Poesie generazionali


Scritta da: Fedel Franco
in Poesie (Poesie generazionali)

12 gennaio 2002 la gioia dei cieli

È l'ultima notte: apogeo di un lungo tempo glorioso.
Sogno eppure son desto.
Riflesso di immensa luce riempie il mio letto.
Non voglio pronunciare lai: ormai è finito
il periodo di guai.
Le fitte assassine sono pallido ricordo.
Dinanzi a me una grande porta attende il mio
definitivo ritorno.
Una grande tavolata: stupendamente agghindata
di gustose leccornie.
Tanti santi seduti li intorno.
attendono con dissimulato entusiasmo
l'ultimo fedele commensale.
Un posto vuoto spicca vicino al desco.
C'e ' scritto un nome è proprio Francesco!
Lo sguardo di ghiaccio, smarrito il respiro,
ritrova quiete nel riposo di un ghiro.
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    Scritta da: Maria Rita Canto
    in Poesie (Poesie generazionali)

    In attesa

    E rimani in attesa.
    Sospesa nel tempo
    prigioniera
    di un destino beffardo
    che forse
    ha più fantasia di noi
    E non importa
    se fuori piove,
    se il mondo
    gira all'incontrario
    In attesa
    che scivolino via
    questi giorni
    senza senso
    In attesa
    che il vento
    porti via con se
    questa assurda tempesta,
    in attesa che torni
    il mio arcobaleno
    Composta sabato 2 novembre 2013
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      Scritta da: Leonardo Manetti
      in Poesie (Poesie generazionali)

      Polvere dispersa

      Ceneri vissute,
      il tempo della danza
      l'ora della foglia.
      Carta ingiallita
      su scaffali traballanti
      dal peso dei libri.
      Arbusti sempreverdi,
      un vento pazzo
      sradica le radici.
      Organi donati,
      il corpo senza anima
      è avvolto dalle fiamme.
      Gesto doveroso,
      un rituale sano
      esclama la libertà.
      Regalo al mare, al cielo,
      al prato, a un albero...
      un viaggio senza tempo.
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        Scritta da: Giancarlo Modarelli
        in Poesie (Poesie generazionali)

        Non comprendo di più

        Non comprendo di più, niente di più e niente di meno il più da capire!
        Giustifico l'assenza ingiustificata alla parola.
        Avrei preferito a escludermi per escluderti in silenzio.
        A breve riemergo!
        Non comunico più l'essenziale magistralmente denominando.
        Bruttezza disprezzata e amaregiata confusione.
        Comprendo dicendoti: l'oltre è di più!
        Composta mercoledì 30 ottobre 2013
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          Scritta da: Silvio Squillante
          in Poesie (Poesie generazionali)

          Lasciami tornare indietro

          Lasciami tornare indietro
          nello spazio di un sentimento rinnegato,
          nello spazio di un "ti amo raramente",
          sperimento quando è difficile far battere
          un cuore di pietra, come quello che ho dentro me.
          E seguo ancora i miei sogni
          come i pipistrelli le zanzare,
          affamato, vivo, perso
          tu che eri come l'america per me,
          sempre da scoprire,
          mentre io in questo inconsolabile temporale
          che ci bagna oltre la pelle
          vedo cambiare ancora una volta
          la direzione del tuo sguardo.
          Composta mercoledì 30 ottobre 2013
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            Scritta da: Violina Sirola
            in Poesie (Poesie generazionali)

            La fiaccola celeste

            Il rosso del tramonto accende il fuoco
            dietro le sbarre l'ombra, nella mente
            incatenato il tarlo
            scava all'indietro inutilmente.
            Nel gioco serio si rischia la candela
            rulla il tamburo la roulette gira
            il colpo non esplode manca il soffio.
            Buon compleanno amore.
            D'amore la morte si traveste cresce l'ombra
            accende la passione a mani spente.
            Alchimia!
            La storia si combina alla memoria, nei fuochi
            d'artificio oltre le sbarre pellicola a colori
            scorre l'infanzia.
            Bianco e nero sentenza in primo piano.
            In nome del popolo di Dio
            "il carcere ostativo"
            Le foto alla parete i visi cari
            consumati di baci arsi d'amore.
            Il rosso della sera accende il fuoco
            oltre le sbarre un pipistrello vola le ali
            batte a vuoto. Gira cade sale al soffitto
            sale, chiude le ali e poi si lascia andare.
            La luna viaggia in cielo taglia il buio.
            Strisce d'argento sono appese a un chiodo
            si schioda il pipistrello prende il volo
            pende impiccato dal soffitto.
            Il giorno è giusto il fuoco è spento
            Catone oltre le sbarre inizia il viaggio
            guarda verso la fiaccola celeste.
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              Scritta da: Mariella Buscemi
              in Poesie (Poesie generazionali)
              Più mi attecchisci al cuoio e più mi struggi.
              Distrugge l'artiglio di quest'odore nascosto,
              immaginifico,
              futuro.
              Impensato,
              pensabile.
              Deja-vu remoto, ma con valore oracolare
              che si stende come presagio sulla voglia,
              la mia malinconia.
              Come la ferita inferta
              per mano d'una spada sconosciuta,
              in nome di una qualche guerra,
              a difesa di una qualsiasi patria.
              E mi abito, spoglia,
              desiderio partoriente desiderio,
              mi son scoperta gravida,
              col ventre gonfio,
              d'un nascituro bisogno
              che spazzola i capelli alla mancanza
              che aggiusta la veste al vuoto.
              Che consuma ed incenerisce.
              - Fiammella -
              Attingo acqua da pozzi prosciugati.
              Senza origine.
              Senza meta.
              Seguo la direzione
              che giunge all'equatore.
              Allo zenit.
              Freccia d'Eros, sospinta da Zefiro,
              sulla spalla di Pothos.
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