Poesie generazionali


Scritta da: Asianne Merisi
in Poesie (Poesie generazionali)
S'impone, il pensiero giudicante
di menti che possiedono senza merito,
si distrugge l'intelletto e l'anima
di chi prova sconsacrata invidia,
si incatena il respiro spontaneo di chi,
prova a ribellarsi all'apatia e la solitudine.
Dove anche un piccolo gesto e ricco di senso.
Questo è un lutto disperato, che priva il sentir'altro
e credere che i colori dell'amore sono opachi e scuri
decretando un vivere arido.
Composta mercoledì 23 ottobre 2019
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    Scritta da: Marta Emme
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Occhi da triglia

    Insieme agli elefanti del passato (persone di gran
    peso, importanti, che decidono le sorti) questo
    mondo ci avete lasciato, pieno di passioni, come
    afflizioni di cui c'è dunque poco da esultare se
    ogni giorno, a onor del male, è un gran baccanale
    tra guerre, alluvioni e il più tremendo e feroce
    fortunale (uragano devastante in Giappone).
    Siete dei potenti col mestolo (valete poco al
    comando), siete quelli che di prosopopee
    (paroloni vuoti) si vestono e il buon senso intanto
    pestano. Per poterci ancor gabbare, che tanto
    come ochette dietro a voi ci avete abituati ad
    andare. È un'imprinting che oggi non funziona
    perché si è visto che la Terra non a voi domani
    non perdona. Perché saranno i giovani a pagare
    per le vostre castronate che ancor oggi
    sbandierate. E se pensate che Greta viva per quel
    premio (Nobel) avete bisogno di una chemio, che
    un cancro cerebrale avete addosso a forza di
    pensar al color del codirosso (in modo marginale).
    Altro qui ci vuole: del popolo la ribellione, altro che
    per il Nobel una menzione. Da persone tanto ottuse
    non bastano le scuse, giacché non volete cambiar
    niente, manco se vi arriva un nutrito e fottuto
    accidente, mandato da quei condannati (vittime
    dei disastri ambientali) che ci hanno
    prematutamente già lasciati. Stolti, con quegli
    occhi a triglia, tipici di chi con l'intelligenza non ci
    piglia. Siete quelli che Greta (Thunberg) vogliono
    distruggere per non farsi proprio da lei distruggere,
    perché anch'ella ha un potere forte dietro le spalle,
    quello di rompervi il più possibile le palle, per
    mandarvi, in quanto ciuchi, tutti quanti nella stalle.
    Composta domenica 13 ottobre 2019
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      Scritta da: djfmp3
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Sognare il Futuro

      Sognare il Futuro
      è un po' come camminare
      senza la paura di dovere
      difendere i propri diritti
      e le proprie idee che dai pensieri
      si lasciano trasportare lontano
      tra la gente che non guarda
      il colore della tua pelle e che ti porge sempre una mano
      per non lasciarti in un barcone ad affogare
      il futuro e il mio pensiero fisso che in ordine
      al dopo di noi vorrei lasciare
      il futuro e un albero da poco piantato
      che va curato come un bimbo da poco nato
      che alza le mani al cielo per essere abbracciato
      da una mamma e un papa che camminare
      vogliono impararti a fare, il futuro e sapere ascoltare
      e sapere sempre da che parte stare
      il futuro non sono castelli di sabbia che dal vento
      lontano si lascia trasportare
      il futuro è la strada che ti vorrei indicare
      per camminare ancora per un po' di tempo
      al tuo fianco finché stanche si faranno le mie gambe
      e lontano mi porterà la clessidra del tempo
      che svuoterà il mio carpo, e liberi le mie idee e i miei pensieri lascerà volare via senza
      la paura di parlare e di cantare
      che uniti si può stare e che per lottare per il domani
      una sola risposta bisogna saper dare. "libertà".
      Composta domenica 20 ottobre 2019
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        in Poesie (Poesie generazionali)

        Sasha

        Piccolo ed inerme
        colpito da quest'amara realtà
        una mamma che abbandona un figlio,
        non ha un cuore...
        né tanto meno amore!

        Sono nato così,
        in fondo non provo dolore...
        attendo con pazienza amore
        un tetto con tanto affetto!

        Il mio piccolo difetto?
        Essere diverso dagli altri...
        ora capisco il perché,
        il mondo non ama essere visto da me.

        Esistono tante crudeltà
        cattiverie e atrocità!
        Io sono allegro, rido e gioco
        se tu sei lì...

        vieni a prendermi,
        ti riempirò di gioia
        ed illuminerò la tua vita
        piena di colori e felicità.
        Composta venerdì 18 ottobre 2019
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          Scritta da: Marta Emme
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Quel po' di masochismo.

          Il masochismo è una sorta di manierismo
          (modalità), il modo stesso con cui
          tortuosamente si affrontano le cose, è il
          non saper misurare mai la dose (nel fare),
          come se si fosse ancor convinti che i
          dinosauri non si sono mai estinti (diversa
          percezione della realtà) così ci si infila in
          tali labirinti che fan prevaler gli istinti,
          siccome la testa non ragiona e il danno
          che ne viene alla persona con l'assurdo
          s'intona. Insomma il masochismo è
          un'arte sublime, ci si impegna, per aver
          piacere, a farsi del male perché in
          profondità veramente non si sa guardare,
          dato che, sul canterale (cassettone), gli
          occhiali, con quella messa a fuoco, li
          abbiam lasciati la mattina insieme a un
          po' di caffeina (vigore). Forse, uno così,
          ama troppo l'altro per questo non riesce,
          per sua natura, ad esser scaltro (attento
          a sé).
          Composta venerdì 11 ottobre 2019
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            Scritta da: Cristina Metta
            in Poesie (Poesie generazionali)

            Who the fuck is Alice

            L'aria è sottile fino ai polmoni
            masticata diventa carbone ed io un uccello con piume e branchie
            quando le apnee di sole richiedono muta per il nuoto al buio
            sempre che il blu non pesi di stelle sui miei sogni
            dimmi perché dovrei essere diverso da quello che sono
            navigatore dittatore genio superbo pazzo e insonne
            dimmi perché vorresti dare un metro all'uomo
            nessuno è immune ai propri atti
            in fuga smarrito qualunque città a coda di drago una gabbia
            chiatte a forma di nubi sopra le acque Tamigi

            l'aria è sottile quasi una lama
            io ladro di nuvole una tomba di pietra la porta di Keats già batte il vento
            nevica con creature in pozioni di panna nel caffè Starbucks resiste
            è ufficiale! siamo tutti remoti tutti un download sul generis dei fantasmi
            Londra è un server di flashback dall'inossidabile dentatura
            pakistan cab s'infiltra nel traffico fermo al semaforo canta "Who the fuck is Alice"
            e allora appoggio la testa alla prima vetrina con chineese butter cakes
            sognando
            in un piccolo perimetro della mia anima canto – Re di tutti i ladri di sorrisi.
            Composta lunedì 7 ottobre 2019
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              Scritta da: Cristina Metta
              in Poesie (Poesie generazionali)

              Domani avrò sole

              Buon Happy morning! Non è mai abbastanza Domenica ma è fin troppo smisurato Lunedì
              domani avrò sole un Ade melmoso Caronte traghetta un fiume caffè
              una fata aracnide appesa a un filo di zucchero trema l'Olimpo
              castelli la neve sultano il lampione davanti al parcheggio sull'Inferno - la nebbia

              mille luci alba Gennaio col nodo alla gola smarriti gli astri
              coperta in spalla viaggi per casa sposa di pile fragile al freddo
              un fondo di vino piange in bottiglia rosso il sangue la lava
              mattino chimera battiti i mostri grida all'orgasmo il cuore

              portami via alle ossa strappami un urlo piacere detona memoria
              nutrimi di rimorsi
              di sbagli
              di code in autostrada cercami una tempesta dove amarti
              scivola in me profumo di rosa dai fuoco alla casa su Marte
              e chiudi quello che resta del buio in un Oh! di straordinario
              domani io avrò sole
              tu ferma il tempo.
              Composta lunedì 7 ottobre 2019
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                Scritta da: Rossella Di Venti
                in Poesie (Poesie generazionali)
                Al mercato delle pulci ho venduto dei ricordi.
                Non dovevo sì lo so,
                ma ci pensavo già da un po'.
                Ho comunque fatto un affare
                ed ora la mia mente fa ciò che le pare.
                Ops! Ho dimenticato un piccolo dettaglio...
                Il mio cuore dice che ho fatto uno sbaglio.
                Stai zitto tu che rompi sempre... mica ho chiesto il tuo parere...
                brutto impertinente!
                Non ti offendere dai... lo sai che mi piace mettermi nei guai.
                Ma stavolta ho fatto un affare anche per te cuore mio
                perché, prima o poi, tutto cadrà tutto nell'oblio.
                Composta lunedì 7 ottobre 2019
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                  Scritta da: ambercastle
                  in Poesie (Poesie generazionali)
                  Era ritornata
                  Nella sua vecchia casa...
                  i raggi del sole
                  Filtravano attraverso le persiane
                  i tendaggi erano
                  Accarezzati dal vento settembrino...
                  Le maniglie della cassettiera...
                  Riflettevano, amplificando
                  l'effetto della luce...
                  mentre un velo di polvere
                  La proteggeva...
                  accarezzò con un dito
                  i suoi bordi...
                  Decise di non aprire quei cassetti
                  Le piaceva quel velo...
                  Custodiva
                  i suoi ricordi...
                  il passato non ritornava
                  ... i suoi ricordi erano protetti.
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