Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Sonnecchia la Sfortuna

Putrido è il germe
contaminatore del dolore
mio rimbombante.
S'abbeve di linfa potente
lo spirito mio
per poi dissiparsi
in forza vitale,
come vaso di crusca
nel suicidio fatale.
Sonnecchia la Sfortuna:
l'insolubile dubbio.
Eppure mai ad essa
ho mancato di rispetto.
Il mio saluto ormeggiato
era intimo assai.
Pregievole l'insediarsi suo
nel mio verde giaciglio
di ghiozzi e spicchi di sbadiglio:
è manna di gioie.
Composta giovedì 31 dicembre 2009
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    Scritta da: Elio Lupini
    in Poesie (Poesie personali)
    Tutto divora alberi e fiori
    morde l'acciaio e le rocce più dure
    uccide i re e le più alte montagne
    è il tempo che scorre
    che non si può vedere
    che giace e riempie i vuoti
    prima e dopo ogni cosa
    e uccide il sorriso
    in un ghigno fatale
    nell'oscurità totale
    e piange senza voce
    e senza ali
    e senza denti
    e senza bocca
    come il vento...,
    puoi sentirlo
    mai vederlo o comandarlo,
    è come il Cuore
    leggero
    come piuma il respiro
    in un letto in cui non dorme
    scivola più dolce di ogni rima
    il silenzio passa al Sole
    senza ombra proiettare
    nell'aria
    se lo alimenti vive
    se lo disseti
    muore come il fuoco
    come la candela divorata
    nemica del tempo
    del vento
    e dell'acqua
    nella sua vita misurata ad ore.
    Come in uno specchio non mentirò
    senza ombra
    come al rosso della neve al tramonto
    e l'argentea rugiada al mattino
    Dentro me sfide d'ogni sorta
    orchi ed altro ancora
    tra le mie chiuse mura
    radici profonde
    d'acciaio di tempo e di morte
    sfaldate dalla vita
    e le mie membra senza chiavi
    in questo oceano di cielo
    in una musica soave
    riposeranno
    in attesa del nulla
    che si liberi l'anima
    e il mio cuore.
    Composta martedì 4 maggio 2010
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      Scritta da: coccinella 80
      in Poesie (Poesie personali)
      Ti sento e sei così vicino
      che non so dividere
      i miei giorni dai tuoi,
      il mio respiro dal tuo respiro.

      Mi arrendo al tuo abbraccio
      esausta dopo la fatica
      di volarti lontano:
      quanta strada
      solo per morire
      tra le tue braccia,
      solo per baciare il tuo sorriso!

      Mi perdo, sì, nel labirinto
      dei tuoi occhi,
      rinnego me stessa
      e le mie convinzioni:
      sono niente tra le tue mani,
      fango si sgretola,
      sabbia che disperdi.

      Scivola il velo
      giù dall'anima indifesa:
      tu l'afferri tra le dita,
      può starti nel palmo
      se appena lo chiudi.

      La mia vita
      per un tuo sospiro,
      per un saluto che mi regali distratto:
      ecco il prezzo per un po' di calore,
      sangue che verso
      nel calice della tua superbia.
      Composta martedì 8 giugno 2010
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        Scritta da: armanda66
        in Poesie (Poesie personali)

        Tracce

        Sono rimaste tracce
        del tuo passaggio,
        hai lasciato le tue
        parole sussurrate piano,
        un abbraccio sotto la
        pioggia,
        una musica triste,
        che non sento più,
        una rabbia sorda,
        per la nostra lontananza.
        Una dolcezza infinita e
        una passione a stento
        contenuta di baci e di carezze
        che forse non hai più da tempo.
        Ricordi che porterai sempre
        con te e che faranno parte di me.
        Tracce d'amore...
        Composta martedì 8 giugno 2010
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          Scritta da: Vera Somerova
          in Poesie (Poesie personali)

          Tormento dell’umanità

          Eccomi qua... mi presento:
          Dell'umanità io sono il tormento!
          Dell'albero secolare sono il fusto,
          e sono divino... un cesare augusto!
          Eccomi qua, gioite, piccoli sciocchi!
          Io sono i vostri sensi e sono i vostri occhi!
          Io sono il sapore di una nera sconfitta,
          l'ultimo capitolo della vostra vita...
          Io sono quello che vi ricorda che cosa fare...
          Io sono colui che dovreste solo pregare!
          Sono la luce nel cielo, l'aurora boreale...
          Io sono il vostro sangue, la linfa vitale...
          Si tratta di un ruolo che non ho scelto,
          e mi ci trovo, controvoglia, fino ad adesso...
          Vi devo confessare che ero poco svelto,
          ed ogni tanto temo di esser stato fesso...
          Io...
          non odoravo di zolfo e non avevo i lampi!
          Io non puzzavo di pesce
          e non mangiavo gli scampi...
          Io non mi sentivo un angelo caduto dal cielo,
          ed a dire il vero...
          non ero poi tanto bello...
          e non urlavo e non dicevo le parolacce,
          e non amavo per poi dire:
          "non mi piace"...

          Oh si, lui...
          lui lo faceva...
          e come un pazzo godeva!
          E quando in flagrante l'hanno preso:
          Rideva!
          Sì, quella volta che era andato con una puttana:
          nessuno lo ha più visto
          per un'intera settimana!
          Ma lui era grande, poteva tutto...
          Lui era... Satana!
          Lui... ogni atto lo compiva con una speciale foga;
          e si sentiva nobile,
          un principe vestito di nera toga...
          Ma poi lo hanno scoperto e dal paradiso cacciato
          e lui fece le valigie....
          e sbeffeggiandomi:
          se n'è andato...

          Io...
          sono rimasto con un triangolo in testa
          a contare gli angeli vestiti da festa!
          Che noia divina, la notte dei tempi,
          che calamità!
          Adamo inventai, poi Eva...
          e dopo tutta l'inutile umanità...
          Ah, se avessi saputo quello che stavo facendo!
          Senza pensare al dopo e scherzando e ridendo,
          piuttosto avrei creato un altro pianeta!
          Ma ero ignaro e la terra mi sembrò perfetta...
          e così da allora io vi perseguito:
          Perseguitato!
          Pensate soltanto alle volte
          che mi avete chiamato,
          pregandomi e gridando il mio nome invano:
          nel mentre mi riposavo,
          tranquillo,
          sul divano...

          Io vi ho creati a mia immagine e somiglianza,
          ecco perché ancora non ho perso la speranza
          e non vi ho eliminati tutti dalla faccia della terra!
          E fino a quando ci sarà una sola anima sincera,
          non vi manderò i fulmini e le saette!
          Giocate pure tranquilli a tre sette,
          bevete il vino e fumate le sigarette...
          e proliferate e moltiplicatevi contenti...
          e mentite e picchiatevi sui denti!
          Uccidetevi e violentate i bambini,
          voi, poveri stolti, voi vili cretini!
          Voi, criminali, bastardi e maiali...
          Voi, pieni di soldi, privi di ideali!
          Voi che andate in chiesa a supplicarmi
          e con i vostri cuori pensate di fregarmi?
          Voi, che immaginate che con un'elemosina
          i vostri peccati diventino una cosa minima...
          Oh, voi che scagliaste la prima pietra,
          su Maddalena... in quella notte tetra...
          Voi, pieni di voglie e di desideri repressi
          di montarvi l'un l'altro tra i cipressi...
          Mi fabbricate le chiese, piene di altari
          dove mi invocate, voi, emeriti somari!
          Ma io sto nell'aria, mi trovo nella neve,
          e voi non lo sapete
          ma mi respirate lieve
          come una polvere da strada...
          Ed io...
          Volo!
          Nelle acque del mare poi nuoto:
          da solo!
          Mi sdraio nella sabbia ed ammiro il sole
          e voglio solo gente che con il cuore
          mi vuole!
          Io sono un uccello che canta in paradiso,
          e sono un sorriso sopra il vostro viso...
          Io sono una rosa, un fiore profumato,
          Io sono un'ape che vola sopra il prato,
          Io sono una formica, un cane dimenticato,
          Io sono la piaga sul petto di un mentecatto...
          Mi piacciono le canzoni e detesto i vanti
          ed odio i mea culpa e non sopporto i pianti!
          Voi,
          gregge di gentaglia di animo piccino,
          voi, che credete d'avermi vicino...
          Ma quanto vi sbagliate,
          voi altri,
          sul conto mio!
          Ora basta!
          Tremate!
          Farò il Dio!
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            Scritta da: Vera Somerova
            in Poesie (Poesie personali)

            Le mie parole

            Le mie parole scorrono lente...
            Si mescolano piatte al fango
            di quella pozzanghera che mente
            a se stessa ballando il tango
            e credendosi un lago maestoso...
            Le mie parole colpiscono vigliacche
            e tracciano un segno assai vistoso
            dentro le tue certezze bislacche...
            Le mie parole sono come il vento!
            Soffiano piano, poi alzano le foglie
            in quel vortice di sottile tormento
            di una amante lacerata da voglie...
            Le mie parole sono come un rombo
            d'un aeroplano che in cielo si libra...
            Da sola mi parlo, da sola soccombo
            a quel malessere che in petto mi vibra...
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              Scritta da: Antonio Prencipe
              in Poesie (Poesie personali)

              Ogni cosa sa di te

              Ogni volta che penso a te
              una lacrima scende veloce sul mio viso,
              Ogni volta che parlano di te
              il mio cuore non regge e
              scappa via,
              Ogni volta che osservo una tua foto
              la mia anima si nasconde e cade giù,
              giù, dove sono riposti i miei sentimenti
              giù, dove l'inferno divora le mie stelle
              Perché,
              tu sei volata in cielo ed io sono ancora qui
              a parlare con l'aria e a rincorrere un amore perso nel vento
              Perché,
              ti amo ancora
              Perché,
              la notte porta ancora il tuo sapore
              Amo ogni cosa che sa di te,
              Ora non ci sei più
              ma ogni cosa ha il tuo odore
              Tutto profuma di te
              anche le mie lacrime
              hanno il tuo profumo.
              Composta martedì 8 giugno 2010
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                Scritta da: coccinella 80
                in Poesie (Poesie personali)
                Non è pace la mia
                è silenzio
                che segue la battaglia cruenta.
                Sulle pire ormai spente
                bruciò il nostro amore
                offerto in sacrificio alla vita
                offerto sull'altare del Dio
                che ci negò ancora un giorno.
                Riconobbi tra le macerie
                la mia anima riversa
                tra rivoli di sangue
                e sogni fatti a brandelli.
                Non può la notte
                lenire il dolore
                e le lacrime sono sale
                su ferite ancora aperte.

                Non è pace la mia
                è silenzio
                affidato al vento
                perché copra le distanze
                perché vinca l'attesa
                e riporti a me
                almeno il tuo odore
                almeno un tuo sussurro
                quando il sonno ti vince
                e il tuo essere riposa.
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