Poesie personali


Scritta da: coccinella 80
in Poesie (Poesie personali)
Ti sento e sei così vicino
che non so dividere
i miei giorni dai tuoi,
il mio respiro dal tuo respiro.

Mi arrendo al tuo abbraccio
esausta dopo la fatica
di volarti lontano:
quanta strada
solo per morire
tra le tue braccia,
solo per baciare il tuo sorriso!

Mi perdo, sì, nel labirinto
dei tuoi occhi,
rinnego me stessa
e le mie convinzioni:
sono niente tra le tue mani,
fango si sgretola,
sabbia che disperdi.

Scivola il velo
giù dall'anima indifesa:
tu l'afferri tra le dita,
può starti nel palmo
se appena lo chiudi.

La mia vita
per un tuo sospiro,
per un saluto che mi regali distratto:
ecco il prezzo per un po' di calore,
sangue che verso
nel calice della tua superbia.
Composta martedì 8 giugno 2010
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    Scritta da: armanda66
    in Poesie (Poesie personali)

    Tracce

    Sono rimaste tracce
    del tuo passaggio,
    hai lasciato le tue
    parole sussurrate piano,
    un abbraccio sotto la
    pioggia,
    una musica triste,
    che non sento più,
    una rabbia sorda,
    per la nostra lontananza.
    Una dolcezza infinita e
    una passione a stento
    contenuta di baci e di carezze
    che forse non hai più da tempo.
    Ricordi che porterai sempre
    con te e che faranno parte di me.
    Tracce d'amore...
    Composta martedì 8 giugno 2010
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      Scritta da: Vera Somerova
      in Poesie (Poesie personali)

      Tormento dell’umanità

      Eccomi qua... mi presento:
      Dell'umanità io sono il tormento!
      Dell'albero secolare sono il fusto,
      e sono divino... un cesare augusto!
      Eccomi qua, gioite, piccoli sciocchi!
      Io sono i vostri sensi e sono i vostri occhi!
      Io sono il sapore di una nera sconfitta,
      l'ultimo capitolo della vostra vita...
      Io sono quello che vi ricorda che cosa fare...
      Io sono colui che dovreste solo pregare!
      Sono la luce nel cielo, l'aurora boreale...
      Io sono il vostro sangue, la linfa vitale...
      Si tratta di un ruolo che non ho scelto,
      e mi ci trovo, controvoglia, fino ad adesso...
      Vi devo confessare che ero poco svelto,
      ed ogni tanto temo di esser stato fesso...
      Io...
      non odoravo di zolfo e non avevo i lampi!
      Io non puzzavo di pesce
      e non mangiavo gli scampi...
      Io non mi sentivo un angelo caduto dal cielo,
      ed a dire il vero...
      non ero poi tanto bello...
      e non urlavo e non dicevo le parolacce,
      e non amavo per poi dire:
      "non mi piace"...

      Oh si, lui...
      lui lo faceva...
      e come un pazzo godeva!
      E quando in flagrante l'hanno preso:
      Rideva!
      Sì, quella volta che era andato con una puttana:
      nessuno lo ha più visto
      per un'intera settimana!
      Ma lui era grande, poteva tutto...
      Lui era... Satana!
      Lui... ogni atto lo compiva con una speciale foga;
      e si sentiva nobile,
      un principe vestito di nera toga...
      Ma poi lo hanno scoperto e dal paradiso cacciato
      e lui fece le valigie....
      e sbeffeggiandomi:
      se n'è andato...

      Io...
      sono rimasto con un triangolo in testa
      a contare gli angeli vestiti da festa!
      Che noia divina, la notte dei tempi,
      che calamità!
      Adamo inventai, poi Eva...
      e dopo tutta l'inutile umanità...
      Ah, se avessi saputo quello che stavo facendo!
      Senza pensare al dopo e scherzando e ridendo,
      piuttosto avrei creato un altro pianeta!
      Ma ero ignaro e la terra mi sembrò perfetta...
      e così da allora io vi perseguito:
      Perseguitato!
      Pensate soltanto alle volte
      che mi avete chiamato,
      pregandomi e gridando il mio nome invano:
      nel mentre mi riposavo,
      tranquillo,
      sul divano...

      Io vi ho creati a mia immagine e somiglianza,
      ecco perché ancora non ho perso la speranza
      e non vi ho eliminati tutti dalla faccia della terra!
      E fino a quando ci sarà una sola anima sincera,
      non vi manderò i fulmini e le saette!
      Giocate pure tranquilli a tre sette,
      bevete il vino e fumate le sigarette...
      e proliferate e moltiplicatevi contenti...
      e mentite e picchiatevi sui denti!
      Uccidetevi e violentate i bambini,
      voi, poveri stolti, voi vili cretini!
      Voi, criminali, bastardi e maiali...
      Voi, pieni di soldi, privi di ideali!
      Voi che andate in chiesa a supplicarmi
      e con i vostri cuori pensate di fregarmi?
      Voi, che immaginate che con un'elemosina
      i vostri peccati diventino una cosa minima...
      Oh, voi che scagliaste la prima pietra,
      su Maddalena... in quella notte tetra...
      Voi, pieni di voglie e di desideri repressi
      di montarvi l'un l'altro tra i cipressi...
      Mi fabbricate le chiese, piene di altari
      dove mi invocate, voi, emeriti somari!
      Ma io sto nell'aria, mi trovo nella neve,
      e voi non lo sapete
      ma mi respirate lieve
      come una polvere da strada...
      Ed io...
      Volo!
      Nelle acque del mare poi nuoto:
      da solo!
      Mi sdraio nella sabbia ed ammiro il sole
      e voglio solo gente che con il cuore
      mi vuole!
      Io sono un uccello che canta in paradiso,
      e sono un sorriso sopra il vostro viso...
      Io sono una rosa, un fiore profumato,
      Io sono un'ape che vola sopra il prato,
      Io sono una formica, un cane dimenticato,
      Io sono la piaga sul petto di un mentecatto...
      Mi piacciono le canzoni e detesto i vanti
      ed odio i mea culpa e non sopporto i pianti!
      Voi,
      gregge di gentaglia di animo piccino,
      voi, che credete d'avermi vicino...
      Ma quanto vi sbagliate,
      voi altri,
      sul conto mio!
      Ora basta!
      Tremate!
      Farò il Dio!
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        Scritta da: Vera Somerova
        in Poesie (Poesie personali)

        Le mie parole

        Le mie parole scorrono lente...
        Si mescolano piatte al fango
        di quella pozzanghera che mente
        a se stessa ballando il tango
        e credendosi un lago maestoso...
        Le mie parole colpiscono vigliacche
        e tracciano un segno assai vistoso
        dentro le tue certezze bislacche...
        Le mie parole sono come il vento!
        Soffiano piano, poi alzano le foglie
        in quel vortice di sottile tormento
        di una amante lacerata da voglie...
        Le mie parole sono come un rombo
        d'un aeroplano che in cielo si libra...
        Da sola mi parlo, da sola soccombo
        a quel malessere che in petto mi vibra...
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          Scritta da: Antonio Prencipe
          in Poesie (Poesie personali)

          Ogni cosa sa di te

          Ogni volta che penso a te
          una lacrima scende veloce sul mio viso,
          Ogni volta che parlano di te
          il mio cuore non regge e
          scappa via,
          Ogni volta che osservo una tua foto
          la mia anima si nasconde e cade giù,
          giù, dove sono riposti i miei sentimenti
          giù, dove l'inferno divora le mie stelle
          Perché,
          tu sei volata in cielo ed io sono ancora qui
          a parlare con l'aria e a rincorrere un amore perso nel vento
          Perché,
          ti amo ancora
          Perché,
          la notte porta ancora il tuo sapore
          Amo ogni cosa che sa di te,
          Ora non ci sei più
          ma ogni cosa ha il tuo odore
          Tutto profuma di te
          anche le mie lacrime
          hanno il tuo profumo.
          Composta martedì 8 giugno 2010
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            Scritta da: coccinella 80
            in Poesie (Poesie personali)
            Non è pace la mia
            è silenzio
            che segue la battaglia cruenta.
            Sulle pire ormai spente
            bruciò il nostro amore
            offerto in sacrificio alla vita
            offerto sull'altare del Dio
            che ci negò ancora un giorno.
            Riconobbi tra le macerie
            la mia anima riversa
            tra rivoli di sangue
            e sogni fatti a brandelli.
            Non può la notte
            lenire il dolore
            e le lacrime sono sale
            su ferite ancora aperte.

            Non è pace la mia
            è silenzio
            affidato al vento
            perché copra le distanze
            perché vinca l'attesa
            e riporti a me
            almeno il tuo odore
            almeno un tuo sussurro
            quando il sonno ti vince
            e il tuo essere riposa.
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              Scritta da: Alessio Curina
              in Poesie (Poesie personali)

              Le Piccole Cose

              L'oceano è fatto di piccole gocce,
              come la montagna da piccole rocce.
              Perché è grazie alle piccole cose
              se si possono creare cose così maestose
              ed è solo merito di queste,
              se le nostre vite non sono così meste.
              Ed anche se si pensa che le piccole cose non fanno la differenza,
              poi ci si accorge che cambiano la nostra esistenza.
              Perché basta poco a cambiare il volto di una giornata
              come il sorriso di una persona amata.
              Composta lunedì 7 giugno 2010
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