Poesie personali


Scritta da: L. Orlandi
in Poesie (Poesie personali)

Quale Rotta?

Il mio porto certo si allontana sempre più,
corpulenti onde, delfini e balene
ostacolano il ritorno.

Quando raggiungerò la mia Itaca?

Dolci ammaliatrici cantano per noi
e il suono ci trasporta ancora più lontano.

Dove sarà la mia Itaca?

Il tuo bambino ci accompagnerà.
Composta lunedì 13 giugno 2011
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    Scritta da: L. Orlandi
    in Poesie (Poesie personali)

    Albero della vita

    C'è un albero alquanto strano,
    i suoi fiori son multicolori,
    ad ogni alito di vento
    ballano al sole,
    uno solo non si muove mai,
    il vento arriva più forte
    ma lui sempre lì, fermo.
    Una dolce melodia
    lo trascinerà nella danza della vita,
    sarà albero!
    Composta lunedì 13 giugno 2011
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie personali)

      Quel che respiro

      La mancanza di te la potrei definire un assurdo digiuno
      il non potermi cibare
      e respirar la mia pelle per cercar quel che resta del tuo dolce profumo.

      La mancanza di te mi percuote
      come vento che sbatte i miei giorni scuotendo le ore rendendole vuote.

      La mancanza di te è voltare le spalle al tramonto
      per cercare la tua direzione
      la mancanza di te è quel attimo immenso
      dove quel che respiro è fatto di immaginazione.
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        Scritta da: Melina Altieri
        in Poesie (Poesie personali)

        Vita frenetica

        La gente oggi è "frenesia"
        va di fretta per la via,
        fare la spesa è un impresa.
        Anche lì c'è l'arrivismo
        si lotta con grande egoismo,
        si lotta a tutto spiano...
        non c'è rispetto per chi va piano!...
        c'è sempre folla in salumeria,
        la cosa non cambia in macelleria,
        chi arriva prima prende il posto
        che di sicuro non è predisposto!...
        Per l'ufficio postale
        la fila enorme devi fare,
        poco importa le condizioni,
        le invalidità, le cattive opzioni!...
        Devi tutto sopportare e,
        con pazienza superare.
        Con fatica e con dolore
        sogni la casa e il suo calore!...
        Si potrebbe vendere la "frenesia",
        se si mette un po' di fantasia,
        sarebbe un grande investimento
        spontaneo e, senza sfruttamento!
        Composta mercoledì 8 giugno 2011
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          Scritta da: Salvatore Alario
          in Poesie (Poesie personali)
          Te ne sei andato
          e non sei più tornato
          anche il tempo sembra essersi fermato
          come una ruota che non gira più
          forse perché non ci sei più
          perché ho smesso di sognare
          e senza te continuare
          perché ho smesso di sorridere
          per una vita nuovamente da scrivere
          ho cominciato a guardare il cielo lassù
          mirando sempre più su
          cercando un angolo di paradiso
          cercando un tuo sorriso
          da ricomporre su quel viso
          che mi ricordi, ad ogni palpito di cuore,
          che m'hai dato solo amore,
          e ad ogni battito di ciglio,
          mi faccia sentir fiero d'esser tuo figlio.
          adesso dammi alcuni minuti
          pochi, ma di quelli con te vissuti
          ed io ti offrirò il mio pensiero
          per dirti qualcosa di sincero
          qualcosa che già sai
          anche se non l'ho detto mai
          per dirti grazie semplicemente
          ti voglio bene sinceramente
          e vada bene lo stesso
          se lo dico solo adesso
          adesso che tanto vorrei fare
          per dirti sei speciale
          ma non so se ricordare
          che eri fuori dal normale
          o forse solo eccezionale.
          Composta mercoledì 8 giugno 2011
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            Scritta da: scricciolo
            in Poesie (Poesie personali)

            La vita dipinta

            La mia vita, un susseguirsi di tracce di pennello su una grande tela
            a volte leggero come un soffio di brezza
            altre pesante come solco tracciato dall'aratro
            di un tenue azzurro nella prima infanzia
            oscurato da nubi nere quando la morte ha bussato alla porta del mio cuore
            facendomi conoscere il dolore della perdita di una persona cara
            chiudendo ogni minimo spazio ad una pennellata di colore che ravvivasse la mia esistenza
            tanto tempo c'è voluto perché i miei occhi vedessero di nuovo i colori della vita
            il rosa del primo amore
            il giallo delle delusioni
            il rosso della passione attenuato dal viola delle incertezze
            e quante pennellate di marrone sparse sulla tela a testimoniare le cadute
            seguite dal blu delle risalite che mi facevano sentire ad un passo dal cielo
            un insieme multicolore per ogni tappa della mia vita
            su quella tela dove oggi lo sguardo ne coglie sfumature e contorni netti
            dove ripassando col pennello ogni tratto risento dentro ogni emozione
            niente idealizzazioni o aride disillusioni ma un'immensa coesione alla realtà,
            la mia realtà in cui i ricordi sono ricami preziosi e delicati su semplice grande tela.
            Composta venerdì 3 giugno 2011
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