Poesie personali


Scritta da: Raffaella Amoruso
in Poesie (Poesie personali)

E amore sia

Come d'incanto appare
nel bel mezzo del mare
un puntino.
A ben vedere
ha due gambette che scalciano
le manine piccine.
Se si ascolta con attenzione
mille cavalli galoppano...
è il suo cuore.
Colmo d'amore è questo istante
nell'attesa di poterti abbracciare
e odorare
e baciare
e stringerti forte al mio seno.
I giorni passano
e tu dentro di me
stai crescendo.
Il tuo cuore
è nel mio cuore...
ora e per sempre...
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    Scritta da: piumarossa70
    in Poesie (Poesie personali)

    Red Spirit...

    E dammi la vita, quella che io so che esiste,
    quella che ho dentro e che per anni ho accudito come
    se fosse una porcellana antica.
    E dammi quel soffio nelle narici, lo stesso che alita da bisonti
    che respirano prati.
    Gli stessi prati sconfinati che le mie pupille hanno sognato
    e annusato, le stesse praterie che parlano con il vento, che
    si raccontano di cavalli in corsa e di farfalle delicate su fiori
    gialli, piccoli come formiche e grandi come il cuore
    di un cervo in corsa.
    E dammi la tua mano, si la stessa che rugosa mi ha accarezzato
    la testa, la stessa che nei momenti di notte senza luna
    mi ha guidato in strade fatte di rocce e insenature illusorie,
    e fammi danzare al suono di quella nenia che la mia
    mente inconscia conosce, che forse le mie dita hanno suonato
    insieme al tuo insegnare.
    Devi fare in fretta Piuma, oh si così mi è stato detto... in
    fretta per conoscere un volto che tra le mani ha il mio
    spirito.
    E fammi colorare piume di rosso fuoco le stesse le vorrei
    spargere nel mondo, le stesse le vorrei intrecciare nei
    miei capelli neri... lo farò lo sento.
    E dammi quelle stelle che guardi, una brillava di raggi azzurri,
    so che la stiamo guardando mentre accarezziamo pelo di
    animale e so che le tue speranze sono più forti delle mie, e so
    che il tuo credo si tocca mentre il mio è ancora attaccato ad
    un ramo come un frutto acerbo, ma non smettere di
    donarmi il fumo della tua pipa.
    E dammi l'entrata della tua capanna... e accoglimi come un
    cane ritrovato e tienimi stretta solo come un padre sa fare.
    Composta domenica 6 febbraio 2011
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      in Poesie (Poesie personali)

      Noi che

      Indossavamo calzini bianchi a Pasqua
      ed uscivamo la domenica per andare a Messa.
      Noi che costruivamo bambole di pezza,
      dipinte a mano.
      Noi che il sedici di Luglio,
      ascoltavamo i cantanti:
      Morandi, Iva Zanicchi, Equipe 84,
      nascosti sotto il "palco"
      nella piazza grande di un piccolo paese.
      Noi che in Agosto suonavamo la chitarra
      tra gli alberi del bosco.
      Noi che, tra polveri di nebbia, sognavamo
      e dei sogni ne abbiam fatto realtà.

      Noi, proprio noi che...

      Regaliamo ai nostri figli, una grande realtà:
      la realtà dei sogni.
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        Scritta da: SAVERIO FERRARA
        in Poesie (Poesie personali)

        Sogno di un bambino

        Leggeri onde lambiscono la sabbia
        di questo angolo di spiaggia.
        Le acque bagnano, si ritraggono e poi ritornano;
        piccole colline si imprimono e poi si cancellano...

        Al sole tiepido del mattino,
        gioca con la sabbia un bambino.

        Come un piccolo principino, sogna la sua reggia.
        Un castello con tanti torrioni,
        un fossato ed al centro, un ponte levatoio...

        Gaio e spensierato verso riva corre,
        e non si accorge del tempo che trascorre.
        Raccoglie acqua col secchiello e da vero artista
        sagoma e compone le forme sognate alla sua vista.

        Stanco, guarda soddisfatto la sua opera.
        Le onde si avvicinano ed invadono il fossato.

        Un'onda più forte disintegra la struttura
        e trascinandola via con sé, il mare la cattura.

        Il bimbo scoppia in un pianto disperato.

        Una mano accorre prontamente
        ed asciuga le lacrime sulle sue gote calde.

        Vieni, non piangere amor mio,
        nulla è perduto, ti aiuto io.

        Un giorno capirai che era solo un sogno,
        era solo sabbia...

        Quando accade nella realtà,
        forse, non si può nemmeno piangere...
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          Scritta da: ANDREA POLO
          in Poesie (Poesie personali)

          Tra te e la guerra

          Quanto mi manca,
          in questo vento
          di sabbia
          che mi sfrega la
          pelle
          che lo sento in
          bocca
          ed è amaro
          il tuo campo di
          viole.
          Dove ti stendi
          nei pomeriggi
          freschi
          sotto i cieli in
          pace
          e mi copri di
          profumi e
          piaceri e
          mi sfami.
          E tu mi manchi
          più della pace
          più dei fiori,
          più dei colori
          adesso che
          sono tra questi
          grigi piatti
          e questo cielo
          che nelle notti
          pur mi affascina
          di luce che è
          luce ma non mi
          sazia
          delle tue distanze.

          Corro dentro i
          deserti
          a volte tuona
          il cielo
          a volte trema
          la terra
          zappe arrugginite
          che diventano
          fucili facili.
          Bambini che
          scappano e
          scappano i
          sorrisi tra le
          fessure
          di denti caduti
          cosi prematuri
          per le lame,
          per i ferri
          roventi che
          bucano gli
          smalti
          le cose più dure
          e questa è la
          guerra.
          E quanti occhi
          del loro tempo
          felice
          sono già spenti
          per giochi non
          vissuti
          perché hanno
          visto i burroni
          sprofondare
          ancor di più
          per dolori
          che spengono
          candelabri
          come la follia di
          armi che sparano
          contro
          altri uomini.
          È questa la guerra
          e quanti non
          potranno
          dimenticarla per le
          cicatrici
          così profonde fin
          dentro le anime.
          In questi deserti
          neri afghani che
          non hanno angoli
          il tempo
          ancor galleggia
          nel passato.
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            Scritta da: ANDREA POLO
            in Poesie (Poesie personali)

            Prima

            Dell'amore una
            stella
            non brilla mai
            sola.
            Come la margherita
            di
            campo bianca.
            Quale
            solitudine sarebbe
            un
            solo fiore in un
            campo.
            Il
            volo nuziale ha
            solo due
            occhi ma la regina
            non
            si posa mai su un
            fiore.
            Prima
            che il vento forte
            di
            nuvole nere oscuri
            il cielo.
            Prima
            che le onde spezzino
            i rami.
            Prima l'amore che
            i
            fiori si inginocchino
            che
            già ora, nel loro
            sbocciare, è tardi.
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              Scritta da: ANDREA POLO
              in Poesie (Poesie personali)

              L'acqua del torrente

              L'acqua scorre nel torrente da sempre.
              Inizia il suo scorrere dalle montagne dove
              la neve si scioglie.
              A volte, lungo il percorso, in alcuni punti
              sembra quasi fermarsi ma il suo scorrere
              è continuo e quasi sempre irrequieto.
              In certi tratti scende in modo tumultuoso
              e violento, si increspa tra le pietre,
              sbatte contro i sassi.
              Nel suo scendere, l'acqua non ha pace,
              e dopo tanta turbolenza si getta nel lago
              calmo e sempre piatto.
              Con dolcezza prenderà la via del fiume
              per perdersi alla fine nel mare.
              Ma quel suo scendere turbolento,
              a volte pericoloso del primo tratto
              è stato il momento più alto e più bello
              del suo scorrimento.
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