Poesie generazionali


Scritta da: Mariella Buscemi
in Poesie (Poesie generazionali)
Ti vedo con gli occhi chiusi,
ché la pelle li ha sempre aperti.
Con gli orecchi sulle vertebre
a sentir il tuo cuore
quando,
ritmicamente,
ti avvicini.
_Ti allontani
per entrare dentro al nero,
bianco della carne, attorno,
eredità di generazioni
di donne diafane
e le tengo tutte in me
- perfette, perfetta -
L'odore di mandorle a lisciare i corpi,
guizzare,
sgusciare,
scivolare,
aderire.
Sfiora ciò che è sfiorabile
e tarda e trattieniti.
Si attacchino i secondi agli attimi
e si cuciano lembi di pelle,
di noi,
amanti siamesi.
Arpionato ai capelli, corde,
come se il vacante, sotto, ti aspirasse,
a stringermi il collo come ad uccidermi,
invece,
vivendo.
Dimentichi di mortalità,
eterni dei.
Tu,
mia Nemesi.
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    Scritta da: Antonio Belsito
    in Poesie (Poesie generazionali)

    Genocidi

    Lo senti il flagello?

    Le carni si rivoltano come fossero stoffe da cucire,
    mentre il sangue gorgoglia come fontana di piazza.
    Le grida s'intensificano come fossero fuoco che divampa.
    Il vento si alza.

    Lo senti il flagello?

    Sono gente che corrono come fossero onde nel mare,
    sono braccia che si stringono come fossero radici che s'intersecano,
    sono occhi che si guardano come fossero vulcani.
    Sono polvere.

    Lo senti il flagello?

    Sono passi che si lasciano.
    Sono orme che rimangono.
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      Scritta da: Fragolosa67
      in Poesie (Poesie generazionali)

      La stessa fiamma, la stessa anima

      Passi che vacillano sotto le ginocchia che mi tremano.
      Labbra rosse di passione e gli occhi tuoi.

      Fuggir vorrei dalla profondità dei nostri sguardi
      invece mi travolgi.
      Bocche infuocate.
      Un bacio infinito lungo l'eternità di un attimo
      cattura un terremoto di emozioni.
      Non ci sono più.
      Dentro il tuo cielo volo.
      Siamo la stessa fiamma, la stessa anima.
      Composta martedì 12 novembre 2013
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