Poesie personali


Scritta da: Pietro Baratta
in Poesie (Poesie personali)

Credendo in me

Quello sguardo che tu hai
con quegli occhi dentro i miei,
mi ricordo e tu lo sai,
la mia donna che vorrei;
può sembrare strano, ma
ogni istante accanto a te,
fa rivivere di già
quella storia insieme a lei.
Ma col tempo capirai,
non bisogna dire mai
all'amor che dentro noi,
può far vivere anche te;
e credendo più che puoi
quello che io dico a noi,
tu potrai e regalerai
quello che appartiene a te.
Quello sguardo che poi fai,
con quegli occhi dentro ai suoi,
ho capito e tu lo sai,
quello che io mai vorrei;
può sembrare strano, ma
hai bruciato quello che
nel mio cuore è nato già
e voleva dare a te!
Non importa faccio senza,
con un poco di pazienza,
su nel cielo c'è una stella
che mi ha acceso la speranza;
voglio darti un po' di luce
quella che io porto in me,
voglio far brillare il mondo
che è all'oscuro... è senza te.
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    Scritta da: Pietro Baratta
    in Poesie (Poesie personali)

    La mia grande Festa

    I vecchi sogni da realizzare
    a diciott'anni li posso soddisfare;
    all'amicizia che mi lega a te,
    io la confermo se il dubbio non c'è;
    all'amore che ci fa tanto sognare,
    dico di sì e lo posso sposare;
    alla pace che fa a tutti sperare,
    oggi ci credo e la posso gridare;
    la fame che fa spesso morire,
    mi lacera il cuore, mi fa intervenire.
    Quel che la legge mi ha proibito,
    da oggi per sempre mi ha regalato.
    A tutto il mondo che mi ha tanto guidato
    In questo tempo un po' tormentato,
    io lo ringrazio, ricomincio daccapo
    e dichiaro te...
    il mio caro invitato!
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      Scritta da: Pietro Baratta
      in Poesie (Poesie personali)

      A... te

      Sono già volate al vento
      mentre le sto scrivendo,
      hanno un po' di freddo
      perché è ancora inverno,
      mi toccano poi il cuore
      e fanno un po' rumore,
      le leggo nella mente
      e scrivo in quest'istante:
      per me sei tanto grande
      e ti voglio mia per sempre;
      ho forse esagerato
      di certo l'hai capito,
      ma quel che più mi preme
      e dirti solamente
      ... ti voglio tanto bene;
      poi ho già finito.
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        Scritta da: Pietro Baratta
        in Poesie (Poesie personali)

        Ultima lettera della mia fantasia

        Mi avvicino al tuo cuore e ti parlo d'amore,
        il tuo sguardo profondo che mi cerca nel mondo,
        un pensiero impellente mi invade la mente,
        questo sole risplende imperterritamente.
        Ti afferro la mano e ti dico ti amo,
        mentre il gioco finisce ed io mi allontano;
        uno sprazzo di luce accende il tuo cuore,
        in un attimo pensi già a fare rumore;
        il mio cielo è vicino, poi lo vedo lontano,
        mi chiedo, ripeto, questo mondo è un po' strano;
        parlo un po' tanto ma non dico che voglio,
        come fà questo sole a regalarmi un bel giorno?
        Un pennello non basta a colorare l'amore
        se il contorno lo sporco di uno strano colore,
        continuo a scrivere questa mia poesia
        con la penna che ho la mia fantasia,
        un po' troppa o un po' poca, di certo è la mia,
        tanto poi basta a segnarmi la via,
        spianata, coi sassi non so come sia,
        ma nel cuore, nell'anima si apre una scia,
        ci aggiungo sta lettera che poi vola via,
        ma che alla fine mi dice... non andartene via!
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          in Poesie (Poesie personali)

          Coltello corda o burrone... l'unica soluzione

          Appeso aspetta,
          come un cartello aspetta chi lo strappi,
          come il pollo al gancio chi lo cucinerà,
          come un quadro al muro il giusto estimatore,
          come appesa a un filo qualche volta la speranza.

          Ma è un uomo,
          un uomo che si aspettava giustizia.

          Adesso aspetta carabinieri e vigili del fuoco,
          ma non ha più fretta.
          Composta sabato 17 dicembre 2011
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            in Poesie (Poesie personali)

            Il piacere della penombra, veli, aromi e candele

            Tu sai che il tempo non inganna
            e con sapienza
            nascondi ciò che nel tuo corpo racconta gli anni.

            Maestra d'atmosfere,
            lo fai col gioco dei veli e delle ombre,
            con l'esser solo seminuda,
            il po' che basta.

            E rende l'esperienza,
            sensualità matura.

            E sai che chi ti aspetta
            disteso,
            ad occhi chiusi,
            gode di ciò che dai
            senza vedere come sei.
            Composta sabato 17 dicembre 2011
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              Scritta da: Alessandro Erato
              in Poesie (Poesie personali)

              Sei tu

              Come il ponte
              Porto la mia coscienza
              Verso di te,
              ammaliato dalla cura
              che mi concedi
              dalla furia delle frenesie
              delle gioie di cui godi,
              dai sorrisi che non sbocci
              e che silenti annegano tra i tuoi versi.

              Salirò tra i monti
              O scenderò tra i laghi
              Freddi e plumbei.

              Sfiorerò la notte
              E il suo manto stellato
              Per chi... se non per te?
              Se la mia anima
              È corrotta e persa
              Sei tu la corruttrice
              Ma esser condannato
              È amore che ricerco.
              Se la mia anima
              È vermiglia
              Sei tu il mio tarlo.
              Se son clandestino
              È tua la terra che calpesto,
              e in questo calpestare
              odo la tua mano
              più delle voci
              che mi gravitano accanto.
              Composta giovedì 15 dicembre 2011
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                in Poesie (Poesie personali)

                A piedi a cena

                Hai comprato un nuovo paio di scarpe,
                ma non sai dove andare.

                Fai due passi,
                ti fermi,
                le guardi,
                ti chiedi perché le hai comprate,
                ti assolvi dicendo che sono loro
                ad averti adescato,
                ad essersi fatte comprare.

                Con la coscienza rassicurata
                compri un po' di pane,
                mortadella e prosciutto,
                a casa ti siedi e consumi la tua cena,
                muovendo i piedi,
                come se camminassi.
                Composta sabato 17 dicembre 2011
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