Poesie personali


Scritta da: Rosanna Tafanelli
in Poesie (Poesie personali)

L'anno che verrà

Sarà domani l'anno nuovo
e ancora
sento il sapore di questo che ho vissuto.

Giorni di grazia, notti di magia,
mesi di gran lavoro e di speranze,
tutti nel vasto archivio della mente.

Ferma sul limitare della festa,
assieme a te faccio il conto alla rovescia,
meno sei, cinque, quattro, tre...

Un calice di mille bollicine ed un tuo bacio,
l'affetto di chi mi ama veramente,
il coraggio di accettare la sfida,
son pronta ad accogliere l'anno che verrà.
Composta lunedì 28 dicembre 2009
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: annainno
    in Poesie (Poesie personali)

    Frutto d'ortensia

    E venne il giorno
    del pesce volante,
    tenue viaggio
    su fiori di ulivo.
    Tintinnavano
    scaglie inargentate
    nel fendere
    la dolce primavera.
    Ed il tuo cuore mi diceva giuro,
    giuro di amare
    il volo della trota
    ed il frutto succoso
    dell'ortensia.
    E mi dicevi:
    sei una scimmia bianca
    che vive eternamente
    in fondo al mare,
    volteggiando tra rami di corallo,
    per questo giuro
    che amerò le onde.
    "sussurra il vento come quella sera,
    vento d'aprile, di primavera";
    come allora rintocca
    la campana,
    ripete all'infinito che l'amore
    non domina ma interpreta gli arcani.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: annainno
      in Poesie (Poesie personali)

      Esilio è l'estate

      Esilio è l'estate,
      se implacabile agosto
      attraversa
      la pietra liscia del cuore;
      quella che l'acqua
      del torrente in inverno
      ha consumato,
      ed ora al solleone
      offre se stessa,
      all'argine decoro solitario.
      Esilio è l'estate
      se il mattino odoroso,
      dove la luna
      ancora s'intravede,
      arde solo di un cenno
      di canzone.
      E non è trasformata
      la dolcezza
      in nutrimento,
      miele di speranza.
      Esilio è l'estate,
      se la notte di stelle
      sul mare,
      stella cadente, adorata,
      non fa che ripetere
      lenta il tuo nome:
      Tu che quella notte
      hai scelto
      per tornare all'Eterno.
      Composta mercoledì 20 maggio 2009
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: annainno
        in Poesie (Poesie personali)

        Il regno del tè

        Contemplo il tempo
        in cui regnava il tè,
        quando l'arcata
        della tenerezza
        univa il dipanarsi
        delle ore.
        Erano pomeriggi
        di alabastro
        e mattine odorose
        di velluto.
        Correva il tempo
        della non partenza
        e della quieta attesa
        del destino.
        Fiorivano le pagine
        dei libri
        nel pulviscolo d'oro
        alla finestra,
        mentre speziati aromi
        evanescenti
        accoglievano l'orma
        della sera.
        Meditavano i rami tremolanti
        dell'eucalipto
        dall'incerta chioma:
        suggeriva visioni
        del futuro
        il sorgere cremoso
        della luna.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Bramante
          in Poesie (Poesie personali)
          Potessero i miei baci come cera
          colarti in bocca il miele che ho nel cuore
          Aprirti l'anima con un'onda di respiro
          e dissolvere l'aspro odor delle paure
          Ammatassarti i capelli in un mantice di raso
          e dell'amaro farne un debole ricordo
          da consumare sul braciere fino a cenere
          Potessero i miei pennelli dipingerti come affresco
          alle mie pareti interne e passare ore ad ammirarti
          Liberarti come rondine in cerca di primavera
          Potessi annodarmi alla tua pelle come alla barca un'ancora
          e remare e stremare impazzito del tuo profumo
          Bella e folle amante hai rapito mente e incanto
          Pungerti lo spirito e berti come acqua di deserto
          Cieca è la follia che si mangia l'amore e la ragione
          Ammansire quelle fredde notti disperate
          quando il cercarmi diventa pane per sfamarti
          Resisterti è dolore, come droga devo averti e consumarti.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: annainno
            in Poesie (Poesie personali)

            Rose a Natale

            Da te che sei il mio amore,
            per Natale,
            vorrei l'incanto muto
            di una stella,
            l'incedere elegante e disuguale
            di un amore che è insieme
            vita e guerra.
            Ma ho già degli occhi tuoi
            l'acqua marina,
            con i misteri delle sue correnti,
            e l'onda fredda,
            eppur sempre regina,
            di abissi solitari e incandescenti.
            Ha riservato
            il tempo capriccioso
            le rose per il mese di dicembre,
            di un rosso labirintico e prezioso
            che sa farle fiorire adesso e sempre.
            Composta sabato 25 dicembre 2010
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: annainno
              in Poesie (Poesie personali)

              Faro verde

              Sopra il ponte
              ora vedo camminare
              la mia sagoma
              pallida e velata:
              occhi negli occhi
              assorte ci guardiamo
              e l'una è dolce,
              l'altra appassionata.
              Un faro verde
              in lontananza chiude
              l'estremo limitare
              della luna:
              Ombra ed Essenza
              unite navighiamo
              offrendo i nostri sogni
              alla fortuna.
              Composta sabato 26 aprile 2008
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: annainno
                in Poesie (Poesie personali)

                Nonna senza cipressi

                Mia nonna, come quella del Poeta,
                si vestiva di nero e, devo dire,
                che pur senza i cipressi del Carducci,
                il suo ricordo si fa ben sentire.
                Dalla sua bocca semplice e serena
                Ho appreso infatti molte verità,
                coi suoi detti ho nutrito quella vena
                che sempre voglia di scherzar mi dà.
                "Il marito è una firma, cara mia,
                e come tale spesso viene male.
                Ricordo della zia Maria Antonietta
                Quante ne ha viste con lo zio Natale.
                Meglio sarebbe stato aver pazienza-
                Continuava - Ragazza che dura,
                se si comporta con garbo e decenza,
                come si sa, non perde la ventura"
                "Potessi, Avessi e Fossi eran tre scemi
                che giravano il mondo sconsolati.
                Di progetti di vita erano pieni,
                ma non se n'è mai visti realizzati.
                Tesoro - commentava con vigore -
                di idee e di sassi ognun si può nutrire,
                basta che non ritenga che l'amore
                possa la bella vita garantire".
                "Chi dalla lotterie spera soccorso-
                diceva sferruzzando un bel golfino-
                metterà lungo il pelo come un orso
                mentre aspetta il favore del destino"
                Profumata di talco e tenerezza,
                io bevevo proverbi e caffè d'orzo.
                Così si tramandava la saggezza,
                gustata piano piano, sorso a sorso.
                Composta giovedì 8 dicembre 2005
                Vota la poesia: Commenta