Poesie personali


Scritta da: Luigi Berti
in Poesie (Poesie personali)

L'oblio

La stanza del buio
me la ricordo bene,
fuori c'era il sole
ma dentro le catene.

Il cuore imprigionato
nell'oblio immenso,
dove anche il topo
si è sentito perso.

La pioggia cade forte,
Il tintinnio di gocce
che batte sulle ante,
distende pur la mente.

Non ci sono più rumori
che l'udito può sentire,
non c'è l'immenso buio
che l'occhio può vedere.

Rimane una stanza
silenziosa e oscura,
dove vagano i sogni
al di là delle mura.
Composta domenica 23 dicembre 2018
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    in Poesie (Poesie personali)

    Tormento

    Scorre l'inchiostro del poeta ardito,
    bravo con le parole,
    libera i versi dove soffia il vento,
    fino al lucente sole,
    ma la vocina che gli rode dentro,
    consiglia di tacere,

    confuso lui si sente assai smarrito,

    tutto vuol cestinare.
    rilegge solo rime cuore e amore
    e baci in riva al mare:
    a capo va a casaccio
    e a sillabare, proprio lui non riesce,
    però fa l'apocope sul finale
    e la sua stima cresce.
    Certo quella vocina da il tormento
    sempre a pontificare,
    anima presuntuosa e prepotente,
    vuol solo far del male,
    a lui il poeta, il bello della rete,
    applausi e immense lodi,
    saranno celebrate le poesie,
    mica corbellerie.

    Ride e sghignazza l'anima feroce
    al fesso dilettante,
    nessuno veramente poi lo legge
    campione di stronzate,
    parole vuote e rime comandate.
    Della bella poesia lui pensa d'esser
    illustre luminare,
    dai versi che si leggon però emerge
    nulla di eccezionale;
    un povero e mediocre menestrello,
    si crede un erudito sapientone
    ma è solo un tontolone.

    Quell'anima feroce che rovella
    solo per comandare,
    gli parla con parole prepotenti
    e tutto buio appare.
    Ma la poesia che scrive sul quaderno
    dona rilassatezza,
    e scaccia la vocina che tormenta,
    presso un altro poeta
    che siede presso la riva del mare,
    nel cielo solo cirri da contare.

    La voce si sopì per un momento,
    ma quando ritornò fu ancor tormento.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Fiamma parallela

      Il sonno che rapisce e poi ristora
      accende questa fiamma parallela,
      schiarisce anche la nebbia e si colora
      la florida campagna che poi cela

      la voce che risuona, or già canora
      la odo soavemente e un poco anela,
      svanisce e si ritira in qualche ora
      un gregge dopo appare e forte bela

      fino in fondo alla valle, or le campane,
      richiamano i fedeli alla preghiera,
      le risa delle belle cortigiane,

      allietano il mio core e l'atmosfera,
      di gente tutta in fila alle fontane
      per calmierar la sete quando è sera.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Vita Meravigliosa

        La vita mia che scorre come un lampo,
        veloce in un baleno,
        da giovane son vecchio e ora m'accorgo
        d'un cielo avvelenato e non sereno
        e corro a perdifiato in mezzo al campo,
        di lato intanto porgo

        la mente che ritorna a quel sobborgo,

        di me triste fanciullo insofferente,
        perso nei bei pensieri,
        volavano nell'aria volentieri,
        fugaci nel mio mondo assai accogliente,
        dove al richiamo rimanevo assente,
        rimpiango quei ricordi
        ed ora che analizzo la mia vita,
        nel mondo dei bagordi
        la storia degli umani par finita.

        Ma esiste la speranza della fede,
        pregare ad un sol Dio
        aver fiducia, creder nel futuro
        fatto di luce immensa e non oscuro,
        sperduto nel mio oblio

        odo voci di donne, e poi un brusio,

        il suo bel viso luce mi riflette,
        spighe dorate a maggio,
        vita meravigliosa in alte vette,
        sei vera e non miraggio.
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          Scritta da: Stefano Medel
          in Poesie (Poesie personali)

          Grande è la città

          Grande è la città, quanto non si sa,
          quanti vincono, molti perdono;
          io vorrei non perdere e vivere,
          in un mondo più libero,
          a misura d'uomo,
          dove si possa sbagliare,
          dove ti possano accettare per
          quello che sei,
          non per quello che dovresti essere o fare;
          in un mondo senza muri tra la gente,
          con meno squallore e meschinità,
          dove ci sia più amicizia,
          più speranza;
          grande è la città,
          vetrine illuminate,
          macchine capaci,
          e una vocina pubblicitaria,
          che ti invita a spendere, spendere,
          in un insulto alla miseria, e a chi non ha niente,
          e deve faticare per arrivare alla fine del mese;
          grande la città,
          piena di grettezza e indifferenza,
          dove cerchi tra le strade
          imbrunite e scure per il gelo e il freddo,
          lo spirito del natale,
          e un po' di umanità.
          Composta lunedì 24 dicembre 2018
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            Scritta da: Gabriella Stigliano
            in Poesie (Poesie personali)

            Poesie per...

            Poesie per dimenticare,
            poesie per ricordare,
            poesie per lenire
            la fame di esistere
            di chi è rinchiuso
            nella sua torre polare.
            Poesie per risvegliare,
            poesie per ritornare a casa,
            dopo mille parole dette
            inutilmente,
            dopo mille passi d'attesa
            sotto la pioggia di ogni stagione.
            Poesie per ingoiare meglio
            le lacrime,
            poesie per ritrovare
            un sogno perso nei buchi neri
            di un cielo di pietra,
            poesie per continuare a credere
            alle stelle di un cielo che,
            infinito, mi parlava di te.
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              Scritta da: Consuelo Accornero
              in Poesie (Poesie personali)

              Salvezza

              Nessuno ti salverà
              ognuno a modo suo si salva da solo
              lascia le paure al proprio posto
              se le conosci ti lasceranno stare
              tralascia i giudizi
              gettali via il più lontano possibile
              raccogli i sogni
              che hai lasciato in disparte
              per troppo tempo
              e riprendi il cammino
              durante il viaggio
              ascolta solo la tua frequenza
              e ricorda che il resto
              è solo rumore.
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