Poesie personali


Scritta da: Andrea Manfrè
in Poesie (Poesie personali)

Non permettere

Non permettere
mai a nessuno
di farti accantonare
i tuoi sogni,
i tuoi desideri,
le tue speranze.

Apri il cassetto
e falli uscire.
Non tenerli
mai intrappolati,
chiusi a chiave.

Realizzali.
Fai di tutto
per poter vivere
quella vita
che ti sei sempre
immaginata.

Diventa
artefice
della tua vita,
del tuo futuro.
di te.
Composta domenica 14 febbraio 2010
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    Scritta da: ametista
    in Poesie (Poesie personali)

    L'uomo dei sogni

    Nei miei sogni di bambina, era azzurro il suo mantello,
    e la piuma sul cappello, lo rendeva ancor più bello,
    con lo sguardo suo straniero, a caval del suo destriero,
    sussurrava emozionato, che si era innamorato,
    di me sola chiaramente, me era un sogno... ovviamente.
    Poi da grande ho constatato, che sol storie hanno inventato,
    la realtà mi hanno distorto, nessun principe ho mai scorto,
    ma quel che, crea più sconforto, è che il mezzo di trasporto,
    quel destriero da riporto... anche lui è ormai già morto.
    Così donna più assennata, che la favola ha scordata,
    la ricerca mai lasciata, continuato ho desolata,
    ma sconfitta e rassegnata, poi la spugna ho infin gettata,
    perché gli uomini incontrati, eran già tutti ammogliati,
    o legati od impegnati, o da altre... rovinati.
    Ma c'è sempre soluzione, a qualunque sai questione!
    Quando allor l'età avanza, quando perso hai ogni speranza,
    e ogni dì sei una lagnanza, e il tuo mezzo è l'ambulanza...
    scorda il principe tuo errante, oramai già pensionante,
    tutto quanto scricchiolante, e assai poco affascinante,
    non sarà così allettante, se al tuo fianco avrai un prestante,
    il destrier non è importante... muscoloso e bel badante.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Mare

      Il ricordo del mio mare
      lo porto nel cuore.
      Grande distesa d'acqua
      l'occhio scruta, non vedo la fine,
      solo la linea dell'orizzonte.
      Sale lieve il nuovo giorno
      il sole fa capolino
      i suoi raggi fendono le tenebre,
      dopo poco,
      un grosso globo infuocato si alza
      riflettendosi nell'acqua.
      Riporta il calore, la vita,
      tutto intorno riprendono i colori
      rimasti nell'oscurità per tutta la notte.
      Ritorna la voglia del fare
      ritorna la voglia d'amare.
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        Scritta da: Annamaria Signorile
        in Poesie (Poesie personali)
        Nei giorni più bui
        della nostra esistenza,
        non riusciamo più
        a vedere la vita.
        Tutto continua a scorrere
        ed è solo il niente
        che ci circonda.
        Tutte le emozioni
        diventano apatie
        e la mente crea
        un suo mondo
        dove continuiamo
        solo a respirare.
        Vorrei entrare nella tua testa,
        gridarti il mio amore,
        risvegliarti dal tuo torpore
        e riportarti
        a vivere
        la vita.
        Composta giovedì 10 febbraio 2011
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          Scritta da: ANDREA POLO
          in Poesie (Poesie personali)

          Primo plotone

          È per un soldato
          che
          è nella sua strada
          l'amore
          già lontano della
          sua
          donna e lui sempre
          vicino
          alla morte peggiore.
          Che
          cammina con le
          sue
          impronte nei
          dolori
          così profondi di
          mondi
          in quegli abissi
          che
          sono delle guerre.
          E
          la sua donna vera
          è
          dell'amore il volto
          che
          nei suoi occhi la
          speranza
          non tramonta
          e
          la distanza per loro
          è forza
          di un domani sempre
          rincorso.
          E la carezza di
          una
          giovane sposa, nel
          partire
          del suo soldato,
          è
          così dolce e pura
          che
          inginocchia
          una
          viola nel suo canto.

          Ed
          oggi esco con il
          Primo
          Plotone del Leone
          di
          San Marco
          ragazzi che conosco
          che
          ho nel cuore e nei
          ricordi
          migliori per quanto
          abbiamo
          vissuto di vita tra i
          deserti
          e
          fiumi dove il sangue
          è
          scorso impietoso.
          In
          questo giorno che il
          sole
          non è ancor vestito
          che
          l'aria taglia il viso
          di
          questa natura aspra
          di
          questo Afghanistan
          mai
          cosi duro i nostri
          cuori
          battono accanto
          in
          un solo cuore
          che
          ha tanti occhi attenti
          per
          le mine, le trappole
          i serpenti
          silenziosi nelle dune
          che
          ogni giorno per noi
          può
          essere l'ultimo di chi
          dorme
          tranquillo nelle coperte
          di
          una pace dell'anima
          di
          uomini che siete anche
          voi.
          E
          con voi nelle strade
          della
          morte mi sento sicuro
          e,
          se si alzerà minaccioso
          il
          vento, di nuvole nere
          il leone
          che non dorme avrà
          artigli
          ma le vostre mani
          che
          sono del cuore
          sapranno
          nel sereno dare
          speranze
          nelle miserie cosi
          arse
          di questi deserti.
          I
          motori dei blindati
          sono
          già caldi, un sorso
          di caffè nero
          che
          è della nostra vita
          quante
          volte non capita
          veramente
          dell'amore che
          abbiamo
          per chi vede solo
          le armi e partiamo
          in
          un unico destino
          ed
          i nostri sguardi
          si
          stringono ancora
          una
          volta in un sorriso
          che
          non è triste.
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            Scritta da: Davide Bidin
            in Poesie (Poesie personali)

            Canto dell'Emozione Concreta – Borla in un mattino di Gennaio

            Mattina di gennaio
            In un posto lontano
            Tra alberi di noce truccati d'inverno
            E brezza di erba appena tagliata
            Ricolma di sapori dei campi

            Mi ritrovo a pensare
            Nella fredda aria di colle
            Udendo il profumo di neve
            Chi vorrei fosse con me
            Quale anima mi renderebbe lieto?

            M'agito scosso e ansioso
            Nella smania d'un mattino
            Mentre il cielo avvolgente
            Indossa l'abito d'un nuovo sole
            E io ragiono ispirato

            Seduto sopra smeralda stesa
            Guardo tutt'intorno sul prato
            Immagino te
            Anima affine che non sei qui
            Eppur visibile tu

            Parole
            Nessuna di voi è celata
            Parole
            Ognuna di voi è amata
            E non muore o viene incolpata

            Poiché con te o anima mia
            Di tutto io posso parlare
            Ci sono e lo sai
            Ci sarò se vuoi
            E niente ci potrà separare

            Sei qui nella selva d'Emilia
            E mi guardi con dente sgargiante
            Io ammicco e rido men poco
            E tutto si fa emozionante
            Il verbo non basta per noi

            Lo sai cara anima
            Non bisogna ascoltare
            Un falso contendio
            Di affettuosità deleteria
            Basta il silenzio del gesto reale

            Fossi tra mille interlocutori
            Non accetterei smancerie
            Amerei lo sai
            Amerei se vuoi
            Anche solo una risata con te

            Preferirei vederti un solo istante
            Nell'ora che viene
            Piuttosto della costrizione
            Al vivere vuoto
            Ricolmo di sola poesia

            Ma con questa pienezza
            In questo momento
            Di estro ed orgoglio
            Ti dedico questa mia rima
            Possa esser per te motivo di pianto

            Una lacrima di umana follia
            Che con te io getto nel cuore
            L'emozione di questa goccia
            Tienila stretta e quando ti serve
            Riscalda il fiato e rendila canto.
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              Scritta da: Violetta Serreli
              in Poesie (Poesie personali)

              Nel vuoto

              Tutto mi manca,
              niente più mi appartiene.

              Senza ali cadono parole dette al vento, incredule
              si schiantano.
              Senza forza si chiudono i miei occhi che
              un velo di lacrime cullano.

              Vuota, assurda l'esistenza mia.

              Tu che nel mio sguardo ti perdevi,
              e che del nostro tempo gioivi.

              Tutto mi hai dato,
              niente più mi lasci.

              Senza ali cado, incredula mi schianto.
              Composta lunedì 2 novembre 2009
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                Scritta da: Violetta Serreli
                in Poesie (Poesie personali)

                Per te

                Nell'infinito silenzio di questo mio cuore...
                nel buio di questa mia vita senza di te...

                Un mare in tempesta ti allontana.
                un mare senza pietà che grida vendetta.

                Anche io posso essere mare.

                Mare in tempesta, anche io, che si placa col tuo respiro.
                Mare senza pietà, anche io, che conosco l'impeto della cattiveria.

                Mare calmo, io, che dolcemente bacio la tua riva
                e che, senza farti male, ne consumo i granelli perché
                con me siano un'unica cosa...

                per l'eternità.
                Composta lunedì 2 novembre 2009
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