Scritta da: Gennaro Keller
in Poesie (Poesie personali)
Il cielo dei tuoi occhi
Ti ha portata qui il vento
tra le braccia dell'Amore.
Ubriaco di TE
accarezzo il tuo sguardo
naufragando nel cielo
dei tuoi occhi.
Composta martedì 17 maggio 2011
Ti ha portata qui il vento
tra le braccia dell'Amore.
Ubriaco di TE
accarezzo il tuo sguardo
naufragando nel cielo
dei tuoi occhi.
Il mio porto certo si allontana sempre più,
corpulenti onde, delfini e balene
ostacolano il ritorno.
Quando raggiungerò la mia Itaca?
Dolci ammaliatrici cantano per noi
e il suono ci trasporta ancora più lontano.
Dove sarà la mia Itaca?
Il tuo bambino ci accompagnerà.
Illusioni
formato cubetto
gelano
i nostri
sogni,
consumati
troppo velocemente
e
mai
assaporati.
Dimenticati
al sorgere del
sole,
Rigettati
dalle nostre
teste
attraverso
occhi rossi
carichi
di
orrore.
Gaudente e fiera
bella e tremante
forte e invincibile
eroica
nel suo respiro fumoso
rosso e crepitante
vicino in penombra
ora finalmente la avverto
e con rivoli di parole
mi dissolvo in lei.
C'è un albero alquanto strano,
i suoi fiori son multicolori,
ad ogni alito di vento
ballano al sole,
uno solo non si muove mai,
il vento arriva più forte
ma lui sempre lì, fermo.
Una dolce melodia
lo trascinerà nella danza della vita,
sarà albero!
La mancanza di te la potrei definire un assurdo digiuno
il non potermi cibare
e respirar la mia pelle per cercar quel che resta del tuo dolce profumo.
La mancanza di te mi percuote
come vento che sbatte i miei giorni scuotendo le ore rendendole vuote.
La mancanza di te è voltare le spalle al tramonto
per cercare la tua direzione
la mancanza di te è quel attimo immenso
dove quel che respiro è fatto di immaginazione.
Planare, planare
come una meteora
verso un destino ignoto.
Mani tremanti,
aria smarrita,
un pugno di terra
basterà.
Smarrito!
Non c'è più tempo.
Dov'è il tuo volto?
Dov'è il tuo volto?
È tardi ormai
e m'incammino
verso il confine
della vita.
La gente oggi è "frenesia"
va di fretta per la via,
fare la spesa è un impresa.
Anche lì c'è l'arrivismo
si lotta con grande egoismo,
si lotta a tutto spiano...
non c'è rispetto per chi va piano!...
c'è sempre folla in salumeria,
la cosa non cambia in macelleria,
chi arriva prima prende il posto
che di sicuro non è predisposto!...
Per l'ufficio postale
la fila enorme devi fare,
poco importa le condizioni,
le invalidità, le cattive opzioni!...
Devi tutto sopportare e,
con pazienza superare.
Con fatica e con dolore
sogni la casa e il suo calore!...
Si potrebbe vendere la "frenesia",
se si mette un po' di fantasia,
sarebbe un grande investimento
spontaneo e, senza sfruttamento!
Te ne sei andato
e non sei più tornato
anche il tempo sembra essersi fermato
come una ruota che non gira più
forse perché non ci sei più
perché ho smesso di sognare
e senza te continuare
perché ho smesso di sorridere
per una vita nuovamente da scrivere
ho cominciato a guardare il cielo lassù
mirando sempre più su
cercando un angolo di paradiso
cercando un tuo sorriso
da ricomporre su quel viso
che mi ricordi, ad ogni palpito di cuore,
che m'hai dato solo amore,
e ad ogni battito di ciglio,
mi faccia sentir fiero d'esser tuo figlio.
adesso dammi alcuni minuti
pochi, ma di quelli con te vissuti
ed io ti offrirò il mio pensiero
per dirti qualcosa di sincero
qualcosa che già sai
anche se non l'ho detto mai
per dirti grazie semplicemente
ti voglio bene sinceramente
e vada bene lo stesso
se lo dico solo adesso
adesso che tanto vorrei fare
per dirti sei speciale
ma non so se ricordare
che eri fuori dal normale
o forse solo eccezionale.
La mia vita, un susseguirsi di tracce di pennello su una grande tela
a volte leggero come un soffio di brezza
altre pesante come solco tracciato dall'aratro
di un tenue azzurro nella prima infanzia
oscurato da nubi nere quando la morte ha bussato alla porta del mio cuore
facendomi conoscere il dolore della perdita di una persona cara
chiudendo ogni minimo spazio ad una pennellata di colore che ravvivasse la mia esistenza
tanto tempo c'è voluto perché i miei occhi vedessero di nuovo i colori della vita
il rosa del primo amore
il giallo delle delusioni
il rosso della passione attenuato dal viola delle incertezze
e quante pennellate di marrone sparse sulla tela a testimoniare le cadute
seguite dal blu delle risalite che mi facevano sentire ad un passo dal cielo
un insieme multicolore per ogni tappa della mia vita
su quella tela dove oggi lo sguardo ne coglie sfumature e contorni netti
dove ripassando col pennello ogni tratto risento dentro ogni emozione
niente idealizzazioni o aride disillusioni ma un'immensa coesione alla realtà,
la mia realtà in cui i ricordi sono ricami preziosi e delicati su semplice grande tela.