Poesie personali


Scritta da: Gattomatto
in Poesie (Poesie personali)

Vortice (dedicato a chi non c'è più)

Nel sogno ripeto
Parole mai dette
Con forza volute
Promesse d'eterno
Già fatte e mai ricevute

Ricambio i tuoi occhi
Di lenta agonia
Timore di chi
Non trova più pace
E più non conosce allegria

Ricordo il profumo
Di ogni respiro
È dolce il tuo fiato
Trasmette la vita
Per questo ti ho amato

Infuria memoria
Di notti mancate
Ho il cuore trafitto
Inutile pena
Ma tutto era scritto.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Din don

    Suonano a morto per un uomo ancora vivo,
    suonano a festa per un uomo appena morto,
    suonano a messa per i peccatori,
    ed io ascolto,
    sento vedo prego e bestemmio,
    non rido,
    qualche volta mi commuovo,
    piango la mia rabbia,
    che sopravviverà a me,
    ma in fondo sono solo campane,
    fanno il loro mestiere.
    Composta domenica 20 novembre 2011
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      Scritta da: Michele Scoppetta
      in Poesie (Poesie personali)

      Sono stato con te tutta la notte

      Sono stato con te tutta la notte,
      su una barca, in mezzo al mare.
      E ho seguito la rotta
      e mi sono perso dentro di te.
      Sono stato con te tutta la notte,
      affacciato alla finestra,
      che mi scaldavi così, con un sorriso,
      che mi portavi la luna a due palmi,
      che ce l'avevi negli occhi.
      Sono stato con te tutta la notte,
      in riva al mare,
      e il mondo respirava del tuo respiro
      e a me mancava il fiato,
      apnee inebrianti
      di mai lucida passione.
      Ho sognato di te tutta la notte,
      perché i tuoi occhi verdi
      sono fuggiti dal Giardino segreto,
      e una Natura triste ancora ti cerca,
      il suo fiore più bello allieterà altri lidi,
      la sua vivida gioia
      tormenterà gli insensibili alla malinconia.
      Ti ho amato tutta la notte,
      perché il profumo dei tuoi capelli
      è quello che anima le cose
      e le rende misteriose e magiche,
      irripetibili.
      Sono stato con te tutta la notte
      aspettando che ti svegliassi,
      vegliando la tua anima
      per preservarla dai mostri,
      sconosciuti pretendenti.
      Meravigliosa, raggiante
      nei sogni che ho sempre sognato,
      ho sognato di te tutte le notti.
      Composta lunedì 17 ottobre 2011
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        Scritta da: Michele Scoppetta
        in Poesie (Poesie personali)

        Qualche volta verrò a trovarti

        Qualche volta verrò a trovarti,
        in groppa all'emozione che tu sai,
        al pezzo che ancora devi ascoltare,
        sulle rive di un destino che non c'è.
        Qualche volta verrò a trovarti,
        perché so che non mi aspetti,
        e godrò della meraviglia che lambisce,
        luccica e risplende i tuoi occhi nel buio.
        Qualche volta verrò a trovarti,
        perché già ora sono felice,
        perché dall'alto di un monte
        ho urlato il nome del mondo
        e l'eco aveva il tuo profumo,
        come di mille fiori in riva al mare,
        come l'autunno e l'inverno,
        con quel vento freddo che riscalda.
        Qualche volta verrò a trovarti,
        senza far rumore, mentre dormi.
        Voglio vedere come si dorme,
        voglio sapere com'è quel modo segreto
        che porta l'uomo nei sogni,
        e lo rende invulnerabile e forte.
        Voglio vedere se è vero,
        voglio sapere perché
        riesco a ricrearti ogni volta
        nelle forme più belle che io conosca,
        e ti custodisca con infinita gelosia
        negli angoli più remoti di un cuore
        che so che c'è
        da quando ci sei tu.
        Composta domenica 23 ottobre 2011
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          in Poesie (Poesie personali)

          Per così brevi istanti

          Non ha dormito
          forse
          quella notte
          o forse
          si è svegliato nel riflesso grigio
          e sporco
          di un'alba come tante,
          come era certo
          di non volerne
          più
          vedere.

          Chissà se si è tolto
          gli occhiali (quelli piccoli,
          da poeta romantico, da eroe
          malinconico)prima di
          compiere il balzo
          irrevocabile
          insensato
          verso l'unica meta che
          per lui
          avesse un senso...?

          Balena alla mente
          talvolta
          un'immagine, che attraversa
          gli anni
          e la selva, sempre più
          fitta, dei ricordi: dolce era
          il suo sguardo
          lì, in fondo al tavolo
          del ristorante fra i pini
          (festa di laurea, giornata
          fredda di febbraio)...

          ... dolce era il suo sguardo
          e già un po' perso, lontano...
          Per così brevi istanti
          ha incontrato il mio,
          così salde e dolorose
          radici
          ha messo nella memoria.
          Composta domenica 20 novembre 2011
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            Scritta da: Roberto Parmeggiani
            in Poesie (Poesie personali)

            Vorrei avere tante vite

            Vorrei avere tante vite,
            in questa vita

            ogni vita vissuta,
            senza togliere niente alle altre

            vorrei nascere in molti villaggi,
            ricordare molti odori,
            imparare da molti maestri,
            pregare in molte lingue

            vorrei raccontare mille storie, l'avventura e la paura,
            il coraggio e la passione, le partenze e i ritorni

            vorrei sfruttare tutte le occasioni,
            indossare molti abiti,
            interpretare ruoli,
            vivere diverse città

            vorrei essere me stesso, in tanti contesti, approfittando degli stimoli e dell'istinto,
            portando nella memoria ogni esperienza, ogni sguardo, ogni ferita

            vorrei avere tante vite,
            in questa vita.
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              Scritta da: Roberto Parmeggiani
              in Poesie (Poesie personali)

              D'amore inutile

              T'amo di rose rosse.
              T'amo di piccole carezze dolci.
              T'amo di parole nascoste dietro alle orecchie.
              T'amo di attimi rubati alle ore.
              T'amo di baci stirati e spazi angusti.
              T'amo di lenzuola di lino bianche.
              T'amo di scarpe gialle e tacchi alti.
              T'amo di salite orizzontali.
              T'amo di perle lungo il collo.
              T'amo di intensi pizzi bianchi.
              T'amo di sudore e profumi inebrianti.
              T'amo di gocce lungo il petto.
              T'amo di sospiri senza fine.
              T'amo di sguardi sfuggenti.
              T'amo di messaggi che si rincorrono.
              T'amo di saluti definitivi.
              T'amo di amore inutile,
              perché il tuo amore è sempre lo stesso,
              sempre, per tutti.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Naufragio organizzato

                E fummo soli,
                sbarcati a forza dai resti di una nave da guerra persa,
                attaccati al nulla
                e ciò che prima era speranza diventò terrore,
                ed arrivò lo schiaffo enorme,
                forte di una vita,
                e fu paura di esser soli insieme,
                alla catena come cani o schiavi,
                la frusta dal rumor di vento faceva il suo lavoro veloce sulla pelle,
                ad ogni fischio un urlo e poi un'altro e un'altro.

                Quando chiedemmo d'esser rivestiti avemmo due scelte,
                il vestito fatto dei fallimenti o quello delle verità,
                e per l'inverno scegliemmo entrambi quello delle verità,
                ci trovammo con pochi panni addosso,
                e per l'estate vedemmo la nostra veste,
                pesante come un'armatura,
                tante erano le nostre bugie.
                Composta domenica 20 novembre 2011
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