Poesie personali


Scritta da: Lavinia Bova
in Poesie (Poesie personali)

Occhi Scuri

Occhi scuri, sorrisi sereni
Di quando in quando uno sguardo soave
Per poi calarsi verso la scogliera,
Fin sul mare.

Quale disprezzo ancor t'allontana,
Quale odio ancor da me ti fugge?
Per cui sol in quel settimo
Risa ebbi dal tuo viso

E non so ancora se di gioia,
Disprezzo oppure malinconia
Perché la tua anima, come la mia
È densa, è fosca, è fredda.

Bionde onde, ondulanti,
Che al fresco suon del mattino
Spumeggiarono a ritmi incessanti
Ed io, solo, che mirar altro non potea.

Rivederti, solo per poco,
Felice ma ancora seria,
Triste seppur allegra,
Rivederti, solo rivederti.
Composta giovedì 5 agosto 2010
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    Scritta da: ClaudioL
    in Poesie (Poesie personali)

    Monito

    Cantate dunque inni d'unione,
    Brandendo il gladio contro il fratello,
    Sgretolando la vostra stessa terra,
    Disprezzando il vesuvio e l'etna.

    Glorificate pure il celato despota,
    Baciando l'aurea fede,
    Evitando il grigio sguardo,
    Tralasciando i caldi affetti.

    Squarciate il nero vessillo,
    Celando nel cuore ancora il Fascio,
    Sul chiodo la Falce,
    In mano il cristiano Fregio.

    Perché degli antichi ideali
    non resti altro
    che la debole ombra.

    Giunga quindi la festa!
    Si danzi sulle tombe
    colme di ardori passati!

    Portate nel petto brandelli d'animo
    perché null'altro è rimasto
    al popolo italiano.
    Composta giovedì 17 marzo 2011
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      Scritta da: ClaudioL
      in Poesie (Poesie personali)

      Don Giovanni

      Inutili frivolezze
      di una vita mal spesa.
      Giungi ora
      a metà del tuo cammino
      per scegliere la buona stella.
      Ignavo!
      Superbo!
      Il fato ti ha da tempo
      lasciato nell'oblio:
      per idiozia non ti girasti al suo richiamo
      ed ora come orfano cerchi la sua mano,
      ma è solo aria quella che afferri
      in un vile tentativo
      di diventar qualcuno
      per rimanere
      nessuno.
      Composta martedì 8 febbraio 2011
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        Scritta da: ClaudioL
        in Poesie (Poesie personali)

        Cimitero

        Girovagare per freddo granito
        non a qualche uso divino.
        Sapere invece
        di incontrare l'anima
        della madre, dell'avo
        o del vecchio giovane amico
        nei profondi reconditi dello spirito mio
        e vedere riflessi in quegli specchi
        la loro passione, la loro gioia
        il loro vivere.
        Configurar in essi il proprio divenire
        ricapitolando il passato
        in una serie di errori, sciagure
        e cattivi presagi, mai curante
        dell'ora che verrà, ma conscio.
        Conscio di un presente passato,
        da consumare fino all'ultimo fiato,
        così come suggerisce
        la fredda immagine di occhi
        chiusi troppo presto per esistere
        Dio.
        Quindi di sola cenere son
        codeste dimore,
        non è di certo quello il loco del riposo etterno!
        Nemmeno può esser
        sentier per un sicuro dialogo,
        ma solo di pietra material
        per finto viso e false promesse.
        Se l'unione,
        data da qualsiasi genere d'amore,
        fu magna e profonda,
        allora nessuna lapide,
        nessuna immagine,
        nessuna frase
        relazionar ancora puote
        come la profonda riflessione.
        Composta giovedì 13 gennaio 2011
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          Scritta da: Nello Maruca
          in Poesie (Poesie personali)

          CXXI

          È altalena che sale, scende e risale
          e per poco l'alma acquieta e tace
          indi lo cor ritrova desiata pace,
          poscia timor l'avvolge e lo riassale.

          Quanto pria è giunto ora non vale
          Che sol pensiero è ma non verace,
          Soltanto il desiderio resta vorace
          Ma intorno tutto mi sussurra male.

          L'orologio del campanile antico
          Lento scandisce, qual suo abituale,
          Il tempo che sciorina sempr'uguale.

          I tocchi manda per lo spazio aprico
          e il vento mesce al suo sibilare
          mentr'io m'avvio per lo not'Altare.
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            Scritta da: Nello Maruca
            in Poesie (Poesie personali)

            CXX

            Cotanto peso mai fu carco omero
            né mai lo core fu tanto doglioso
            né lo senno mai fu tant'angoscioso
            né lo vivere fu cotanto nero.

            Che tutte cose se dogliose, in vero
            furo tali, sì, ma fui coraggioso
            e scavalcar gl'inciampi fui voglioso
            e l'ostacolo scioglieva quale cero.

            Lo bandolo di matassa è ingarbugliato
            ché matassa non sussiste e bandolo,
            ché regna nell'oscuro anonimato.

            Una lucina lucente entra in garbuglio
            che l'alma solleva in alto volo
            e cheta lo core d'ogni subbuglio.
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              Scritta da: Nello Maruca
              in Poesie (Poesie personali)

              CXIX

              Con l'animo disteso e più sereno,
              accanto la figura di quell'angelo
              m'appresso alla Madonna del Carmelo
              a reiterare preghiera del Suo seno.

              Dolce, la suora mi stringe, poi, al seno,
              un bacio in fronte dal calor del gelo:
              Per te prego Gesù nell'alto Cielo,
              avrai ancor di gioia il cuore ripieno.

              Timido un saluto, indi, le volgo
              un grazie e, poi, sussurro piano:
              Se piace a Dio domani qui risalgo.

              Io sono in Chiesa, prego, qui t'aspetto;
              prega tu pure, a Dio porgi la mano,
              Lo guardo umile volgi al Suo cospetto.
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                Scritta da: Nello Maruca
                in Poesie (Poesie personali)

                CXVIII

                Alquanto scosta dal villaggio è posta
                salutare Pieve, in cima campanaria
                due campane ch'armonia spandono in aria
                e al suon dell'Avemaria viandante sosta.

                Il tocco bronzeo dona l'ora sesta,
                giovane, ardita suora missionaria
                prendemi mano e sciente miseria
                con voce gentile, dolce, quanto mesta:

                Qual pena hai fratel mio entro lo core?
                Vieni, prima dillo al tuo e mio Signore
                ch'Egli è Colui che lena ogni dolore.

                Docile la seguo fin sopra l'Altare
                e appresso a lei sono a recitare
                preci che l'alma fann'innalzare.
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                  Scritta da: Nello Maruca
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Cxvii

                  Così com'arduo è ritrovare l'ago
                  nel pagliaio in tale misura puranco
                  agevole pare che non sia manco
                  rincontrare beltà per quanto vago.

                  Tanti festeggiamenti: Io non svago
                  che tutto dì e notte intera arranco
                  per strade, vie, viuzze e, pure stanco
                  l'andare mio avanza da girovago.

                  Ad ogni bancarella faccio sosta,
                  chiedo di beltà, se mai fosse accosta,
                  spiego fattezze: No, è la risposta.

                  Tornomi indietro col mio occhio veglio,
                  più la ricerco più trovar la voglio,
                  più il tempo passa più ricerca doglio.
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                    Scritta da: Pamela Iani
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Tra i sospiri

                    Averti accanto e non poterti baciare,
                    accarezzare il tuo corpo con lo sguardo
                    e provare un brivido immaginando le mia mani su di te...

                    Trattengo il respiro per non rovinare
                    l'incanto di queste sensazioni...

                    Ma poi quei momenti si disciolgono in sospiri,
                    di chi sa che il paradiso lo attende...

                    Aspetto trepidante l'istante
                    in cui tutta la magia della mia fantasia prenderà vita.

                    ... respiri sospesi tra sogno e realtà...
                    Non è finzione, ma pura emozione...
                    Composta lunedì 6 giugno 2011
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