Poesie personali


Scritta da: CINELLA MICCIANI
in Poesie (Poesie personali)

Tu sei qui

Lustrate le speranze
sepolta la sconfitta
riavvolgo la mia vita
come il nastro
d'una cassetta consumata.
Tu sei qui.
Via le lacrime.
Via il dolore.
Sei vicino a me.
M'abbracci
mi stringi forte
mi riaccendi col tuo calore.
Sento le tue mani su di me.
Un tuffo nel cuore
una capriola dell'anima.
Non c'è una nuvola
nell'infinito spazio
che ci circonda.
Composta sabato 1 gennaio 2011
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    Scritta da: Rossella Porro
    in Poesie (Poesie personali)
    E ti accorgi che non c'è più tempo
    Per farsi domande
    A cui tanto non darai risposta
    La strada è sempre quella
    Ad ogni passo più cara
    Compagna in solitario
    Di un viaggio non concluso
    Nella tasca un sassolino
    Cuore di un selciato calpestato
    Sotto un cielo tradito
    Che non sai se rivedrai
    Un rametto di mimosa essiccato
    Nascosto tra le pagine di un libro
    Per serbare tra le pieghe del cuore
    Il sapore amaro di ciò che è stato
    Strette tra le mani
    Un paio di stelle
    Per rischiarare la notte
    Non si sa mai
    Forse non hai mai amato
    E rincorri fanciulle
    Di un tempo andato
    Cammini a passi svelti
    E non sai
    Cosa ti perdi.
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Buon Anno

      Sai!
      Non è poi tanto male restare soli la notte che sembra non debba mai passare
      Senti fuochi, scintille, frastuoni
      Un anno è passato, speri che l'anno che verrà sia migliore!
      Io te lo auguro di cuore
      Io sono felice a casa mia, per ora sono sola, ma il mio cuore a mezzanotte da te vola
      Buon Anno
      Amore mio.
      Composta venerdì 31 dicembre 2010
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        Scritta da: CINELLA MICCIANI
        in Poesie (Poesie personali)

        Un cielo stellato

        Il sorriso dei tuoi occhi
        ha lo splendore
        dei laghi dorati,
        la luminosità
        di un cielo stellato.
        Tutte le emozioni
        e i sentimenti
        risplendono
        di una luce più intensa.
        In questo sfavillio,
        simile a polvere di stelle,
        m'immergo
        lasciandomi cullare
        dall'immenso mare azzurro
        che mi circonda.
        E il mio cuore
        impazzisce di felicità.
        Composta venerdì 31 dicembre 2010
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          Scritta da: SAVERIO FERRARA
          in Poesie (Poesie personali)

          La tomba della pietà

          In quella funerea campagna,
          tra tante tombe, là,
          sotto quel cipresso se ne scorge una,
          senza un fiore né una luce.

          Un cumulo di terra ed una croce.
          Una targa fatiscente
          e due scritte logorate dal tempo,
          indicano che là riposa una creatura innocente.

          Quale male ha fatto per restare così,
          abbandonata senza alcun rimpianto?

          L'unica sua colpa è l'esser vissuta cinque giorni solo!

          Gioisci, piccolo mio!
          Colui che tutto vede e tutto sa
          non dimentica le sue creature...

          Guarda quel pettirosso che giunge saltellando.

          Ti abbraccia con un morbido battito di ali,
          poi, con il suo leggero e delicato beccare
          ti dà tanti amorevoli baci.

          Ora ascolta la melodia del suo canto.

          Rallegrati!

          Senti, ti sta sussurrando un messaggio:
          "No, non piangere mio piccino,
          non sei solo, non sarai mai solo,
          lassù c'è Qualcuno che pensa anche a te".
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            Scritta da: Nello Maruca
            in Poesie (Poesie personali)

            La promessa

            Una barca gongolante
            dalle vele biancheggianti
            è partita da levante
            tra le onde fluttuanti.

            A me viene lentamente
            a portar il pargoletto
            che aspetto trepidante
            di tenere sul mio petto

            per cantare la ninna nanna
            con l'amore di una mamma,
            con l'affetto della nonna
            alla gemma, dolce fiamma.

            Quando, poi, il piccoletto
            addormito s'è sul petto
            nella cuna, caramente,
            lo distendo dolcemente.

            Stringo in mano la manina
            e contemplo il visino.
            L'accarezzo pian pianino
            e mi resto a lui vicina.

            Poi ripenso il vivo scritto
            indi giuro, indi prometto
            per il bene affisso in petto
            che sarà sorriso il pianto
            e allegrezza la tristezza.
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              Scritta da: Nello Maruca
              in Poesie (Poesie personali)

              L'appello

              Per più mesi fui protetto
              tra le mura d'una roccia
              ma anelavo d'essere stretto
              con amore tra le tue braccia.

              Le pareti lisce e spesse
              aveano forza di corazza,
              sol poté la tua tristezza
              penetrare entro le stesse.

              Or con l'uovo che s'è schiuso
              finalmente son disceso
              a ridare il perso riso
              al dolcissimo tuo viso.

              Questa notte t'ho sognata,
              ti ho veduto addolorata
              per dei scrupoli e rimorsi
              ai reali fatti inversi.

              Dal natante dondolato
              m'ero un poco appisolato
              quando in cima a scalinata
              una scritta illuminata

              l'arcano mi ha svelato:
              Un Arcangelo alato
              in Cielo era cercato,
              indi a sé l'ha richiamato.

              Era scritto, decretato
              che l'evento fosse stato.
              Perciò, il pianto sia sorriso,
              la tristezza sia allegrezza,
              il dispero sia speranza
              e la fine sia l'inizio.
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                Scritta da: Nello Maruca
                in Poesie (Poesie personali)

                Tristezza

                Quanta tristezza, o Dio, che sofferenza
                avere tanti fratelli e esserne senza.
                Forse perché l'umanità non tiene essenza
                diniego, perciò, d'affetto e indulgenza.
                Se nell'amor non è la temperanza
                tosto scompare da mente la pazienza,
                si spezza il sottil fil della speranza,
                subentra, indi, rabbia e arroganza.
                Finché della sincerità c'è la presenza
                appare tutto favola e romanza;
                allorquando qualcuno vive d'importanza
                l'altro fa calare nell'impotenza
                perciò a mano che quell'altro avanza
                colui che pria tenea pari uguaglianza
                cade e finisce presto nell'indigenza.
                Quell'altro, lo spergiuro, nell'indecenza.
                Se spiegare si dovesse la causanza
                di tal caparbia e stupida perseveranza
                ciascuno direbbe: In me è tolleranza.
                Altri son privi di buona coscienza
                ignari di cos'è la fratellanza.
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                  Scritta da: Arjan Kallco
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Un altro Capodanno

                  Quando le lancette
                  si poseranno delicatamente
                  sul quadrante a mezzanotte
                  non esitate, amici, brindiamo alla vita
                  e poi se i sogni dovessero avverarsi,
                  il mondo diventa piccolo,
                  ed ogni pensier nobile
                  incarnato nei bicchieri, si muoverà
                  tra le nostre dita.
                  Composta giovedì 30 dicembre 2010
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