Poesie personali


Scritta da: Enrico Petrosino
in Poesie (Poesie personali)

Tu

Tu
Un fuoco immenso mi prende il cuore pensandoti,
riscalda il mio corpo con un calore che mi attraversa tutto,
accompagnato da una pelle d'oca.
Un pensiero poi mi porta insieme a te
in riva al mare, sotto un cielo stellato
ed ancora insieme... in riva al mare.
Noi soli in una spiaggia
con sabbia fine e bianca,
vicini sotto una palma
alle nostre spalle uno scenario incantevole.
I nostri sguardi uniti
io col sorriso ti guardo
mentre tu mi mostri una catena di fiori.
Tu...
forse sei l'amore.
Composta domenica 25 settembre 2011
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    Scritta da: margherita1
    in Poesie (Poesie personali)

    Nero

    Nero d'inchiostro sotto il cielo stellato
    mi sento sola come un cane abbandonato
    nero d'inferno quando ho gridato
    l'hò preso a schiaffi, gli ho sputato
    nero corvino i suoi lunghi capelli
    tacchi a spillo, fianchi snelli
    nero l'abisso quando li ho spiati
    baciati, dietro un'angolo appartati
    Nero di morte è la disperazione
    quando ho capito che avevo ragione.
    Composta giovedì 15 dicembre 2011
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      Scritta da: Marilena Aiello
      in Poesie (Poesie personali)

      Una tua foto

      Ti cerco e ti guardo
      ti osservo e ti studio
      vedo le rughe che non sai
      e quelle che hai già dimenticato
      vedo riflessa nei tuoi occhi
      la scena che stai guardando tu

      Scopro sul tuo viso e tra le sopracciglia
      espressioni sempre nuove
      leggo quasi i tuoi pensieri
      ma, lo so, li sto inventando
      e quindi invento che un po' mi pensi
      che un po' ti manco
      e che ti chiedi, ogni tanto, se penso a te

      Invento intere storie che mi racconto
      e mi sorprendo a sorridere
      a mimare la nostra improbabile conversazione
      a ripetere la scena finché sia come la vorrei
      finché si disegna come non sarebbe mai

      Mi illudo e mi prendo un po' in giro
      ma che male c'è? è solo un sogno privato
      qualcosa che non cambia nulla
      una cosa che non sai né saprai
      che mi tiene vicina al pensiero di te
      al ricordo di noi in serate serene
      in momenti belli, fotografie di vita.
      Composta giovedì 15 dicembre 2011
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        in Poesie (Poesie personali)

        Bentornato a casa mia

        Ritorna domani o dopo,
        quando avrai smaltito le tue rabbie,
        non importa che tiri calci alla porta per entrare,
        quando sei in te lo sai che è sempre aperta.

        Anche se nessuno è in casa
        il fiasco è sul tavolo,
        se hai fame il pane ed il formaggio sono nella credenza
        serviti pure.

        Vai vicino al fuoco,
        usa i tuoi sensi,
        comandali col cuore.

        Gli occhi per osservare la fiamma,
        l'udito per sentire il crepitare del ceppo,
        il naso per aspirare il profumo di resine,
        e con le mani versa il buon vino che aiuta il formaggio a passare dalla gola.

        Ritrovati,
        lascia fuori le rabbie,
        aspetta il mio ritorno.

        Arriverò,
        quando entrerò
        con le mani
        avrò già ucciso la rabbia che ti dava forza
        e stava fuori ad aspettarti.

        Avrai bevuto
        sarai più debole,
        e sarà la mia di rabbia
        a fare il suo lavoro,
        ed userò la vista per vederti cadere,
        le orecchie per sentirti urlare,
        il naso per sentire il puzzo del tuo sangue cattivo,
        la gola per urlarti il perché lo faccio.

        Poi,
        a giustizia fatta
        mi siederò al tuo posto
        e con l'animo rasserenato
        userò gli occhi per osservare la fiamma,
        l'udito per sentire il crepitare del ceppo,
        il naso per aspirare il profumo di resine,
        con le mani mi verserò il buon vino che aiuta il formaggio a passare dalla gola.

        Mi ritroverò,
        metterò a riposo la mia rabbia
        e non avrò più paura dei tuoi arrivi.
        Composta giovedì 15 dicembre 2011
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          Scritta da: Joe Black
          in Poesie (Poesie personali)

          Di Nascosto

          E ti ritrovo qui, seduta,
          sul finire dell'estate
          a guardare il mare.
          Ormai sei cresciuta
          e ricordo intere giornate
          in vacanza d'agosto
          finché il tempo ci divise.
          Ti ho seguita di nascosto
          e ti osservo da lontano.
          Il bambino di allora,
          che ti amava,
          che ti ama ancora
          non si dà pace.
          Colui che guarda e tace
          urla in silenzio
          e solo chi ama, brama
          e non è mai sazio.
          Ora che ti rivedo
          nella tua dolcezza
          invidio quell'onda
          che lenta ti accarezza.
          Da quando ti ho persa
          ho capito solo ora
          che tu eri diversa
          e il solo guardarti
          squarcia i ricordi
          ormai sbiaditi.
          Ma il mio pensiero
          vola lì accanto a te
          a un amore mancato
          ed io, rassegnato,
          con la voglia di sfiorarti
          raggiungerti adesso
          e su di te vegliare,
          scivolarti addosso,
          come l'onda del mare.
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            in Poesie (Poesie personali)
            Non chiedergli di più,
            chiedi a chi può dare.

            Lui non ha più niente,
            come chi gioca a carte.

            Passa ad un altro fesso,
            fallo innamorare,
            del resto è il tuo mestiere.

            Scegli bene il tipo,
            come fare e cosa dire,
            ma non importa suggerire,
            a te nessuno insegna niente,
            conosci il tuo mestiere.

            Vivi,
            finché ti reggono corpo e viso
            questa vita intensa,
            continua
            il cambio di auto ed uomini,
            le lunghe notti in compagnia
            e non guardare mai
            quel dito,
            eterno orfano d'anello.

            Porta in giro il tuo sorriso
            che ti costa poco e rende ancora tanto.
            Composta martedì 13 dicembre 2011
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              in Poesie (Poesie personali)

              Resto l'unico

              Dimmelo tu
              che non è successo niente,
              giuro che ti crederò
              lascia che con ostinazione
              io possa continuare a crederlo amore,
              nonostante tutto
              nonostante il tuo distacco,
              lascia che come un cattivo giudice,
              non accetti l'esistenza delle prove
              dei testimoni.

              Lasciami essere cieco e sordo
              e continuare ad illudermi..
              Composta martedì 13 dicembre 2011
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                in Poesie (Poesie personali)
                E quando avrai 4 donne da amare
                tutte allo stesso modo
                poche parole riusciranno a farti sentire il cuore gonfio per un maiale
                e la vista di un barboncino fulvo
                che non capisce perché deve maneggiare una cazzuola
                e continua a muoversi felice ed a scodinzolare
                nonostante le urla del padrone muratore
                che ne vuole fare una star delle costruzioni
                la forza che sta per nascere
                e vestire il domani
                non si lascerà più riconoscere
                ma il suo aroma resterà a lungo dalle parti del tuo musetto.
                Composta lunedì 12 dicembre 2011
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