Poesie personali


Scritta da: Rugiada
in Poesie (Poesie personali)

Nascita

Ecco... adesso ti conosco,
piccolo miracolo del mio cielo.
Ora vedo gli astri luminosi
dei tuoi occhi,
ora sento il tuo profumo
intriso di dolcezza.
Sei vagito di vita nascente,
sei scintilla brillante d'amore,
racchiudi in te il mistero
eterno della Vita.
In te ritrovo me stessa,
per te inventerò grandi sogni...
fragile nuova vita
affacciatasi ora al mondo.
Promessa di futuro
nelle tue piccole mani.
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    Scritta da: Andrea Manfrè
    in Poesie (Poesie personali)

    Ho paura

    Ho paura
    Ho paura di guardarti negli occhi,
    di guardarti nell'anima,
    di dare uno sguardo in te.

    Perché
    Perché è come una strada a senso unico,
    non potrò più tornare indietro,
    non vorrò più allontanarmi da te.

    Potrò
    Potrò solo andare avanti
    volendoti conoscere sempre di più
    volendo stare sempre accanto a te.

    Vorrò
    Vorrò solamente lasciarmi innamorare
    cedendo dinanzi la forza dell'amore,
    vivendo il resto della mia vita per te.
    Composta venerdì 18 dicembre 2009
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      Scritta da: Andrea Manfrè
      in Poesie (Poesie personali)

      Aura

      Il sole punta sui miei occhi
      che vorrebbero chiudersi,
      infastiditi da tutta questa luce,
      ma non possono
      distrarsi da te.

      Non devono farlo
      perché chiudendosi
      non potrebbero mai
      vedere l'angelo
      che è in te.

      Li seduta dinanzi a me,
      è proprio il sole
      a voler risplendere
      creando una magica aura
      su di te.

      Succube di emozioni,
      incapace di reagire,
      non posso far altro
      che restare tacitamente
      a contemplare te.
      Composta giovedì 17 dicembre 2009
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        Scritta da: spedarix
        in Poesie (Poesie personali)

        Amore impossibile

        Ti ho cercata ed hai risposto,
        mi hai cercato ed ho risposto,
        ti ho confidato le mie paure,
        le hai fatte tue,
        mi hai confidato le tue ansie,
        le ho fatte mie,
        mi hai aperto i tuoi sogni,
        li ho vissuti,
        ti ho aperto la mia anima,
        l'hai saziata,
        ora ti offro il mio cuore,
        per un amore impossibile.
        Composta giovedì 18 settembre 2008
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          Scritta da: ENRICO DANNA
          in Poesie (Poesie personali)

          Deserti sono gli occhi

          Ombre di solitudine
          sedute ai margini di tavole
          imbandite di parole.

          Il bisogno d'amore,
          è il pianto isterico di un neonato
          abbandonato al delirio delle coliche.

          Deserti sono gli occhi,
          al lacrimar dell'anima.

          Accendo fuochi fatui
          la sera,
          per riempire quegli spazi vuoti,
          alla mensa dei miei silenzi.

          Nell'attesa che quelle ombre
          diventino assurdi ritratti
          dipinti di carnale euforia.
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            Scritta da: Federica G.
            in Poesie (Poesie personali)

            Piacere, il mio nome è Alzheimer

            Piegata su me stessa lamentavo le mie sofferenze ritenendole le peggiori al mondo.

            Poi ti ho veduta.
            D'improvviso la mia prospettiva è cambiata.

            Io, privilegiata perché trovata dall'Amore; tu, sterile, ti è stata tolta la capacità di dire Ti Amo alle persone che ami: un inferno, dunque.

            Su quel letto di ospedale, al mio fianco, mi hai guardata: ho visto in faccia il dolore.
            Il dolore ha un volto.

            Urlavi nel silenzio della notte. Un gemito incessante, una cantilena di morte.
            Eppure in quel lamento scorgevo la parola familiare: Elohim, Elohim.
            La tua era una forma di preghiera?

            Tuo figlio stringeva quella mano che per anni lo aveva risollevato dalle cadute in bicicletta, dalle azzuffate con gli amici.
            Tuo figlio ti sorrideva e ti cantava come la mamma migliore del mondo.
            Anna, hai cresciuto un figlio stupendo.

            L'inizio della tua malattia fu subdolo: una stupida dimenticanza.
            Oggi quella dimenticanza è il tuo pane quotidiano.
            Riconosci chi bagna il tuo letto di lacrime?

            Se la corretta diagnosi si avrà solo con la tua morte,
            perché entrando hai sussurrato: piacere, il mio nome è Alzheimer?
            Composta martedì 18 agosto 2009
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