Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Basta crederlo

Abbiamo "un pensiero in due",
quando lo sentivo dire pensavo
alle classiche coppie così unite,
come se fossero una cosa sola,
una testa sola,
le classiche due anime in un nocciolo.

Anche noi abbiamo "un pensiero in due"
ma non perché siamo tutt'uno ma perché
solo uno dei due pensa, e quello sono io.

A me il peso del pensare,
decidere e non soddisfarti mai,
a te la leggerezza del vivere senza problemi
e con l'energia sufficiente a criticare
A te la polpa a me il nocciolo.
Composta giovedì 22 dicembre 2011
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    Scritta da: Vincenza Molvetti
    in Poesie (Poesie personali)

    È Natale fuori dalla mia finestra

    È Natale fuori dalla mia finestra,
    fiocchi di neve coprono il capo di bimbi in festa.

    È Natale nei negozi e nei supermercati,
    nella felicità dei regali scartati.

    È Natale non dentro il mio cuore
    perché fa troppo freddo e non c'è il tuo calore.

    Nell'attesa del Bambino
    caro Papà ti abbraccio in una preghiera chiedendoti di starci sempre vicino.
    Composta giovedì 22 dicembre 2011
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      in Poesie (Poesie personali)

      Divina commedia, inferno chiuso per lavori in corso

      Tutti hanno visto Dante
      in mezzo agli architetti,
      (c'era anche il Brunelleschi assieme con Virgilio)
      guardare laggiù in basso.

      Parlavan di ampliamenti,
      di creare altri due cerchi,
      visto l'affollamento.

      Ed han previsto il primo per chi,
      fra gli uomini di legge,
      a disonore della toga,
      e con coscienza sporca o vagabonda,
      poco ha sentito il peso del dovere,
      ha mal distinto fra chi ha colpa o torto,
      ha fatto ciò che ha fatto solo per mestiere,
      ha emesso sentenze ingiuste,
      ha scritto molti libri,
      troppo citato i colleghi morti
      ma mai i propri torti.

      Adesso passato a peggior vita,
      meriterà di stare
      in mezzo a chi ha protetto,
      insieme a chi ha salvato
      senza che meritasse.

      In piedi,
      con la bilancia in mano,
      rovente per la fiamma
      tutto il peso da una parte,
      i piedi dentro il sangue
      versato da innocenti.

      Ed il secondo cerchio
      tutto ai politicanti,
      tanti inutili e arroganti.

      Per tutti loro a turno
      uno a fare il gran comizio
      e gli altri ad ascoltare
      sotto la grande pioggia
      portata dal cerchio dei golosi
      assieme al fango puzzolente
      dove staranno tutti immersi
      incluso l'oratore,
      a dire ed ascoltare il niente.

      Poi Dante e gli architetti hanno guardato il cielo,
      -ma è tutto così perfetto-,
      si son fatti sfuggire,
      -sono sufficienti,
      per chi deve salire
      i cerchi già esistenti,
      i buoni non son tanti,
      basta creare un "belvedere" da dove chi ha sofferto le ingiustizie possa vederli giù arrivare,
      li possa spernacchiare,
      fare gran lanci in basso
      e soprattutto far la guardia affinché non possano più uscire
      "a riveder le stelle"
      Composta giovedì 22 dicembre 2011
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        Scritta da: Francesca Zangrandi
        in Poesie (Poesie personali)
        In questo momento vorrei incontrare Dio e chiedergli perché non mi permette di vivere con la pace nell'anima?
        Vorrei chiedergli quale è il suo scopo e quale è il mio?
        Perché mi invadono tutte queste paure?
        Perché ho paura di morire, di vivere?
        Ma in realtà temo la sofferenza.
        Non riesco a respirare, il cuore mi duole.
        Non ne ho voluto parlare ma è da tanto che tu mi ascolti in parte.
        In questo momento vorrei incontrare Dio e chiedergli perché.
        Composta mercoledì 21 dicembre 2011
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          Scritta da: margherita1
          in Poesie (Poesie personali)

          Neve

          C'è odore di buono
          stasera in cucina,
          dietro i vetri
          la nebbia
          bianca come carta velina
          ho acceso i l fuoco
          per scaldare la la stanza
          ma senza te non ho
          caldo abbastanza.
          metto sul tavolo piatti,
          bicchieri e posate,
          quante settimane
          sono passate?
          poso sul tavolo
          un ramo di pino
          il Natale è ormai vicino,
          ho messo nel letto
          lenzula di lino
          bianchi cuscini
          caldo piumino,
          aspetto di sentire fuori
          un rumore forse il rombo
          del tuo motore,
          accendo il lume come
          tutte le sere
          mentre scende piano
          bianca la neve.
          Composta mercoledì 21 dicembre 2011
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            in Poesie (Poesie personali)
            Mi sembra che abbiamo mille cose da dirci
            ma non c'è mai il tempo,
            e le parole alla fine si trasformano in silenzio.
            In un secondo passano i minuti,
            subito arriva il momento di salutarci,
            un bacio al volo,
            e già siamo ognuno nella propria stanza.
            Soli.
            Composta mercoledì 21 dicembre 2011
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