Poesie personali


Scritta da: Simone Sabbatini
in Poesie (Poesie personali)

Letterature

La vita è un libro lunghissimo e noioso
mattone raccontato in ogni singolo minuto
particolare.
Maschere strane, singolari,
un po' creature un po' invenzioni,
un po' finzioni e un po' creatori
protagonisti lettori
mezze comparse e mezzi autori,
viaggiamo.
E andando decidiamo, o ci proviamo
a spostare il punto, dove metterlo
riempiendo il vuoto tra una riga e il sole,
tra la vita e il dolore.
Un piede sulla scena, l'altro tra le quinte
c'è chi sfoglia e si fa vento
che cancella le parole, o che le sfiora
solo, o le innamora. E c'è chi fuma
pagine incendiate del nostro tempo andato...
chi copia incolla, e c'è chi taglia. Per paura
rabbia distrazione calcolo o magia
ci tuffiamo in certi casi gli occhi chiusi in qualche apnea
pagine incollate, zone inesplorate,
che in fondo è meglio il vuoto (o almeno
ci piace attraversarlo).
Così la storia
viene fuori e si consuma insieme,
nell'aria e nelle vene,
incidente ed emozione.
Composta sabato 19 dicembre 2009
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    Scritta da: Davide Bidin
    in Poesie (Poesie personali)

    Fregatene del mondo

    Ma se davvero
    l'unica cosa che per te conta
    è l'indifferenza
    il fregartene della gente
    il disinteresse del tutto
    dimmi
    perché dici quest'accozzaglia di cazzate
    che non è tuo interesse far sapere agli altri?
    Perché desideri che chiunque sappia
    quanto sei patetico?
    Piccolo, immaturo, bambolo di peltro,
    piagnisteo antropomorfico
    zittisci le tue lacrime
    tornatene nell'angolo a prendertela
    col la tua inutilità
    e non seminare intolleranza
    verso il cambiamento.
    Se proprio vuoi essere d'aiuto
    impiccati
    è meglio lasciarsi fottere dal mondo
    che interessarsi
    anche per un solo, ameno istante,
    di te.
    Composta domenica 5 giugno 2011
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      Scritta da: Simone Sabbatini
      in Poesie (Poesie personali)

      Home sweet home

      Cercando lo schema ogni giorno migliore
      abitiamo vite sempre più piene
      fitte di griglie, tabelle e direzioni,
      precedenze, giustizie, noie ed eccezioni;
      al punto di sentirle creature,
      sapendole sempre prigioni.
      Finché stanchi soffiamo queste sbarre di fumo,
      ma tanta libertà in un respiro
      ci fa troppa paura. E allora
      aggiungiamo una freccia, domani una griglia
      cerchiamo uno schema migliore
      perché in fondo è accogliente
      la nostra prigione.
      Composta lunedì 17 gennaio 2011
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        Scritta da: Don Juan
        in Poesie (Poesie personali)
        Amo il buio,
        l'ho sempre amato,
        l'ho sempre venerato.
        Amo il buio
        e tutte le sue sfumature,
        amo il buio
        e restare tra le sue maglie,
        amo illuminare gli altri
        e nella mia oscurità riuscire sempre
        ad essere quello che sono realmente.
        Amo il buio
        e nel buio amo i miei più grandi difetti,
        amo il buio
        e tutto quel vorticoso senso
        di vuoto che mi viene a guardarlo.
        Amo il buio
        e quella scintillante emozione
        che mi accende dentro,
        quella fiamma che rende più buio tutt'intorno.
        Composta sabato 4 giugno 2011
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          in Poesie (Poesie personali)

          Intermezzo

          Nuvole basse
          rubano il crinale alla collina;
          e soffoca, la nebbia, a poco a poco,
          il nostro presepe
          fatto di casette accovacciate
          tra il muschio, sulla roccia.

          Contorni spenti
          di una giornata uggiosa
          fanno da cornice al paesaggio
          divenuto bianco,
          tutto da dipingere
          col nuovo sole di domani.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Colori

            Non amo i colori accesi,
            le tinte smaglianti,
            i contrasti vivaci
            e, talora, discordi.

            Amo le sfumature tenui,
            i toni soffusi,
            gli accenni discreti,
            le monocromie.

            Godo della luce del sole
            quando scaglia le sue frecce,
            all'aurora,
            o quando indugia - vanitoso - allo zenit;

            ma rimango assorto
            quando, al tramonto, effonde
            l'ultimo sbadiglio
            che prelude al sonno della notte.
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              in Poesie (Poesie personali)

              Visioni

              Voci indistinte,
              arabeschi di tetre ragnatele,
              innocenze profanate
              irrimediabilmente.

              Gineprai di facezie insulse,
              vomito di roventi invettive
              affidate al vento del deserto e proclamate
              con altissimo suono di corno.

              Aspre, rocciose pietraie,
              intrise del veleno
              di mille scorpioni brulicanti
              in un continuo, incessante fermento.

              Algide e misere lande
              illanguidite da un silenzio irreale,
              snervato, come di spirito vagante
              alla ricerca dell'eterno nulla...

              Esseri informi, mostruosamente fluttuanti
              sopra un mare di catrame nero
              come nera è la morte
              di chi ha vissuto senza Dio!
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