Commenta
          in Poesie (Poesie personali)

          Inconsapevole

          Come piccoli bambini,
          siamo nati senza voglie.
          Indifesi e senza strada,
          qui nel gioco della vita.

          Ma nel mondo inconsapevole
          e su questa grande palla,
          siam venuti per giocare
          ed imparare a stare a galla.

          Sottomessi nel dolore
          spesso siamo senza meta.
          Come fare quando un fischio
          non comincia una partita?

          Il problema non è da poco,
          lo so, ma questo è un gioco.
          Quindi se nessuno fischia,
          non temere, sei già in pista.

          Tu preparati e stai pronto
          che al momento più opportuno
          non sarà l'aspettativa
          a farti strada nella vita.

          Cerca sempre in te il ricordo
          di esser libero di fare
          e vedrai che in questo mondo,
          riuscirai a galleggiare.

          Tanto basta per trovare
          la tua strada e il tuo perché,
          camminando col tuo passo
          e con la vita che c'è in te!
          Composta domenica 13 dicembre 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Endi H.
            in Poesie (Poesie personali)

            Fiamme e Lacrime

            È un valzer tra fiamme e lacrime il cammino mio
            è un destino superbo ed insuperabile il nostro
            e con quanta fatica abbiamo costruito la perfezione dell'abbandono
            e per sempre rimembrerò questo dolore
            Più gioia che vita,
            Più passione che morte.
            Vivi, potere che sei in me
            e riduci il destino al mio volere
            Vivi, suprema lacrima di onnipotenza.
            Spegni le mille fiamme della debolezza
            Rendimi in grado di proteggere il mio amore
            Credimi in grado di lottare con ardore
            e se la mia danza non sarà celebrazione della tua bellezza
            Distruggimi, annichiliscimi
            Risorgerò come bianca Fenice
            Piangerò fuoco dolce,
            Berrò lacrime potenti.
            Non mi sarà più necessario respirare.
            È la vita, oltre l'uomo.
            È l'eterno tra le mie dita.
            Gigante, onnipotente,
            risponderò ai tuoi sorrisi.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Violina Sirola
              in Poesie (Poesie personali)

              La bambola di sale

              Una leggenda buddista narra
              di una bambola di sale che voleva conoscere il mare.

              Era una bambola di sale e non sapeva che cosa fosse il mare.
              Un giorno decise di andare alla ricerca del mare.
              Camminò per sentieri aridi e
              scoscesi, s'inerpicò sui monti e
              discese a valle, per contemplare l'immensa luce
              bianca del sole sulle onde del mare, quand'era ancora
              l'alba. Poi chiese di conoscere: "Che cosa posso fare"?
              "Toccami" rispose il mare; la bambola esitò, poi lo toccò
              perplessa con le dita di un piede e
              incominciò a capire: una parte di sé se n'era andata via!

              S'immerse nell'acqua quasi completamente
              ancora non capiva che cosa fosse il mare.
              E, quando finalmente nell'onda travolgente
              il mare l'assorbì, la bambola di
              sale, prima di scomparire, mormorò dolcemente: "Il mare sono io".
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Violina Sirola
                in Poesie (Poesie personali)

                Caro Babbo

                Caro Babbo mio, tu sei un
                pinocchio – hai un naso lungo
                lungo – io sono un somarello, il mio
                amico Lucignolo non ce l'ha fatta
                è morto. Io sono di legno, perciò
                sono più forte.

                Babbo, il grillo mi dà noia
                dagli una martellata. Hai detto che
                la mafia non cerca la giustizia
                ha Dio dalla sua parte.

                Caro Gesù Bambino, tu sei
                figlio di Dio, io sono un somarello, la soma
                è la mia croce, perciò sono di legno.
                Tu non dici bugie, diventerai grande
                allora sarai Dio. Diglielo alla fatina
                "Pinocchio non vuole
                diventare un vero
                bambino, fatto di carne e ossa.
                Preferisce il cuore del suo
                ciliegio in fiore".
                Composta mercoledì 16 dicembre 2009
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: applerock83
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Feeling You

                  L'aria che ci separa,
                  non conta.
                  Lo Spazio ed il Tempo
                  sono solo
                  corde che ci legano a terra,
                  impedendoci di volare.
                  Ma niente potrà mai separare
                  pensieri ed idee,
                  sentimenti e sensazioni,
                  così a lungo
                  da distruggerle.
                  Forse non conosco me stessa,
                  ma ti capisco e ti sento,
                  dentro ed intorno,
                  vicino e lontano,
                  io ti sento.
                  Composta domenica 13 dicembre 2009
                  Vota la poesia: Commenta