Poesie personali


Scritta da: Marilena Aiello
in Poesie (Poesie personali)

Se avessi il tuo numero

Se avessi il tuo numero
ti chiamerei.
Ti chiamerei per chiederti
cosa fai,
per scoprire le tue serate
per sapere tu chi sei
per vederti chiudendo gli occhi
ascoltando i rumori
intuendo gli ambienti
immaginando i colori
contando i respiri
cronometrando le pause.
Se avessi il tuo numero...
ma non ce l'ho.
Composta lunedì 11 ottobre 2010
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    Scritta da: laura74
    in Poesie (Poesie personali)

    Finché morte non ci separi

    Voglio chiamarti ancora Amore
    perché non ammettere il tuo valore
    sarebbe un ipocrisia
    un insulto alla passione
    Voglio chiamarti ancora Amore
    perché non voglio lasciarti andare via
    dal mio cuore
    dalla mia anima
    dalla mia mente.
    Voglio chiamarti ancora Amore
    perché il ricordo di te di noi
    risuoni ovunque come campane a festa
    e
    prepararmi ad ogni nuovo giorno
    come una Sposa
    che tremante avanza in tutta la sua bellezza
    verso l'altare
    piena di speranza di gioia di orgoglio e paura
    pronta ad affrontare la nuova vita che l'aspetta
    in seno al suo unico immenso Amore
    Voglio chiamarti ancora amore
    perché lo sei
    finché morte non ci separi.
    Composta mercoledì 30 settembre 2009
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      Scritta da: annysea
      in Poesie (Poesie personali)

      Presenza o delirio?

      Un lento fluire
      di luce
      convoglia l'attesa
      sul selciato.

      Si posa
      sui petali caduchi,
      sulle foglie.

      Nell'aria si avverte
      presenza indefinibile,
      tra un volo basso
      di gazze
      ai bordi dei tratturi.

      Tutto è rimasto
      inalterato.
      Smemora il ricordo
      su una vetta aguzza
      di tiglio.

      Presenza o delirio?
      La tua voce
      nella quiete
      smuove l'aria.
      Composta giovedì 7 giugno 1990
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        Scritta da: annysea
        in Poesie (Poesie personali)

        Pesca miracolosa

        Gioca con me,
        vieni a sederti a riva...
        affonda le tue dita
        in quella culla liquida
        lascia cadere briciole
        di poesia
        di pianto
        di follia.

        Vedi già si accalcano
        gli azzurrini pesci
        fanno a gara per entrare
        nella miracolosa rete dei tuoi occhi.

        Siediti accanto a me,
        per qualche ora appena,
        prima che giungano
        le ombre della sera

        e mi oscurino
        la luce dei tuoi occhi,
        misteriosi e dolci,
        che fanno a gara
        col luccichio delle sirene e onde.
        Composta domenica 15 agosto 2010
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          Scritta da: Marzia Ornofoli
          in Poesie (Poesie personali)

          Giglio bianco

          Giglio bianco nascesti,
          nella terra rossa degli ulivi.
          Negli occhi l'azzurro del mare,
          la luce del sole scintillante,
          sogni d'amore ricamati,
          coi colori dell'arcobaleno
          e della tua giovane età.
          Sogni infranti contro un muro,
          un muro nero costruito
          da chi diceva d'amarti,
          fiduciosa gli andassi incontro,
          vestito d'angelo l'uomo nero ti ha sorriso.
          Il tuo candido corpo,
          fra le sue mani burattino,
          bambola di pezza,
          da buttare in un pozzo
          di non ritorno.
          Giglio bianco nascesti,
          nella terra rossa degli ulivi
          giglio del giardino celeste,
          dove i sogni diventano fiori candidi
          per rallegrare gli angeli come te.
          Composta giovedì 14 ottobre 2010
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            Scritta da: Francesca Zangrandi
            in Poesie (Poesie personali)

            A mia madre

            Non posso fartene una colpa se ero forte.
            Non posso incattivirmi se ho imparato la vita in fretta.
            Non posso più piangere per come sono fatta.
            Mi avete detto troppo spesso quanto sono matura.
            Me lo avete detto quando vivevo la mia maturità come un fardello pesantissimo.
            Ero un'adolescente che si dannava per la sua adolescenza.
            La vivevo pensando di essere troppo matura e che, quindi, questa sofferenza non la poteva creare l'adolescenza.
            Ero arrabbiata... Lo sono stata per tanti anni...
            Ma ora ho capito.
            Non posso più irritarmi se seguivi mio fratello.
            Non posso più marcire dentro se io so analizzarmi.
            Non posso più urlare che voi non c'eravate, che tu non c'eri.
            Perché c'eri...
            Eri sull'orlo del precipizio pronta a prendermi nel caso fossi caduta...
            Ma mamma...
            Non posso più fartene una colpa se io non sono caduta.
            Composta domenica 14 marzo 2010
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              Scritta da: laura74
              in Poesie (Poesie personali)

              Assolutamente sì

              Se ti avessi rincontrato
              ti avrei guardato dritto negli occhi
              paralizzata dal tuo sguardo
              ti avrei timidamente sorriso
              non so
              non so
              se ti avrei parlato
              poiché il fiato mi sarebbe di certo mancato
              e poi...
              non credo esistano parole che non ci siamo
              già
              scambiate
              dette sussurrate
              pensieri che non ci siamo confidati.
              Magari
              in lacrime
              ti avrei solo abbracciato
              ritrovando un mondo di emozioni ormai dimenticato
              Dopo
              solo dopo
              seguendo il profilo del tuo seducente sorriso
              Forse
              ti avrei baciato...
              Ma a quel punto non ti avrei più lasciato
              Forse
              è stato un bene che il nostro incontro non si sia mai consumato
              come avremmo potuto solo illuderci
              di sopravvivere
              l'uno
              senza
              l'emozione
              dell'altra
              Ci ameremo fino alla fine di noi?
              Assolutamente sì!
              Come mi dicevi sempre Tu.
              Composta mercoledì 30 settembre 2009
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                Scritta da: Alessandro Celato
                in Poesie (Poesie personali)

                Amore

                Passeggiavo lungo il mare a piedi nudi nella sabbia dorata
                un'ombra mi teneva compagnia osservavo incredulo le onde avvolgersi
                fra gli scogli echi di voci bianche,
                amore, amore, amore,
                nella mente un tormento che non sentivo più,
                il sole nascondeva il suo calore,
                il buio della notte lentamente si avvicina,
                seduto mi abbandono al destino, un'ombra carezza sulle labbra,
                un brivido accende un fuoco dentro di me, un grido di gioia
                amore, amore, amore.
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