Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Sei dell'amore

Sei dell'amore la ragione
che risiede nel cuore
quella immensa fatta di sostanza
emozioni tangibili
Sei dell'amore ogni frammento
che batte all'unisono nei nostri cuori
fusione di due anime che si respirano
una certezza che non avrà mai fine
Vivo nel presente di te
nel futuro di noi
vita d'amore che scaldi ogni angolo del cuore
dalla profondità alla superficie
Sospesa tra l'amore e la certezza
di averti sempre al mio fianco
mi immergerò nella tua anima
per riconoscermi in te... per vivere di noi.
Composta lunedì 12 dicembre 2011
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    Scritta da: Enrico Petrosino
    in Poesie (Poesie personali)

    Gabbiani

    Cammino... ad un tratto
    il mondo tutto mi sorride
    mentre io comincio a volare,
    a volare come un gabbiano
    nel cielo e sul mare spumeggiante
    mi poso e sento il mio cuore
    bambino ansioso;
    mi affretto rincorrendo qualcosa.
    All'improvviso
    nei miei occhi un viso,
    due sguardi si incontrano:
    una corsa, un abbraccio
    ed insieme, tutti e due gabbiani
    senza aver parlato
    cominciano a volare
    verso la volta infinita
    rincorrendo l'istinto d'amore.
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      Scritta da: Enrico Petrosino
      in Poesie (Poesie personali)

      Senza di te

      Ricordi i sogni di ragazzina
      di quando immaginavi la tua vita,
      di quando ballavi abbracciata al tuo
      principe senza volto.
      Sognando di vivere la tua vita in armonia amando.
      Ricordo i miei sogni di ragazzo
      di allegria per un no nulla.
      Ma un giorno dopo anni
      quel ragazzo divenne uomo è si accorse di te.
      Chiudendo gli occhi capi che...
      il suo sogno di allegria non era mai stato completo
      perché era stato senza di lei, senza di te,
      senza quella donna
      che si esprimeva con semplicità,
      la stessa spontaneità di quei sogni.
      Che oggi non mi fanno vivere... senza di te.
      Composta sabato 21 maggio 2011
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        in Poesie (Poesie personali)

        Disabili

        Quando non avrò più occhi per la mente
        non investirò nei colori del tempo a smarrirmi
        in disegni sulle nuvole d'ovatta cotonate, passano
        di moda sfilano in passerella vuoti, davanti alla finestra.
        la vita non è la minestra solita offerta, ma per
        com'è bella è da vivere ricca di voglia di vita.
        Ooh Dio divinamente avversata, per noi disabili,
        povera e vuota sarà non ricca di sorrisi
        sempre presa da dietro è un ricevere continuo
        dai nostri simili grandi fregature d'eventi.
        Dio! per non soffrire pur bisogna agire non si può
        sempre adire di parola per non essere elusi vani
        così non si regge e ne si corregge i sogni
        illusi di vita preda del male per l'eterno vivere.
        La mia dimenticata malattia insicura nella solitudine
        scura infusione nella confusione scarsa
        di certezza in buona fede è avariata d'intenti belli.
        Nel pestare il fallito mondo con la mia immagine
        io sono un contorno di cambiali, tratte di un conto in banca...
        per altri, sono uno adatto per utili prelievi.
        Composta mercoledì 14 dicembre 2011
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          Scritta da: M. MANTA
          in Poesie (Poesie personali)

          Natale

          Natale ed ancora ritorni, splendido sole,
          a riscaldare il giorno...
          Ed ancora ritorni, dolce luna,
          a illuminar le notti...
          Ed ancora tornate, luminose stelle sincere,
          a coprire il manto degli amanti
          sognanti,
          al buio stesi ad ammirarvi...
          Ed ancora ritorni, mio dolce SIGNORE,
          in fattezza di bimbo,
          posato in quella mangiatoia,
          pochi poveri stracci a coprirti,
          riscaldato soltanto dall'amoroso alitare
          di un bue e di un asinello,
          dolcemente cullato dal canto
          di tua madre
          ed amato e aspettato e adorato.
          Ed ancora io piango, dolce figlio mio,
          la tua assenza,
          freddo il mio sole, spenta la luna,
          vuoto e buio e senza stelle
          il mio cielo...
          Dove i nostri giorni di festa,
          dove le risa, la tua voce dove,
          dove il nostro NATALE...
          Vuota la sedia e muti
          i commensali
          a rimembrar di gioie passate...
          Di dolore si muore
          ed ancora È NATALE!
          Composta domenica 11 dicembre 2011
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            Scritta da: L. Orlandi
            in Poesie (Poesie personali)

            Sorrento

            Spicchio di luna
            si culla sul monte
            dondolando sulla schiena,

            un albero vestito a festa
            ci indica la strada
            per un mare abbracciato
            da lucciole e lanterne.

            Dolce dimora tra arance e limoni,
            nella tua quiete odo le campane e vedo il mare.

            Viaggio nel viaggio
            dalla terra al mare
            braccia di roccia e tufo
            mi accompagnano sulle onde.

            A guardia grande bocca
            protegge e custodisce antichi segreti.
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              Scritta da: Luigi Principe
              in Poesie (Poesie personali)
              Non ha odore e calore
              peso e sostanza
              è lì nel mio riflesso
              puntuale ogni dì
              a darmi un insipido buongiorno
              a dirmi che tutto è pronto
              per un nuovo fallimento.

              Nasce dai miei giorni più tristi
              si nutre della mia autostima
              uno per volta vorrebbe mangiare tutti i miei sogni.

              Ma senza odore e calore
              peso e sostanza
              morirà un mattino
              nel darmi il buongiorno
              schiacciata!
              dal peso dei miei giorni felici
              d'invidia!
              perche non è per lei
              tutto l'Amore dei miei Amici.
              Composta domenica 27 novembre 2011
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                in Poesie (Poesie personali)

                Chi gli avrà dato le bandiere?

                C'erano cartelli ai muri,
                ma sembra che qualcuno li abbia già strappati.

                La voce si è sparsa,
                hanno abolito il titolo di onorevole,
                c'è chi capisce ciò che in cuor suo sperava,
                che avevano abolito gli onorevoli
                e chiede conferma,
                ma la risposta è - non ancora-...

                La confusione è presenza che regna,
                ma non è più sovrana.

                Raccontano di avere visto capi e dirigenti,
                i famosi parlatori,
                i rappresentanti delle istituzioni
                correre
                inseguiti dai giudici,
                toghe al vento,
                ma poi si sono resi conto che i giudici non rincorrevano nessuno,
                scappavano anche loro
                inseguiti dall'onda.

                Tutti tifavano per gli inseguitori.

                Qualcuno agitava bandiere della contrada dell'onda di siena,
                chissà dove le avevano trovate.

                Ed all'improvviso un vuoto liberatorio
                un profondo respiro di massa.

                È passata l'onda che spazza via,
                ridiventa gente
                che torna alla propria vita,
                lascia il posto chi deve ricostruire
                ridare esempio e regole giuste
                dignità
                come da patto.
                Composta lunedì 12 dicembre 2011
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