Poesie personali


Scritta da: Fernanda Irlante
in Poesie (Poesie personali)

Poesia dei bimbi

Saper volete di chi sono io?
Io son di babbo e di mamma mia.
Ecco vedete questa manina
è proprio tutta della mammina,
mentre quest'altra eccola qua,
è proprio tutta del mio papà.
Così le gambe, così gli occhietti,
le paroline e i sorrisetti,
sono divisi tutti a metà
tra la mia mamma ed il mio papà.
Non può nessuno portarmi via!
Io son di mamma e di babbo mio!
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    Scritta da: M. MANTA
    in Poesie (Poesie personali)

    Oltre la diga della sclerosi dei sentimenti sopiti...

    E, quando si placherà il vento,
    quando i rami saranno verdi e odorosi
    e invasi dai colori,
    quando, dal cielo scenderà il profumo
    caldo del sole abbagliante a mezzogiorno
    e le rondini voleranno alte nello splendido,
    azzurro cielo e sui rami,
    festosi i passeri costruiranno i nidi
    e udrai i cinguettii dei nuovi nati
    e la terra partorirà colori, odori, frutti, fiori
    e voci festose di fanciulli riempiranno
    i giardini, allora e solo allora
    CAPIRAIl'amore che ti porti dentro
    e non dà pace al tuo errore.
    Capirai il calore che potevi darle
    e quanto grande era la forza del suo,
    stabile e immutabile, oltre il tempo,
    il tempo che lei sa dare al suo tempo,
    quel tempo che per te HA BISOGNO
    DI TEMPO E NON SI CURA DEL TEMPO
    CHE PASSA, DOLOROSO, TREMENDO
    E VUOTO E SENZA TEMPO!
    Poi forse, capirai l'amore stupendo
    e tutta la gioia e la forza del "suo amore
    immenso" che ha aspettato il tuo tempo,
    tu, che per lei avevi cancellato il tempo...
    E chissà SE CI SARÀ PIÙ TEMPO.
    SE TU, PER LEI, AVRAI TEMPO!
    Composta domenica 31 luglio 2011
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      Scritta da: Tiziana Gigliotti
      in Poesie (Poesie personali)

      Amare l'amore

      Com'è malinconico quel sorriso... quel sorriso che tanto mi riempie il cuore di infinita dolcezza.
      Quel sorriso che appartiene ad un uomo che ha deciso di non amare più perché troppo dolore ha riempito la sua vita passata.
      Mio caro amico sbagli! Anche le nuvole urlano tristemente il tuo errore!
      Odi le mie parole, il tono della mia voce, alza il tuo sguardo e conducilo al mio, solo allora ti accorgerai ciò che quel mio silenzio un po' solitario vorrebbe realmente esprimerti.
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        Scritta da: Tiziana Gigliotti
        in Poesie (Poesie personali)

        sono così

        Sono così... triste, allegra, scema, un po' come tutti quelli della mia età. È un reato tutto questo? Ditemelo! Perché se così fosse non mi importerebbe scontare la mia pena!
        Amo e odio, piango e rido, dormo e son desta, ora ditemi voi: "devo cambiare il mio modo di amare la vita solo perché alcuni non riescono a farlo in alcun altro modo che non sia vivere e basta"! ?
        No! Non chiedetemelo, non ne sarei capace!
        Sono così... ed è così che voglio essere.
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          Scritta da: Francesca Zangrandi
          in Poesie (Poesie personali)
          Ci sono luoghi profondi dentro l'anima, luoghi dove l'essere giace senza essere percepito.
          Ci sono persone che navigano in quel luogo credendo di trovare qualcosa.

          Cosa cerchi?

          Non so che cosa troverai.
          Ti amo... Questo ti dico, ogni parte di me ti ama.
          Sei in quel luogo dove io amo senza difese.

          Ci sono altri luoghi, sono dentro me, credevo di non sapere dove, ma ora so che non sono così in profondità.
          Qui non ti permetto di navigare.
          Non devi cercare tu, ti devo trovare io!
          Ti amo... te lo dico ma tremo.
          Ho paura tu faccia un passo.

          Mi vuoi raggiungere?

          Ci sei... Sei arrivato fino a qui.
          Chi mi dice che non mi ferirai?

          "Tu sei mia e io sono tuo. Lo sai questo?"
          Tremo

          "Tu sei mia e io sono tuo. Lo sai questo?"
          Lo so...
          Composta sabato 10 dicembre 2011
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            in Poesie (Poesie personali)

            Vicolo cieco (il matto sono io)

            È inutile e ne ho provate
            e il tempo è di una vita,
            si vede che proprio non mi interessa,
            senza noi.

            Goccia dopo goccia il mare evapora in nuvole nere, deserto e sale.
            L'oceano allora sembrava immenso ma il mio navigare era in tondo.
            I giri sempre più piccoli, il mare chiuso si dissolve.

            Inesperto idiota, navigavo in paludi pur di restare nel riflesso del mare tuo e mio.
            Il fango e le sterpi hanno bloccato la nave, all'undicesimo giro la mia testa rotola.

            Il mare è prosciugato. La barca si è arenata lentamente.
            Mille e mille onde attraversate, l'entusiasmo e la sensazione di farcela,
            e ce la si poteva fare, noi, e ce la si poteva fare...
            ma tutto sembra inutile, senza...

            La tristezza è ancora combattere; l'arrendersi, invece, è già distanza, è quasi un sorriso ironico.

            Il relitto, inclinato su una pozza melmosa, assapora la calma, attende il sipario.
            La mia mente, dal suo ponte storto, respira il deserto.

            Le luci sono puntini distanti, il nero intorno sbiadisce, non fa freddo.
            Basterebbe scendere a rincorrere aquiloni e miraggi facendo finta di crederci, mi dico;
            e invece, cosciente e volente in disfatta aspetto, rinchiuso in coperta,
            la sabbia che già ticchetta sul ponte.

            p. s. - Aveva ragione il tuo inspiegabile magone: il matto sono io.

            p. s. 2 - Ma tu, tutto questo, non lo saprai,
            che tu sia comunque felice, un po' mi basta.
            Composta domenica 30 novembre 2008
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              in Poesie (Poesie personali)

              Quel bacio

              Ti vedevo tutti giorni
              andavamo a scuola assieme
              eravamo liceali, coetanei ma distanti

              Eravamo indifferenti, compagnia occasionale,
              come tanti, tutti uguali a raggiungere la corriera
              per entrare in tempo a scuola.

              Poi un mattino successe d'improvviso, un fatto strano,
              inspiegabile, un arcano...
              nel raggiungere la corriera, inciampi rovinando al
              suolo

              I tuoi libri sparsi intorno li raccolgo ed il pastrano
              infradiciato dalla pioggia e sporco anche di terra
              con il polso che ancor ti duole

              Ti avvicini e con una vocina trepidante
              prima mi dai un bacio e poi mi sussurri
              un "grazie tante"!

              Beh non so se a voi è successo, ma quel bacio
              mi ha sconvolto, mi ha stregato, capovolto, ho perduto
              le certezze che a me non sarebbe mai accaduto

              Quello che dicevo ai miei amici di aver cosi perduto
              la loro libertà, ridendo del sentimento che andavano
              vantando, ma ricordo ancora adesso la magia di quel
              bacio e poi...

              tanti di quei momenti poi seguiti, che non si
              possono prevedere i suoi effetti devastanti che
              quel bacio ha comportato e che durano tuttora
              come la favola moderna che sto vivendo ancora.
              Composta venerdì 9 dicembre 2011
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                Scritta da: Lucia Giusti
                in Poesie (Poesie personali)
                Guardando il cielo ho rivisto i tuoi occhi.
                La luna disegnava la linea della tua bocca,
                per un istante, un momento, ho pensato tu mi stessi guardando...
                il delicato venir e andar delle onde sugli scogli rimembravano le tue mani sul mio corpo,
                sulla sabbia, l'impronta d'un avventuriero romantico, un sogno impresso nel cuore col dolce sapore d'una notte d'amore...
                Composta lunedì 7 dicembre 1998
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  Gamma Colgate Original

                  Di tutto quello che ci è capitato una cosa sola
                  rimpiango: non mi hai più dato quel bacio; ricordi,
                  ho bussato alla tua camera, hai aperto,
                  uscivi bagnata dalla doccia, come piaci a me ancora
                  non truccata, i capelli raccolti in una crocchia,
                  sulle labbra il tuo sorriso e il dentifricio,
                  è stato un attimo, ho pensato vorrei baciarla ora,
                  vorrei... tu mi hai guardato.
                  Più tardi, scherzando, ti ho spedito un sms:
                  "Avrei voluto solo un bacio al dentifricio"
                  Hai risposto dolcemente: "ed io te l'avrei dato."
                  L'ultima volta che ti ho vista.

                  Gamma Colgate Total
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