Poesie personali


Scritta da: Nadia Cossuto
in Poesie (Poesie personali)

Il potere dei sogni

... E il magico tamburo
smorzò violentemente il suo tumulto
la grande guerra giunse al termine
e le anime dei soldati disarmati e traditi
ondeggiavano nell'angusto buio
come ubriachi in cerca di riparo.
Pochi gemiti senza ascolto
sangue e sete di promesse false...
La carovana degli angeli
sferzò un colpo fortissimo
alle dune indifese e gonfie
L'aria in un momento si cosparse di lapilli d'oro.
La pace aleggiava nel vento
come una grande marea che tutto copre
e nasconde pezzi e cocci di vite disperse...
Acqua che scorre nel corpo inerme
ignaro e pigro!
Illusione? Incredulità e atterrimento
e nella verità della coscienza solo dolore.
Sogna ragazza mia
che nel sogno c'è la salvezza
nella nicchia c'è la purezza
nella morte c'è la speranza.
udire più non puoi l'incanto del suo cuore
sentire più non puoi il profumo del fiore
toccare più non puoi l'ombra del tuo amore...
notte fonda
trasporto insolito di pensieri e brividi
velocità del tempo
occasioni facili... Della realtà non si è più degni
chi perde paga si sa...
Ma nei sogni non si perde la dignità... è il potere dei sogni!
Composta sabato 28 maggio 2011
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    Scritta da: Egizia Russo
    in Poesie (Poesie personali)

    Credimi

    Se solo potessi
    udire il mio cuore
    capiresti
    quanto amore
    vi è in ogni
    palpito...
    in ogni
    momento
    in ogni istante
    legato
    al mio respiro
    Se solo
    potessi
    guardare
    nei miei occhi...
    cieli limpidi
    e mari azzurri
    vivranno
    i nostri
    orizzonti...
    Se solo
    riuscissi
    a sentire
    i miei silenzi...
    capiresti
    In fondo
    all'anima...
    l'immensa
    voglia
    d 'amarti!
    Tu.
    Solo tu
    potrai capire
    soltanto tu!
    Potrai
    credermi!
    Composta venerdì 27 maggio 2011
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      Scritta da: Stefano Floridia
      in Poesie (Poesie personali)

      Riflettendo tra le onde

      Seduto su uno scoglio in riva al mare,
      fisso l'orizzonte e provo a contemplare
      lo scenario immenso
      in un tiepido pomeriggio alla ricerca di un senso.

      Senso di un domani che incombe alle mie spalle,
      senso di un bimbo che sta diventando grande,
      senso di un perché in cerca di una risposta,
      senso di una scelta di cui non si conosce la posta

      in palio emozioni, gioie, dolori,
      attimi sbiaditi, altri a colori,
      attimi di tempo da cogliere al volo,
      volo di gabbiano in picchiata verso il molo.

      Volo tra i ricordi, i mille pensieri,
      mentre il mio oggi diventa già ieri,
      trasportato dalle onde che s'infrangono sulle bagnarole,
      accarezzato dalla luce, la luce del sole.

      Luce riposta nel profondo del cuore,
      cuore di colei in cui speri approdare,
      approdare anche solo un istante e poi ripartire
      come un marinaio spinto dal vento,
      riscoprendo la forza, la forza che ho dentro.
      Composta venerdì 27 maggio 2011
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        Scritta da: Giuseppe Freda
        in Poesie (Poesie personali)

        Il mago della pioggia

        Signori,
        sono stanco
        dei vostri
        caratteri contorti.
        Guardate
        il mio cuore:
        è brillo
        di buon vino sincero,
        e sempre gravido
        come una nuvola
        carica di pioggia.
        Ma anche per voi
        domani pioverà.
        Lo sento nell'aria.
        Sarà un diluvio
        di arance fradice
        su cui farete
        buchini facili
        per occhi, bocca,
        le orecchie, il naso
        e tutto il resto.
        E finalmente avrete
        tante palle morbide
        d'indole docile
        per riconoscervi
        e forse anche
        per tirarvele
        in faccia.
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          Scritta da: Grazia Finocchiaro
          in Poesie (Poesie personali)
          Le giornate passavano lente
          e con esse i ricordi più belli,
          s'affollavano ognor nella mente,
          ma non c'erano impulsi ribelli.

          Egli disse: perché sì diniego,
          cosa vede nel dolce mio aspetto?
          Non pensavo che fosse sussiego
          a mostrarmi cotanto dispetto!

          Che sia stata sì troppa mia fretta?
          Altrimenti richieste mal fatte?
          Che sia causa di sorte disdetta?
          Come pur di parole inesatte?

          Tutto ciò pensava il mio amore,
          la mia anima piangeva a dirotto.
          Grossa spina avevo nel cuore,
          non avevo nemmeno un conforto.

          Una notte, girandosi a letto,
          un bisbiglio sentì sì leggero.
          Pio angelo sfiorò il suo petto,
          la sua anima volò su più vero.

          Oh, tesor, così dolce, sì grande,
          perché mai hai voluto fuggire?
          t'avrei dato una vita brillante,
          dolce amore, perché non venire?

          In quel luogo di pace egli intese,
          quella supplica di dolce sua sposa.
          Una lacrima dagli occhi discese,
          nelle braccia di Dio riposa.
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