Poesie personali


Scritta da: armanda66
in Poesie (Poesie personali)

Ragione e sentimento

E nemmeno oggi accadrà,
sforzo di volontà sovrumana,
invenzione lasciva di fantasie
inappagate e desiderate,
niente accadrà,
poiché la dea della ragione
ha il sopravvento su ogni cosa
spietatamente,
indifferente al bisogno dell'anima.
La perversione del dolore ad ogni costo,
per ogni momento bruciato
sull'altare del delirio:
ecco chi trionfa alla fine.
Composta venerdì 14 maggio 2010
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    Scritta da: Marzia Ornofoli
    in Poesie (Poesie personali)
    Mi spoglio della corazza,
    nuda resto senza più difesa
    mostro la mia anima
    a chi sa leggere fra le pagine
    scritte da una penna d'oca
    tinta d'un inchiostro
    trasparente che
    prende forma solo
    sotto gli occhi di chi sa amare.
    Mi spoglio della corazza,
    nuda resto senza più segreti
    che svelo solo a chi
    sa guardare oltre al mio aspetto.
    Composta venerdì 14 maggio 2010
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      Scritta da: Antonio Prencipe
      in Poesie (Poesie personali)

      Dimenticare

      Avanti per questa via maledetta
      Avanti per una verità che mi uccide
      Avanti per una strada senza orizzonti
      Avanti per questa vita senza età
      sesso senza amore
      fumare per sentirsi bene
      tatuaggi e piercing per sentirsi più forti
      ora dico basta
      ora chino la testa
      ora mando a fan culo quel cielo bastardo
      troppe stelle ho fatto cadere
      troppo sangue
      troppo amore ho gettato via,
      Voglio quell'invito
      voglio dimenticare ai bordi del cielo
      voglio dimenticare
      il sesso, le stanze d'albergo, l'amore, l'odio, le notti, il vino, le albe
      le ombre, gli scherzi, le foglie, le luci, i giorni, i sogni
      l'orgoglio
      Grazie per aver frantumato il mio cuore
      ora quel raggio di sole riesce ad entrare
      Guardo avanti.
      Accarezzo l'oblio e
      sparisco nel paradiso.
      Composta venerdì 14 maggio 2010
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        Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
        in Poesie (Poesie personali)

        Il vino migliore

        Ho comprato il vino migliore
        e rubato i fiori più belli
        ho acceso candele orientali
        pasticciato con i fornelli
        ti ho declamato versi speciali
        mi ispiri sempre quelli
        e mani nelle mani mi hai baciato
        abbracciato
        con labbra tumide hai chiuso gli occhi
        languida e poi...
        hai russato.
        Composta giovedì 13 maggio 2010
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          Scritta da: Marzia Ornofoli
          in Poesie (Poesie personali)

          Incontro con Catullo

          Nuvole bianche in un cielo grigio azzurro
          si mescolano a grigio verde dell'acque del lago.
          Antiche mura, vestigia di una antica villa,
          Roma conquistatrice la costruita,
          un poeta un filosofo vi ha abitato.
          Sentieri ghiaiati che scricchiolano sotto
          ai piedi dei mille turisti,
          guide che spiegano ciò che stato,
          macchina fotografica pronta
          a imprigionare quelle antiche pietre,
          un soffio di vento e una voce sussurra:
          "io ho vissuto qui,
          ho scritto dolci poesie d'amore
          per la mia amata Lesbia.
          Ma ora guarda come era bella
          la mia casa".
          Come per magia le mura cadute
          si ergono maestose, la grande terrazza panoramica,
          su un lago incantatore,
          i portici che correvano ai lati della casa,
          i mosaici, ma il viaggio nel tempo si ferma
          l'ingresso della villa e davanti a me,
          il vocio dei turisti hanno il sopravento
          sulla mia immaginazione.
          Mi giro ancora un istante verso
          quelle antiche mura,
          l'immagine di Catullo scompare
          mentre un ultima folata di vento
          mi sussurra "Leggi le mie poesie".
          Poi tutto scompare, rimane solo,
          le grida di qualche ragazzo,
          il rumore delle onde del lago
          che infrangono sulla pietra.
          Composta giovedì 13 maggio 2010
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            Scritta da: dax
            in Poesie (Poesie personali)

            Inno alla merda

            Di tutti gli elementi sei il più squalificato,
            ma sei tu che ridai vita al prato.

            All'effluvio dei tuoi miasmi puzzolenti
            s'inchinano i gigli riverenti.

            Sei tu che nell'orto nostrano
            concimi la terra: Ho! Prodotto dell'ano.

            È la tua puzza, la tua consistenza
            che schiacciata ci fa perdere la pazienza.

            Ma ripensandoci brevemente
            dicono che porti fortuna, sollevi la mente.

            Anche la medicina lo dice
            nell'abbondante smerdamento
            sta la salute, la vita lunga e felice.

            Merda benefica, merda salutare,
            che concimi il grano e pure il mare,
            nella giusta proporzione
            rinnovi della vita: la procreazione.

            Su! Defechiamo in letizia,
            madre, padre, cugini e prozia,
            poiché il giorno che più non defecheremo
            all'altro mondo c'incontreremo.
            Composta nel gennaio 2010
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              Scritta da: Luca Sant'Ambrogio
              in Poesie (Poesie personali)

              Condanna Eterna

              Non trovo un senso in questa condanna eterna,
              lasciatemi in un angolo
              schivate il rumore amaro
              della mia caverna.
              La libertà a me concessa
              è il buio della notte.
              Un antro stretto della casa
              denso di fumo e di libri.
              Lo spazio diviene musica.
              L'aria si fa pura essenza
              e si plasma:
              la dimensione evapora
              e prende altra forma incorporea.
              Corrono i passi di danze antiche,
              si sfumano sorrisi tra fiocchi e specchi.
              Attendo, come un guerriero attende la resa,
              la luce del sole
              a svegliare la crudeltà delle parole
              ed io, sarò pronto a cadere.
              Abbandono, di nuovo, la gente a ciò che dice.
              Morirò in quest'alba
              per rinascere fenice.
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                Scritta da: Antonio Dati
                in Poesie (Poesie personali)

                L'incognita della vita

                Lo specchio:
                l'immagine riflessa
                Un viso angelico
                Un viso amoroso.
                Assorta contempli
                Un corpo armonioso
                Seducente, un profilo
                Umile agli sguardi
                Una lacrima, si stacca
                Come una carezza
                Solca il tuo viso
                Guance vellutate come
                Petali di rose
                Bagnate di rugiada.
                Il cuore angosciato
                Avido d'amore.
                Specchio crudele
                Rifletti solo l'immagine
                Non vedi il dolore
                Che regna nell'anima.
                Il cuore dolente
                Un ombra appare
                La morte avanza
                Sempre più vicina
                l'immagine viene offuscata
                Nell'aria risuona
                Una musica, dolce
                Fluttuante, armoniosa
                Una musica,
                non di questa terra.
                Composta mercoledì 12 maggio 2010
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